Eliminare gli eccessi o perdere peso? Questione di “challenge” (sfida) da 5, 14 o 28 giorni. Questo è ciò che promette SoShape, azienda francese che propone pasti sostitutivi proteici sia dolci che salati, per avere “una nutrizione ottimale e gustosa” e, allo stesso tempo, “povera di calorie”. I prodotti targati SoShape non vengono venduti nei negozi fisici, ma solo online. I loro principali sostenitori? Ovviamente gli influencer!

Su Instagram è facile imbattersi nelle storie di content creator da migliaia di follower- il più delle volte diventati famosi dopo aver partecipato a un reality- che ovviamente usano i pasti sostitutivi per “rimediare agli sgarri del fine settimana”, oppure per “mantenersi in forma” in vista delle imminenti vacanze estive. Per poi consigliarli a tutti i loro follower con un codice sconto. La sigla ‘adv’, richiesta per le sponsorizzazioni, spesso non è visibile se non a un occhio particolarmente attento.

Ma ci sono dei rischi nel pubblicizzare prodotti per seguire delle diete senza averne competenze, in maniera indiscriminata?

Noi di TAG24 ne abbiamo parlato con la biologa nutrizionista Marika Picardi, che ci ha raccontato: “Ci sono specialisti che hanno studiato anni per poter consigliare dei regimi alimentari. Un corpo umano è fatto di biochimica e bisogna conoscerla. Uno dei rischi è andare a peggiorare determinate situazioni, piuttosto che migliorarle”.

Pasti sostitutivi SoShape sponsorizzati dagli influencer, la nutrizionista Picardi: “Chi non ha competenze non dovrebbe pubblicizzare prodotti per perdere peso”

I programmi alimentari devono essere personalizzati, in base alle esigenze e all’eventuale presenza di patologie. La dottoressa Picardi non ha dubbi. “Chi non ha competenze non dovrebbe intervenire su certi argomenti” sottolinea.

Il discorso è ben più complesso rispetto alla semplice considerazione: ‘Ho perso cinque chili, provateci anche voi!’

“Una dieta di 14 giorni o 28 giorni può far perdere peso e sgonfiare: ma cosa si perde effettivamente? Probabilmente liquidi e massa muscolare. C’è poi un aspetto psicologico da evidenziare: molte persone si affidano ai consigli di questi influencer cercando di ottenere dei risultati più velocemente possibile, magari evitando delle visite specialistiche”.

La nutrizionista spiega di utilizzare i pasti sostitutivi per i propri pazienti, ma nell’ambito di una dieta organizzata, scegliendo prodotti di aziende certificate e di cui conosce i principi nutrizionali.

“Il pasto sostitutivo può essere usato per quelle persone che vanno di fretta. Quindi piuttosto che mangiare la pizzetta o il tramezzino a pranzo, con una barretta riducono l’apporto generale giornaliero di carboidrati oppure di grassi. Però, d’altra parte, bisogna vedere come la dieta viene sviluppata e qual è l’obiettivo” sottolinea la nutrizionista.

“Per quanto mi riguarda, i pasti sostitutivi li utilizzo soprattutto nell’ambito delle diete chetogeniche. In questo caso ha un senso, perché si può dare al metabolismo uno ‘switch metabolico’, per cui non utilizza più i carboidrati ma i grassi corporei per produrre energia. Però bisogna anche cercare di bilanciare i vari nutrienti. Quindi sicuramente non si tratta di una dieta iperproteica”.

Le diete chetogeniche infatti, per definizione, sono normoproteiche, con un basso apporto di carboidrati e una quota lipidica altrettanto bassa, in modo che l’organismo non usi i grassi esterni, ma quelli corporei.

“Questo permette anche una veloce perdita di peso, paradossalmente. Mentre un pasto sostitutivo ti riduce le calorie, ma non dà quel beneficio di modificare il metabolismo corporeo, come ad esempio nel caso delle diete dissociate”.

Il problema che potrebbe verificarsi, secondo la dottoressa Picardi, è una carenza nutrizionale. Ma c’è anche un altro “rovescio della medaglia” quando si parla di pasti sostitutivi.

“Utilizzare solo quella barretta da 40 o 50 grammi come pasto, non avendo innescato il meccanismo dei chetoni- che serve anche a togliere la fame- significa poi averla in tempi ridotti. Uno degli svantaggi è proprio innescare dei meccanismi psicologici per cui l’organismo richiede più cibo rispetto a quello che pensa di aver ingerito”.

Dopo i riscaldatori di tabacco e il sito di aste online Bidoo, ecco altre sponsorizzazioni degli influencer realizzate esclusivamente per un ritorno economico, senza pensare alle potenziali conseguenze.

Il consiglio per tornare in forma? “Rivolgersi agli specialisti”

SoShape propone due pasti sostitutivi al giorno. Come ripetono le influencer nei loro video, uno è “totalmente libero”, ma bisogna mangiare con “moderazione”.

“Bisogna vedere se la persona riesca a mantenere quella moderazione. Se tutto fosse così semplice, i nutrizionisti non servirebbero nemmeno! In realtà è necessario bilanciare tutti i nutrienti: proteine, carboidrati, lipidi. Una dieta a basso apporto calorico richiede una supplementazione nutrizionale adeguata, in quanto si potrebbe verificare una carenza di micronutrienti: calcio, vitamina B, zinco, magnesio, calcio, potassio. Se lo specialista prescrive un pasto sostitutivo, lo fa anche nell’ottica di bilanciare eventuali carenze micronutrizionali con validi integratori”.

Sostituire i pasti può essere efficace nel breve periodo, ma non “insegna” a mangiare. Con l’elevatissimo rischio che, una volta raggiunto l’obiettivo e abbandonati prodotti e regime ipocalorico, i chili vengano tutti recuperati con gli interessi.

“Una visita nutrizionistica serve a conoscere il paziente e le sue condizioni a 360 gradi. Non basta sapere che ha qualche chilo in più, è utile anche a capire se la persona abbia la capacità di seguire una dieta piuttosto che un’altra. Con quei chili in più può infatti passare dal sovrappeso all’obesità. Inoltre può cadere nei meccanismi di fame nervosa o sviluppare problemi di DCA (Disturbi del comportamento alimentare, ndr), che poi complicano la vita”.

Qual è il consiglio che quindi dà chi intende perdere peso o anche, semplicemente, sentirsi meglio?

“Se l’obiettivo è dimagrire o migliorare il proprio aspetto fisico, il consiglio è sempre quello di rivolgersi agli specialisti e non credere a delle pozioni miracolose” sottolinea la dottoressa Picardi.

“Non è detto che mangiando poco si perda tanto. Si può anche mangiare bene, con un’alimentazione bilanciata, senza arrivare a una sofferenza dal punto di vista della sensazione di fame, riducendo comunque il peso. Noi siamo fortunatissimi perché abbiamo la dieta mediterranea: tutto quello che ci serve possiamo metterlo a tavola. Con i giusti abbinamenti dei vari alimenti si possono perdere i chili in più. Gli stessi che si vorrebbero eliminare con diete fai-da-te molto squilibrate“.