Guerra in Ucraina, Usa: “Preoccupati dai rapporti più forti tra Russia e Corea del Nord”

Un sondaggio pubblicato oggi dall’Istituto internazionale di sociologia di Kiev ha riportato che, per il 70% degli oltre 2mila intervistati, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe rimanere in carica fino alla fine del conflitto.

Solo il 22% degli intervistati ha espresso parere contrario.

Ricordiamo che il mandato di Zelensky avrebbe dovuto concludersi lo scorso 20 maggio ma è stato prolungato a causa dell’invasione della Russia.

John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, ha detto di non essere sorpreso dal viaggio di Vladimir Putin in Corea del Nord.

“Non ci preoccupa la visita di Putin“, ha detto Kirby incontrando i giornalisti, “ma ci preoccupa il rafforzarsi dei rapporti tra Pyongyang e la Russia non solo rispetto all’Ucraina ma per la sicurezza di tutta la penisola coreana“.

Kirby sostiene, inoltre, che “la Nato sia nel futuro dell’Ucraina” ma precisa che “ci sono dei passi da fare prima che questo possa avvenire“.

Secondo quanto riferito dalla Cnn, Stati Uniti e Nato annunciano che il numero di Paesi che spendono più del 2% del Pil nazionale nella Difesa è più che raddoppiato negli ultimi anni.

L’annuncio intende essere anche una mossa contro Donald Trump che più volte, nei mesi scorsi, aveva criticato quei Paesi aderenti all’Alleanza Atlantica che non spendevano adeguatamente le risorse.

Secondo Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, la visita del presidente russo Vladimir Putin in Corea del Nord, prevista per domani e mercoledì, è la conferma della “dipendenza” di Mosca dai dittatori.

“Questo dimostra fino a che punto il presidente Putin e Mosca sono ora dipendenti dai Paesi autoritari di tutto il mondo“, ha dichiarato Stoltenberg, aggiungendo che ora gli “amici più stretti e i maggiori sostenitori dello sforzo bellico russo sono la Corea del Nord, l’Iran e la Cina“.

Il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, scrive sui social che la partnership annunciata tra Russia e Nord Corea “deve preoccuparci molto“, e denuncia come Putin intenda “imporre un nuovo ordine mondiale all’insegna della compressione dei diritti e delle libertà“.

Questo il suo tweet:

L’annuncio della partnership strategica tra Russia e Corea del Nord fatto poche ore fa deve preoccuparci molto. Perché Putin, come ha giustamente detto oggi Bernard-Henri Lévy a Repubblica ha due obiettivi chiari: vendicarsi per il crollo dell’Unione Sovietica che addebita…

— Enrico Borghi (@EnricoBorghi1) June 17, 2024

Il Ministero dell’Interno ucraino ha denunciato su Telegram un raid russo sulla regione di Poltava che ha ferito dodici persone, tra cui due bambini. Inoltre, l’attacco ha distrutto alcune infrastrutture civili e ha danneggiato le linee elettriche.

Su Twitter, Volodymyr Zelensky ha commentato l’accaduto:

“L’aggressione della Russia contro il nostro popolo non si ferma un solo giorno. Per noi è fondamentale rafforzare la nostra difesa aerea con moderni sistemi di difesa aerea e aviazione. E sono grato ai nostri partner che ci stanno aiutando in questo. Questa è una giusta risposta al terrore russo“.

Russia’s aggression against our people does not stop for a single day. It is vital for us to strengthen our air defense with modern air defense systems and aviation. And I am grateful to our partners who are helping us with this. This is a just response to the Russian terror.… pic.twitter.com/i5pRpPTViO

— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 17, 2024

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ribadito di non gradire l’appoggio incondizionato della Russia nei confronti della Cina. Il binomio potrebbe portare a conseguenze significative e non è visto di buon occhio dall’alleanza fra Paesi dell’Europa e dell’America del Nord. 

“L’Occidente deve far pagare alla Cina l’aiuto alla Russia”.

La Russia e la Corea del Nord stanno lavorando a un trattato di partnership strategica che potrebbe essere firmato durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang, in programma martedì e mercoledì. I due leader visiteranno inoltre insieme la chiesa ortodossa della Trinità a Pyongyang.

Il ​​portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato dei piani militari della Russia e del presidente Vladimir Putin. L’attenzione si è focalizzata sull’utilizzo delle armi e del pericolo armi nucleari. 

“La recente osservazione del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, secondo cui i membri alleati dell’Alleanza stanno discutendo di mettere in allerta i loro arsenali nucleari, è un altro episodio di tensione. Ogni volta che il presidente Putin commenta la questione delle armi nucleari, lo fa rispondendo alle domande di qualcuno o a quelle dei giornalisti, compresi quelli stranieri”. 

Le truppe russe hanno colpito le infrastrutture civili nella regione di Poltava. Nove persone sono rimaste ferite e potrebbero esserci delle persone ancora sotto le macerie dell’edificio. Nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti che chiariranno meglio il quadro del raid. 

Il governo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha aspramente criticato la posizione del Brasile nei negoziati di pace con la Russia.

“Crediamo che, considerando la posizione internazionale del Brasile e la posizione globale in cui si trova il Paese, potrebbe essere maggiormente coinvolto nei negoziati di pace”.

Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in  visita in Corea del Nord il 18 e 19 giugno. 

Ad annunciarlo il Cremlino.

Attacco nella notte di Kiev  contro alcune strutture strategiche nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk. L’attacco con droni è stato riportato da una fonte dell’Intelligence al Kyiv Independent.

La notizia è stata anche confermata dai governatori russi delle tre regioni che hanno anche confermato che non ci sono stati danni e vittime.

 “Se parliamo dei risultati di questo incontro, allora scendono a zero.”

Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov sulla conferenza di pace sull’Ucraina organizzata in Svizzera.

Dall’inizio dell’invasione russa su larga scala, le autorità ucraine hanno documentato quasi 130.000 episodi che potrebbero costituire crimini di guerra, tra cui 301 casi di violenza sessuale, commessi dalle truppe di Mosca.

E’ quanto annunciato dal procuratore generale dell’Ucraina, Andrei Kostin durante un panel dedicato alle conseguenze umanitarie dell’aggressione russa, nel quadro del vertice di pace a Lucerna.

Iraq e Giordania hanno annunciato di aver ritirato le loro firme dalla dichiarazione finale del summit di pace ospitato dalla Svizzera. Oltre a questi due paesi, anche Brasile, India, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Messico, Armenia, Bahrein, Indonesia e Bahrein non hanno firmato il documento.

Secondo quanto riportato dall’intelligence militare ucraina a Kyiv Independent, droni hanno attaccato un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk nella notte tra il 16 e il 17 giugno.

Secondo quanto riferito dallo stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso 527.390 soldati dall’inizio dei combattimenti.

Secondo il rapporto delle forze armate ucraine, la Russia ha perso anche 7.958 carri armati, 15.287 veicoli corazzati da combattimento, 18.991 veicoli e serbatoi di carburante, 13.927 sistemi di artiglieria, 1.104 sistemi di razzi a lancio multiplo, 853 sistemi di difesa aerea, 359 aerei, 326 elicotteri, 11.167 droni, 28 navi e barche e un sottomarino.

Sette persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite in un attacco russo su Nova Poltavka, nel distretto di Kramatorsk. L’attacco ha causato danni a case e automobili. Lo riferisce Ukrainaska Pravda.

Il processo contro il giornalista americano, Evan Gershkovich, inizierà il 26 giugno a Ekaterinburg e si svolgerà a porte chiuse. Gershkovich è stato accusato di aver raccolto informazioni su una fabbrica di carri armati russa per conto della CIA ed è stato arrestato nel marzo 2023.

Per la prima volta dal 2022, centinaia di persone, compresi i soldati ucraini, sono scese in strada per il Kiev Pride. La folla ha chiesto al governo più diritti.