Overbooking ITA Airways. Si tratta del termine tecnico inglese che di fatto indica il negato imbarco di un passeggero su un aereo.

In questa situazione di solito il passeggero ha regolarmente prenotato il biglietto aereo, ha fatto il check-in online o in aeroporto e si presenta al gate in perfetto orario. Nonostante questo, però, non viene imbarcato in aereo restando fermo a terra, costretto a rinunciare al proprio viaggio.

L’overbooking aereo alla fine non rappresenta solo un’ingiustizia nei confronti dei passeggeri, ma significa anche creare alcuni disagi sia di natura lavorativa sia di natura personale.

Il negato imbarco su un volo può comportare ad esempio un danno patrimoniale legato alla perdita di ore di lavoro, causato proprio dall’accesso impedito sull’aereo.

Anche nel caso in cui non ci sia una reale perdita diretta di denaro, l’overbooking aereo può rovinare una vacanza, riducendo il numero di soggiorni e di pernottamenti previsti per il viaggio, tanto atteso.

Per fortuna quasi tutte le compagnie aeree anche in questo caso sono obbligate, secondo la normativa a risarcire i viaggiatori, a cui spetta mediante un lungo iter il rimborso del biglietto per overbooking e un indennizzo volo monetario.

Overbooking ITA Airways: cosa fare

Molte compagnie aeree, come quella di ITA Airways, spesso aprono le vendite dei biglietti in numero superiore rispetto all’effettiva disponibilità di posti sul veicolo aereo. Questo non accade solamente alle compagnie low cost come Ryanair, Vueling o Wizzair, ma anche a quelle compagnie nazionali che hanno i prezzi dei biglietti decisamente più alti e meno economici.

L’overbooking non accade solo a causa di un mancato controllo nella vendita di biglietti ma avviene, generalmente, durante periodi promozionali o quando vengono lanciate offerte speciali da parte delle compagnie aeree o delle agenzie di viaggi.

Una volta avuta la sicurezza della situazione di overbooking, gli addetti della compagnia aerea hanno il dovere di fare un appello ai volontari in attesa al gate, rivolgendosi a tutti gli eventuali passeggeri disposti a cedere il proprio posto sull’aereo, in cambio di alcuni benefici offerti proprio dalla compagnia aerea.

Una procedura che non evita però di scontentare chi viaggia e vuole raggiungere la destinazione quanto prima.

Nel caso in cui i posti che si liberino siano sufficienti per far rientrare il numero dei passeggeri entro il limite, lo stato di overbooking aereo si risolverà positivamente. Qualora però non fossero presenti viaggiatori che scelgano deliberatamente di non salire sul veicolo, gli ultimi della fila d’imbarco saranno costretti a rimanere a terra.

Come ottenere il rimborso per overbooking 

Il passeggero che rinuncia di sua spontanea volontà alla prenotazione avrà diritto ad alcuni benefici da concordare con la compagnia aerea e potrà scegliere tra il rimborso del biglietto aereo entro una settimana o l’imbarco su un volo alternativo.

Questo tramite il diritto di riprotezione con partenza il prima possibile o in una data successiva di suo gradimento, sempre a seconda della disponibilità dei posti.

Oltre a concordare un nuovo biglietto aereo il passeggero avrà dei diritti all’assistenza, che prevede:

  • pasti e bevande in congruità dell’attesa;
  • sistemazione in albergo, (se necessario);
  • transfer da/per l’aeroporto;
  • chiamate, sms o posta elettronica.

    Il passeggero non consenziente a cui non è permesso di salire a bordo del volo precedentemente acquistato è ancora più tutelato dalla legge e per questo avrà diritto a:

    • compensazione pecuniaria per overbooking aereo;
    • rimborso del biglietto o imbarco su un volo alternativo con partenza il prima possibile o in una data successiva di suo gradimento, a seconda della disponibilità dei posti;
    • assistenza in aeroporto.

    A quanto ammonta il risarcimento

    In caso di overbooking, si ha diritto al risarcimento secondo l’articolo 7 del regolamento europeo. La normativa infatti, si applica per i passeggeri che raggiungono la destinazione finale con un ritardo pari o superiore alle 3 ore rispetto all’orario di arrivo originariamente prenotato.

      Il passeggero avrà diritto a:

      • € 250,00 di rimborso per tutte le tratte inferiori o pari a 1.500 km;
      • € 400,00 di rimborso per le tratte comprese tra 1.500 km e 3.500 km;
      • € 600,00 di rimborso per le tratte superiori ai 3.500 km.