Il gatto è un animale pacato e abitudinario, che ama la sua autonomia e non gradisce troppe invasioni di campo e novità. I suoi comportamenti aggressivi sono di solito da ricondurre a reazioni puntuali a specifici disagi o provocazioni. Quando non è possibile risalire alla causa di atteggiamenti poco piacevoli, possiamo ricorrere ad alcune strategie per riportare il micio alla calma ed evitare così spiacevoli conseguenze.
Come comportarsi con un gatto aggressivo?
Il gatto potrebbe reagire in maniera aggressiva se sente di essere in una situazione di pericolo. Il primo passo per riportare la calma è quello di allontanarsi per non invadere il suo spazio: una reazione violenta infatti potrebbe essere causata proprio dalla mancanza di una zona di comfort dove sentirsi al sicuro.
In secondo luogo, bisogna lasciare al gatto il tempo necessario per accertarsi che il pericolo non sussista più e quindi per modificare il suo umore. Per questo, è importante non insistere e aspettare che sia lui ad avvicinarsi.
Molto spesso, sono le novità a destare ansietà in un gatto, animale abitudinario e territoriale. L’arrivo di estranei o il cambiamento repentino di abitudini possono infatti destabilizzare la bestiola, che andrà quindi rassicurata o tenuta in una stanza separata nel caso si aspettino visite: lasciargli a portata di mano una buona razione di cibo e la sua cuccia preferita potrebbe aiutare il gatto a sanare la sua ansia in caso di reclusione forzata.
Quando il gatto assume un comportamento aggressivo in una fase di gioco, non bisogna sgridarlo o punirlo, ma sarà sufficiente ignorarlo per un certo periodo di tempo per fargli capire che il suo atteggiamento non è gradito. Quando gioca in modo corretto, andrà invece elogiato e premiato con i suoi bocconcini preferiti.
Dopo una giornata di grande stress e agitazione, sarà necessario assicuragli un ambiente sereno e una doppia razione di coccole: trasmettergli tranquillità è un ottimo modo per riportare la calma in famiglia.
Cause del comportamento aggressivo del gatto
Abbiamo già visto come le situazioni di potenziale pericolo, l’invasione dei suoi spazi e le novità possano portare il gatto a una reazione più aggressiva del solito. Ci sono anche altre circostanze che possono portare a un atteggiamento meno pacato e questo potrebbe avvenire quando le sue esigenze fondamentali non vengono soddisfatte a pieno.
Per questo è sempre importante osservarlo con attenzione e intervenire quando occorre: essere certi che si alimenti nel modo più completo e soddisfacente, dargli la giusta dose di coccole e attenzioni, pur lasciandogli spazio per gestire la sua innata autonomia, contribuisce a rendere un gatto felice e soddisfatto.
Nonostante la proverbiale indipendenza del gatto, lasciarlo troppo tempo da solo non gli fa bene e potrebbe ingenerare della profonda frustrazione tale da indurgli atteggiamenti stizzosi o violenti. Inoltre, una maggiore aggressività potrebbe essere messa in relazione con un disagio fisico di cui non ci si rende conto e le cui cause andrebbero indagate con l’aiuto di un veterinario.
Inoltre, un gatto può diventare aggressivo anche quando lo accarezziamo per molto tempo: si tratta di una reazione innata apparentemente inspiegabile che può essere dovuta al fatto che l’animale sta cercando di riequilibrare la relazione con l’umano e di prendere il controllo.
Animale territoriale, l’aggressività del micio è di solito diretta contro altri gatti che potrebbero invadere il suo spazio vitale: meglio evitare intrusioni di felini estranei o abituarlo gradualmente alla presenza di nuovi animali in casa.
La mamma gatta che ha appena partorito, poi, è di sicuro molto protettiva nei confronti della sua cucciolata e pronta a cacciare gli artigli per difenderla: andrà quindi trattata con estrema cautela e tenuta in un luogo riservato.