Il piano straordinario contro il fenomeno dei “diplomifici” era stato avviato dal Mim lo scorso novembre. Oggi, 18 giugno 2024 il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato la sua conclusione, sottolineando che non c’è “nessuna tolleranza” per chi non rispetta la legge. Infatti per 47 scuole di II grado su 70 è stata già disposta la revoca dello status di “paritarie”.

I controlli sono stati effettuati su istituti situati in Campania, Lazio e Sicilia.

Stop ai “diplomifici”: revocato lo status di “paritarie” a 47 scuole sulle 70 controllate

Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie

ha affermato Valditara. Le scuole oggetto di ispezione sono state individuate tra quelle in cui l’incremento degli studenti è stato particolarmente elevato alle classi terminali rispetto a quelle iniziali.

Il piano di vigilanza ha comportato la costituzione di 71 collegi ispettivi, composti da dirigenti tecnici di tutta l’amministrazione centrale e periferica, che hanno seguito un protocollo di visita definito a livello nazionale.

I controlli hanno permesso di verificare le condizioni dei vari istituti nelle tre Regioni, facendo emergere varie irregolarità, alcune davvero eclatanti.

Qualche esempio? Alcuni istituti enogastronomici non avevano le cucine, mentre mancavano i laboratori dell’azienda agraria nel percorso tecnico-agrario. Inoltre alcuni insegnanti sono risultati senza abilitazioni e persino senza il titolo di accesso per l’insegnamento delle discipline.

In una serie di casi, i collegi ispettivi hanno inoltrato segnalazione alla Guardia di Finanza.

La lista delle irregolarità

La lista delle irregolarità è lunga. Oltre all’assenza di cucine o laboratori, è stato riscontrato un numero di aule o di arredi insufficienti per accogliere tutte le classi attivate.

Emerso il mancato rispetto dei quadri orari delle discipline degli indirizzi di studio, oppure l’eliminazione totale di alcune discipline.

Segnalati inoltre l’assenza del curricolo di educazione civica e il funzionamento di più classi quinte collaterali con un alto tasso di studenti residenti fuori regione -fino al 90%- senza che venisse dichiarato il domicilio vicino alla scuola per una regolare frequenza scolastica.

Riscontrate difformità delle ore di servizio indicate nei contratti individuali di lavoro rispetto a quanto svolto in base ai documenti di assegnazione alle classi. Ma anche una “grave inosservanza” delle disposizioni vigenti in materia di esami di idoneità ed esami integrativi, oltre che lacune nella tenuta dei registri cartacei ed elettronici a minare la loro veridicità.

Lo scorso aprile è stato approvato il Ddl Valditara con la riforma del voto in condotta, il ritorno dei giudizi sintetici alla primaria e una sanzione per chi aggredisce il personale scolastico.