In estate, specialmente dopo lunghe esposizioni al sole in spiaggia, aumenta il rischio di sviluppare un eritema solare. Infiammazione fastidiosa che a lungo andare può portare conseguenza gravi sulla pelle e peggiorare non solo l’aspetto estetico ma anche lo stato di salute. Ecco come fare per riconoscere i sintomi, i rimedi per farlo passare velocemente e consigli per la prevenzione.

Come riconoscere un eritema solare

L’eritema solare viene dopo lunghe esposizioni al sole senza le adeguate protezioni. In alcuni soggetti predisposti inoltre può comparire anche se si utilizza una crema con filtro Uv. L’infiammazione causa una reazione che provoca una manifestazione cutanea con sintomi dolorosi di diversa intensità.

Somiglia ad una scottatura e nel peggiore dei casi si può sviluppare anche una simil ustione. Può però essere anche confuso con le dermatiti da sole, che sono causate dagli stessi motivi, ma vanno trattate differentemente. Per riconoscere l’eritema occorre osservare attentamente la natura dei segni che compaiono sulla pelle. Solitamente sono macchie o chiazze dai contorni nettamente definiti, che si sviluppano più frequentemente sul viso, sulle guance, sul naso e sulla fronte.

Ma possono apparire anche sulle spalle, collo braccia e decolletè. I soggetti più a rischio sono  quelli che hanno la pelle particolarmente delicata e sensibile, come i bambini e le persone con fototipo chiaro. Anche chi è allergico o ha già avuto in passato episodi di irritazione da raggi Uvb.

Sintomi

I sintomi di un eritema solare possono essere diversi e variare di intensità. Da lieve a grave a seconda della risposta infiammatoria della pelle ai raggi del sole. Più frequentemente le macchie compaiono dopo le prima 4-10 ore dall’esposizione come chiazze rosse con i contorni definiti. Tra le manifestazioni più comuni troviamo:

  • Prurito intenso
  • Dolore
  • Calore
  • Indolenzimento della zona
  • Segni tipici di pelle come a “buccia d’arancia”.

In base al grado di gravità si va quindi dalla semplice scottatura all’ustione. Che andrà opportunamente trattata con terapie specifiche per ridurre l’edema. Nei casi più estremi possono inoltre comparire problemi come febbre, mal di testa, e brividi.

Rimedi

I rimedi per combattere l’eritema solare, che solitamente dura fino ad una settimana, sono vari e si differenziano in base alla gravità del problema. Se la scottatura e lieve e i segni solo solo superficiali, si può trovare sollievo con spugnature e impacchi di acqua fredda. Alternandoli all’uso di creme lenitive doposole e detersione delicata con saponi neutri. Anche quando la fase acuta è conclusa la pelle può continuare a desquamarsi quindi l’idratazione costante è sempre necessaria. Se l’infiammazione è più importante si può applicare una crema a base di cortisone per ridurre il gonfiore.

Quando invece si tratta di una ustione più grave con ferite, il medico potrebbe prescrivere anche una cura antibiotica. Se compaiono anche febbre e cefalea si può intervenire con antinfiammatori ad uso sistemico. Importante anche evitare di tornare ad esporsi ai raggi solari prima di aver curato tutti i sintomi. Sarà quindi opportuno, al ritorno in spiaggia, proteggersi con un cappello ed una maglietta, specialmente nei primi giorni.

Prevenzione

Per prevenire l’eritema solare è opportuno sempre adottare le dovute precauzioni prima di esporsi al sole. Quindi usare una crema solare a protezione elevata, minimo a Spf 30, preferibilmente 50. Questo vale per tutti ma in particolare per chi ha la pelle chiara e sensibile. Come consigliano i dermatologi, occorre anche evitare di restare al sole diretto negli orari più a rischio. Cioè dalle 11 alle 16.

Possibilmente indossare anche occhiali da sole, cappello e indumenti protettivi delle spalle, specie se in passato ci sono già state manifestazioni di infiammazioni dovute ai raggi solari. Durante la permanenza in spiaggia è consigliato fare docce frequenti con acqua fresca e mantenersi idratati bevendo molto. Ricordare inoltre di riapplicare la protezione solare dopo ogni immersione o bagno in mare, e comunque sempre ogni due ore.