È disponibile il software e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che definisce la metodologia di calcolo per il concordato preventivo biennale e le relative regole tecniche. Andiamo a vedere nel dettaglio il funzionamento del concordato per i soggetti ISA e forfettari, i requisiti per l’adesione e le modalità di partecipazione.

Metodo di calcolo per il concordato preventivo biennale

Secondo l’articolo 7, comma 1 del decreto, la proposta per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, relativa ai redditi di lavoro autonomo e d’impresa, tiene conto dei redditi dichiarati per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, per il 50%, del maggiore reddito individuato con la metodologia specificata nell’allegato 1 del decreto. Questo si applica anche al valore della produzione netta ai fini IRAP per i periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2025.

Concordato preventivo: differenze nell’adesione tra forfettari e altre partite IVA

L’adesione al concordato preventivo biennale varia tra contribuenti forfettari e altre Partite IVA. I forfettari devono compilare una sezione specifica del Modello Redditi PF, mentre le altre Partite IVA utilizzano il Modello CPB integrato con gli ISA. Per i forfettari, la proposta del fisco copre un solo anno, mentre per gli altri contribuenti copre due anni.

Procedura di calcolo e software disponibile

Con il Decreto del 14 giugno, pubblicato in GU n. 139 del 15 giugno, il MEF ha approvato la metodologia per il concordato preventivo biennale. Nella stessa serata del 15 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il software che calcola i risultati per aderire all’accordo biennale con il fisco. Questo strumento è progettato per facilitare il calcolo del reddito concordato per il primo anno, ridotto della metà, con un graduale aumento per il secondo anno.

Concordato preventivo ISA: le date da ricordare

È importante ricordare le scadenze chiave del CPB:

  • 15 luglio: rilascio del software per i forfettari.
  • 31 ottobre: termine per aderire.            
  • 30 novembre: scadenza per il primo pagamento.

Regole generali del concordato biennale

Il concordato preventivo, introdotto dalla riforma fiscale (DLGS 13/2024), offre al contribuente la possibilità di accettare una base imponibile fissa per pagare le tasse del biennio successivo, calcolata sui dati reddituali comunicati. Se accettato, il contribuente pagherà le tasse sull’imponibile prefissato, indipendentemente dal reddito effettivo.

Per i contribuenti forfettari, il concordato dura un solo anno d’imposta, con le stesse regole di base. Il fisco può riformulare la proposta alla scadenza del concordato, avviando un nuovo ciclo di calcolo e adesione.

Metodologia della proposta

L’articolo 2 del decreto approva la metodologia per formulare la proposta di concordato ai contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa o lavoro autonomo. Questa metodologia tiene conto di:

  • Andamenti economici e di mercato.
  • Redditività individuali e settoriali desunte dagli ISA.
  • Limiti imposti dalla normativa sulla tutela dei dati personali.

La proposta viene elaborata utilizzando i dati dichiarati dal contribuente e le informazioni correlate all’applicazione degli ISA, anche per gli anni precedenti.

Individuazione dei redditi per il concordato

L’articolo 3 del decreto prevede che, ai fini della proposta di concordato, siano individuati:

  • Reddito di lavoro autonomo: derivante dall’esercizio di arti e professioni.
  • Reddito d’impresa: rilevante ai fini delle imposte sui redditi.
  • Valore della produzione netta: rilevante ai fini dell’IRAP.

Questi redditi e valori sono individuati con la metodologia approvata e rilevano per i periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2025.

Termini per l’adesione

Il termine per l’adesione al concordato preventivo biennale per il 2024 è fissato al 15 ottobre, con un possibile slittamento al 31 ottobre. L’adesione avviene tramite la compilazione del Modello Redditi PF per i forfettari e del Modello CPB per gli altri contribuenti ISA.

Concordato preventivo forfettari: adesione tramite Modello Redditi PF

I contribuenti forfettari devono compilare la sezione IV del quadro LM del Modello Redditi PF, nei righi da LM60 a LM64, indicando:

  • Rigo LM 60: presenza dei requisiti previsti.
  • Rigo LM 61: assenza di cause di esclusione.
  • Rigo LM 62: codice degli eventi straordinari.
  • Righi LM 63 e 64: redditi proposti e accettazione del concordato.

Concordato preventivo contribuenti ISA: adesione con Modello CPB

Per le altre partite IVA, l’adesione avviene tramite il Modello CPB, parte integrante della Dichiarazione ISA. La compilazione è simile a quella per i forfettari, con l’aggiunta di dati relativi a reddito e valore della produzione.

Cause di cessazione del concordato

L’articolo 4 del decreto prevede che il concordato cessi di produrre effetti in presenza di minori redditi o valori della produzione netta effettivi, in misura eccedente la percentuale prevista. Circostanze eccezionali includono:

  • Eventi calamitosi: con stato di emergenza dichiarato.
  • Danni ai locali o scorte: che rendono i locali inagibili.
  • Sospensione dell’attività: per impossibilità di accedere ai locali o interruzione del ciclo produttivo.

Considerazione degli eventi straordinari

L’articolo 5 stabilisce che l’Agenzia delle Entrate tiene conto di eventi straordinari comunicati dal contribuente per determinare la proposta di concordato. I redditi e il valore della produzione netta relativi al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 sono ridotti:

  • 10%: sospensione dell’attività tra 30 e 60 giorni.
  • 20%: sospensione tra 60 e 120 giorni.
  • 30%: sospensione oltre 120 giorni.

Queste riduzioni si applicano alle situazioni eccezionali verificatesi nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e comunicate prima dell’adesione al concordato.