Guerra a Gaza, raid degli Usa sull’aeroporto Hodeidah in Yemen: l’attacco contro i ribelli Houthi
Giorno 255 della guerra a Gaza: i bombardamenti israeliani hanno provocato altre cinque vittime nella notte. Diversi i feriti. Intanto è scontro tra l’esercito e il premier israeliano Netanyahu per la ‘pausa umanitaria’ quotidiana annunciata ieri 16 giugno. “Andiamo avanti a Rafah come previsto” ha poi fatto sapere il premier.
Oggi 17 giugno l‘alto consigliere presidenziale americano Amos Hochstein arriverà oggi in Israele: sono previsti incontri con l’obiettivo di evitare un’ulteriore escalation tra lo Stato ebraico e il Libano, dato che continuano gli attacchi da Hezbollah.
I ministri di estrema destra hanno riferito di essersi scontrati con il capo dell’IDF durante la riunione del gabinetto di sicurezza
Secondo quanto riportato dai media ebraici, ieri sera il capo di stato maggiore dell’IDF, Herzi Halevi, si è scontrato con membri di estrema destra del gabinetto di sicurezza a causa dei tentativi di arruolare uomini ultra-ortodossi nell’esercito e dell’intensità dei combattimenti nella Striscia di Gaza.
Un arrestato mentre i manifestanti antigovernativi violano il posto di blocco della polizia vicino alla casa del Primo Ministro
I manifestanti antigovernativi a Gerusalemme violano un posto di blocco della polizia vicino alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu in via Azza, provocando l’arresto di una persona.
Nuove proteste contro il governo Netanyahu
Migliaia di israeliani hanno manifestato contro il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu per la sua conduzione della guerra a Gaza e per la mancata negoziazione del rilascio di decine di ostaggi ancora detenuti nel territorio palestinese.
Gli Stati Uniti acclamano le pause tattiche dell’IDF nei combattimenti a Gaza, affermando che giudicheranno la mossa dai suoi risultati
Gli Stati Uniti accolgono con favore la decisione dell’IDF di attuare pause quotidiane e localizzate nei combattimenti per espandere il flusso di aiuti umanitari a Gaza:
“Questo è un passo che accogliamo con grande favore. È una cosa che chiediamo da molto tempo”
Usa annunciano nuove sanzioni contro gli Houthi
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro i ribelli Houthi per punire i loro attacchi contro le navi nel mar Rosso e nel Golfo di Aden.
La notizia arriva dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby.
Sit-in studenti pro-Palestina all’università di Pavia
Un altro sit-in a sostegno della causa palestinese ha trovato piede in un’università italiana. Nel rettorato di Pavia gli studenti hanno deciso di manifestare per esprimere il loro forte dissenso in merito alla tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza.
Una protesta di oltre tre ore, alla quale hanno partecipato circa 80 ragazzi, chiedendo una riunione straordinaria del Senato accademico.
Un comunicato degli studenti riporta:
“La manifestazione si è svolta in modo pacifico e non ha mai avuto l’intenzione di provocare la repressione che è stata attuata. Questo è l’ennesimo disperato tentativo di soffocare la discussione a riguardo e mettere a tacere la volontà studentesca di smuovere l’opinione pubblica promuovendo il libero dibattito. Lo sgombero e la violenza non fermeranno la lotta, ma daranno nuovo coraggio a un movimento che promette di resistere finché al popolo palestinese non verrà riconosciuto il diritto di autodeterminazione, uno Stato in cui poter esercitare il proprio diritto alla vita e un territorio in cui abitare”.
Raid Usa contro aeroporto in Yemen: attacco ai ribelli Houthi
Secondo quanto riportato dal quotidiano Hareetz l’esercito degli Usa, coadiuvato da quello Uk, avrebbero effettuato almeno sei raid contro l’aeroporto internazionale di Hodeidah nello Yemen e quattro attacchi sull’isola di Kamaran, vicino al porto di Salif, al largo del Mar Rosso.
La notizia è stata diffusa da Al-Masirah Tv, il principale canale televisivo gestito dai ribelli Houthi.
Almeno 108 giornalisti morti a Gaza dall’inizio della guerra
Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) ha diffuso i dati riguardanti il numero degli addetti ai lavori morti a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023. Numeri che nascondo una tragedia. Un totale di 108 persone uccise nei raid.
Circa 103 dei 108 giornalisti deceduti nella Striscia erano palestinesi, due israeliani e tre libanesi. Sono 32 i giornalisti rimasti feriti, due ancora dispersi e 46 sono arrestati. Il Comitato indaga ancora su altri 10 casi.
Idf: “Raggiunti gli obiettivi dell’offensiva a Rafah”
L’esercito israeliano afferma che:
“Presto raggiungeremo gli obiettivi dell’offensiva a Rafah. Metà delle unità combattenti di Hamas sono state distrutte. Il 60/70% del territorio della città è sotto il nostro controllo. Ci vorranno solo poche altre settimane prima di concludere l’operazione militare a Rafah”.
Hezbollah conferma morte di uno dei suoi combattenti nel raid in Libano
I militanti di Hezbollah confermano la morte di uno dei loro combattenti in un raid a sud del Libano. L’attacco è avvenuto per mezzo di un drone israeliano, nella zona di Tiro, a sud della nazione. Si tratta di Mohammad Mostafa Ayoub, noto come ‘Jalal’, nato nel 1979 e originario di Selaa.
A Rafah smantellati 2 battaglioni di Hamas su 4
L’IDF ha dichiarato di aver smantellato circa la metà della forza di Hamas a Rafah, uccidendo numerose milizie presenti nell’area.
Morti 550 militanti di Hamas a Rafah
L’Idf ha annunciato di aver ucciso ben 550 militanti di Hamas nella zona di Rafah, smantellando così almeno metà della forza dell’organizzazione terroristica.
L’esercito israeliano ha dichiarato che i battaglioni stanno ancora combattendo, dopo aver preso il controllo dei sobborghi orientali, il quartiere Brazil e dell’intero confine tra Gaza e l’Egitto.
Lapid: “Netanyahu dovrebbe sciogliere il governo, non il gabinetto di guerra”
Commento aspro del leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid, che dichiara:
Invece di sciogliere il gabinetto di guerra, bisognerebbe sciogliere il governo
Così, il leader dopo che il premier Netanyahu ha sciolto ufficialmente il consiglio di guerra composto su richiesta di Benny Gantz, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre.
La perdita, però, di Gantz stesso e del collega di Unità Nazionale, Gadi Eisenkot, il gabinetto ha cessato di esistere.
Raid israeliano durante il cessate il fuoco
Raid israeliani continuano imperterriti nonostante la pausa proclamata dallo stesso Israele.
Nuovi bombardamenti su Rafah sono stati annunciati dal direttore dell’Unrwa Philippe Lazzarini, che spiega:
A livello operativo, non è cambiato nulla. Nel sud di Gaza, dove l’esercito israeliano ha affermato che osserverà pause quotidiane nei combattimenti in un corridoio chiave per gli aiuti
Nasser: “Gli Usa sono bugiardi”
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha etichettagli gli Usa come bugiardi in un post diffuso su X.
La nomina di “impero delle bugie” arriva dopo il messaggio del presidente americano Biden, che, in occasione dell’Eid al-Adha, ha dichiarato che il suo Paese ha compiuto sforzi per porre fine alla guerra a Gaza.
Israele: funerali a 11 soldati morti
Sono due giorni di lutto per Israele, dove si sono svolti i funerali per gli 11 soldati morti in questo weekend, in alcuni combattimenti nella Striscia.
Otto soldati sono rimasti uccisi in uhna esplosione a Rafah, mentre gli altri nord della Striscia e un altro ancora a Rafah, ma in un raid separato dai primi.
Germania, chieste le dimissioni di Sabine Döring (Fdp)
Attriti e scontri nel panorama politico tedesco, dove una serie di finanziamenti accademici e manifestazioni pro-Palestina ha portato alla richiesta di dimissoni di alcuni esponenti politici.
In particolare, si tratta della componente del governo di sinistra-centro del cancelliere socialdemocratico (Spd) Olaf Scholz, la sottosegretaria del dicastero Sabine Döring.
A chiedere le sue dimissioni la ministra dell’Istruzione, la liberale (Fdp) Bettina Stark-Watzinger. Tuttavia, la richiesta non è stata priva di ulteriori malumori, soprattutto, da parte dell’Unione cristiano-democratica e sociale (principale partito di opposizione), che l’ha criticata aspramente e, anzi, chiedendo le dimissioni della stessa ministra.
Unrwa: “Combattimenti Rafah continuano nonostante la pausa dell’Idf”
Il capo dell’Unrwa Philippe Lazzarini ha denunciato che l’esercito israeliano sta continuando i combattimenti a Rafah nonostante avesse annunciato la sospensione.
Wall Street Journal: “Legate ad Hamas le famiglie che avevano gli ostaggi liberati”
Parlando dell’ultima liberazione dei 4 ostaggi israeliani, il Wall Street Journal ha riferito come le famiglie di Gaza che hanno tenuto prigioniere quelle persone erano legate ad Hamas.
Andrey Kozlov, Shlomi Ziv e Almog Meir Jan erano prigionieri della famiglia Al-Jamal, considerata una delle più potenti nel campo profughi di Nuseirat. Noa Argamani invece era prigioniera della famiglia Abu Nar, legata ad Hamas.
Hezbollah: “Israele non otterrà nulla con la politica né con la guerra”
Hassan Fadlallah, alto funzionario di Hezbollah e membro del parlamento libanese, ha dichiarato ad un quotidiano locale che nessuno in Libano è intenzionato ad offrire alcuno spiraglio per una trattativa con Israele:
“Israele non otterrà attraverso la politica ciò che non è riuscito a ottenere in guerra. Non offriremo a Israele guadagni gratuiti, né in Libano né a Gaza“.
Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra
Notizia clamorosa da parte del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il Jerusalem Post riferisce che Bibi ha informato i ministri di aver sciolto il gabinetto di guerra.
Secondo le prime informazioni disponibili, non ne sarà creato un altro dopo l’uscita di Benny Gantz. Il premier avrebbe aggiunto:
“Il gabinetto di guerra faceva parte di un accordo di coalizione con Gantz, su sua richiesta. Dato che Gantz se ne è andato, non c’è più bisogno di un gabinetto“.
I media israeliani hanno successivamente riferito che Netanyahu avrebbe detto ai ministri del suo governo che ci sarebbero stati incontri separati per discutere degli affari più urgenti.
Due palestinesi uccisi in un attacco di droni israeliani
Due palestinesi sono stati uccisi questo lunedì all’alba a seguito di un raid israeliano contro il quartiere di Zarqa, a nord della città di Gaza.
Secondo la WAFA, almeno altre 13 sono rimaste ferite, tra cui donne e bambini.
Esercito isareliano: “Continuano le operazioni a Rafah”
L’esercito israeliano ha fatto sapere che stanno continuando le operazioni a Rafah “mirate e in base alle informazioni dell’Intelligence”. Lo riferisce The Times of Israel.
Il portavoce militare Daniel Hagari ha inoltre spiegato che
“sono state localizzate numerose armi e colpita una serie di strutture dotate di esplosivi che rappresentavano una minaccia per i soldati”.
Contemporaneamente sono stati eliminati terroristi nell’area di Tel Sultan.
Oltre a Rafah, i soldati stanno continuando a operare nella parte centrale di Gaza.
Unrwa: distrutta più della metà degli edifici di Gaza
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito, in un report citato da Al Jazeera, che i bombardamenti israeliani hanno distrutto oltre la metà degli edifici di Gaza.
I raid avrebbero seriamente danneggiato il 60% degli edifici residenziali e l’80% degli esercizi commerciali. Colpiti inoltre 267 luoghi di culto, l’88% delle strutture scolastiche e 130 ambulanze.
Al momento, secondo il rapporto, 17 ospedali su 35 funzionano in maniera parziale.
Media, consigliere Usa oggi in Israele per de-escalation con Libano
L’alto consigliere presidenziale americano Amos Hochstein sarà oggi 17 giugno in Israele.
In programma incontri volti a evitare un’ulteriore escalation tra lo Stato ebraico e il Libano.
Lo ha comunicato un funzionario della Casa Bianca, citato dai media israeliani.
CBS News ha riferito che gli USA sono sempre più preoccupati che dopo oltre otto mesi di attacchi, possa scoppiare una guerra totale tra lo stato ebraico e il gruppo terroristico sciita sostenuto dall’Iran.
Attacchi israeliani, almeno 5 morti nelle ultime ore
Secondo quanto comunicato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, tre persone sono morte e altre sono rimaste ferite nel bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa della città di Gaza.
Altre due vittime registrate ieri sera a Rafah, nel sud della Striscia.
Il bilancio dei decessi nella Striscia dal 7 ottobre è di almeno 37.337 morti e 85.299 feriti.