Donne vittime di violenza: con la pubblicazione del messaggio n. 2239 del 14 giugno 2024 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito le istruzioni operative e contabili per quanto riguarda la presentazione dell’apposito modulo ai fini della richiesta dell’esonero contributivo che è previsto per i datori di lavoro privati nel caso in cui decidano di assumere delle donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di libertà.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Entrate, dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, e dalla Direzione Centrale Bilanci, Contabilità e Servizi Fiscali, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:

  • l’art. 105 bis del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il quale è stato pubblicato all’interno del Supplemento Ordinario n. 21 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 128 del 19 maggio 2020, ed il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020;
  • l’art. 1, commi da 191 a 193, della legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (c.d. Legge di Bilancio 2024), recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, la quale è stata pubblicata all’interno del Supplemento Ordinario n. 40 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 303 del 30 dicembre 2023.

Il messaggio in oggetto, inoltre, si riferisce anche a quanto è stato disposto in precedenza sempre da parte dell’Istituto attraverso la pubblicazione della circolare n. 41 del 5 marzo 2024.

Donne vittime di violenza: l’INPS rilascia il modulo per richiedere l’esonero contributivo in caso di assunzione

Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, in base a quanto è stato stabilito dal sopra citato art. 1, commi da 191 a 193, della Legge di Bilancio 2024, i datori di lavoro privati che decidono di assumere donne disoccupate vittime di violenza nel triennio che va dal 2024 al 2026 hanno la possibilità di beneficiare di un esonero dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti in misura pari al 100%, nel limite massimo di 8.000 euro annui.

Tale esonero contributivo, nello specifico, non riguarda anche i premi e i contributi che devono essere versati all’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e viene garantito esclusivamente nel caso in cui la donna disoccupata vittima di violenza che è stata assunta sia già beneficiaria del c.d. Reddito di libertà, anche se quest’ultimo è stato riconosciuto durante il corso dell’anno 2023.

Dopodiché, l’INPS attraverso la pubblicazione della suddetta circolare n. 41 del 5 marzo 2024 ha fornito le prime istruzioni per ciò che concerne la fruizione delle esonero contributivo che spetta in caso di assunzione di donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di libertà.

Per quanto riguarda le tempistiche, invece, la durata del beneficio varia a seconda della tipologia di contratto che viene sottoscritto.

In particolare:

  • la durata dell’esonero contributivo in oggetto è pari a 12 mesi dalla data in cui avviene l’assunzione nel caso in cui quest’ultima sia stata effettuata con un contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione;
  • la durata dell’esonero contributivo in oggetto è pari a 18 mesi dalla data in cui avviene l’assunzione nel caso in cui il contratto di lavoro è trasformato a tempo indeterminato;
  • la durata dell’esonero contributivo in oggetto è pari a 24 mesi dalla data in cui avviene l’assunzione nel caso in cui quest’ultima sia stata effettuata con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Con il messaggio in questione, infine, l’Istituto comunica che la richiesta di esonero può essere effettuata mediante l’apposito modulo online denominato ERLI, raggiungibile previa autenticazione all’interno del sito web dell’INPS.