E’ morto questa mattina all’età di 76 anni Armando Pugliese, attore e regista teatrale. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio nel mondo dello spettacolo e la sua eredità artistica rimarrà un punto di riferimento nel panorama teatrale italiano. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la famiglia che non ha rivelato maggiori dettagli sulla causa della morte. In un post su Facebook, la moglie Annarosa ha scritto: “Armando se n’è andato stamattina nel sonno. Grazie a tutti gli amici per l’ondata di affetto. Risponderemo nei prossimi giorni, trovando un modo per ricordarlo insieme”.
Armando Pugliese causa morte, età e carriera
Nato a Napoli il 22 settembre 1947, Armando Pugliese ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” a Roma, dove si è diplomato nel 1969 con un testo scritto per l’occasione da Elvio Porta. Dal 1970 al 1980 ha lavorato come regista per la cooperativa Teatro Libero, nella quale ha ricoperto anche l’incarico di presidente. Ha realizzato numerosi spettacoli fra i quali Iwona principessa di Borgogna di Gombrowich, Il barone rampante tratto dal romanzo di Italo Calvino, e Masaniello, scritto dallo stesso Pugliese con Elvio Porta.
Grazie alla messa in scena de “Il Barone rampante” ha conosciuto lo scrittore Italo Calvino che gli volle affidare la riduzione teatrale del suo romanzo. Per Pugliese ha avuto inizio un percorso di drammaturgo, parallelo a quello che lo ha impegnato nella regia, attraverso il quale ha affrontato numerose elaborazioni di testi letterari in funzione della messa in scena teatrale.
Intorno agli anni 70 si è trasferito a Mola di Bari dove ha fondato una officina teatrale permanente con la cooperativa Teatro Sud. Per il Festival dei due Mondi di Spoleto nel 1981 ha realizzato “Risorgimento” di Roberto Lerici e nel 1994 Misteri e delizie napoletani di Sinagra al Teatro Romano. Ha prodotto 160 regie per i principali teatri stabili italiani. In particolare ha diretto con la compagnia di Luca De Filippo O scarfalietto di Eduardo Scarpetta, Ogni anno punto e a capo e Questi Fantasmi di Eduardo De Filippo.
Tanti i riconoscimenti vinti nel corso della carriera come il premio Ubu, il Biglietto d’oro Agis e Gli Olimpici del Teatro. La sua ultima direzione è stata La compagnia del sonno di Roberto Alajmo per il Teatro di Napoli nel 2023. L’esordio al cinema avvenne invece nel 1981 per Manolesta di Pasquale Festa Campanile, seguì una partecipazione nel film a episodi I vesuviani nel 1997.
Due anni dopo, Lina Wertmuller lo diresse in Ferdinando e Carolina nel 1999. Nel 2002 ha partecipato in Volesse il cielo! di Vincenzo Salemme. Per la tv è tornato a lavorare con Lina Wertmüller nel film tv Francesca e Nunziata e nel 2019 è stato guest per un episodio della seconda stagione di Rosy Abate.
Vita privata
Armando Pugliese lascia la moglie Annarosa e un figlio Giacomo.
Il cordoglio dei colleghi
Tra i colleghi che hanno voluto ricordare Armando Pugliese, Lina Sastri. L’attrice ha condiviso uno scatto di alcuni anni con Armando e a corredo ha scritto:
“Se n’è andato un amico, un grande regista che ha fatto spettacoli rimasti impressi nella storia del teatro. Un uomo severo e buono, profondamente onesto, che certo in questo mondo non ha trovato giustizia e giusto riconoscimento. Con lui ho debuttato e fatto tra le cose più belle in teatro, con lui muore la mia giovinezza”.
Anche Vincenzo Salemme ha omaggiato il grande attore di teatro con queste parole:
“Era un artista vivace e curioso, con tratti di grande genialità. Era una persona perbene oltre che un uomo divertente e libero. Addio ad Armando Pugliese con il quale ho avuto occasione di lavorare e vivere momenti di gioia e di affetto”.