Ogni volta che il nostro cane vomita, bisogna tenerlo sotto stretta osservazione per comprendere l’entità del problema. Il vomito, infatti, può essere causato da una grande varietà di motivi e in alcuni casi può anche essere il segnale di una situazione potenzialmente pericolosa.

Nel caso in cui il disturbo non si protragga nel tempo e sia solo la spia di un disordine gastrointestinale di bassa entità, possiamo ricorrere a una serie di rimedi per alleviare la sofferenza della bestiola. Scopriamo dunque come intervenire per lenire questa fastidiosa sintomatologia, spesso dovuta anche agli spostamenti durante le vacanze, e quando invece è necessario prevedere l’intervento del veterinario.

Cosa dare a un cane che vomita per stare bene in fretta?

Quando il cane vomita in maniera isolata, si può pensare a un periodo di digiuno, compreso tra le 12 e le 24 ore, necessario a permettere al tratto gastrointestinale di purificarsi e distendersi. Il vomito però comporta la perdita di molti liquidi, per cui sarà necessario preoccuparsi della immediata reidratazione del cane, soprattutto se si tratta di un cucciolo.

Fate dunque bere la bestiola a piccoli sorsi, in maniera distanziata ma frequente, in modo da assicurarsi che reintegri i liquidi persi senza però correre il rischio di indurre altro vomito. Se il cane dovesse rifiutarsi di bere, sarà necessario aiutarlo abbeverandolo con una siringa contenente poco liquido per volta. Una soluzione astringente, nel caso si verifichino anche episodi di diarrea, potrebbe essere l’acqua di cottura di riso o carote, sempre se gradite all’animale.

Dopo il digiuno, si può reintrodurre gradualmente il cibo, facendo attenzione alle porzioni. Uno dei motivi per cui il cane vomita, infatti, è che mangia troppo in fretta una grande quantità di cibo, comportando così dei disturbi gastrointestinali.

Per questo si può pensare di proporgli del cibo morbido, come riso bollito e pollo cotto senza ossa, in piccole quantità, magari a distanza di qualche ora. Altro cibo indicato in caso di vomito recente è la carne macinata magra cotta senza condimenti. I latticini e i cibi troppo grassi andrebbero evitati, mentre le crocchette possono essere servite solo dopo qualche giorno.

Ogni volta che il cane mangia dopo aver vomitato, è necessario monitorare la situazione e rendersi conto se il peggio è passato o è necessario chiedere l’intervento di un veterinario, nel caso la sintomatologia non accenni a diminuire.

Il cane vomita quando rigetta il contenuto dello stomaco, quindi già sottoposto in parte al processo di digestione, accompagnato da conati e contrazioni dell’addome. Il vomito deve essere tenuto distinto dal rigurgito, che si sostanzia nel rilascio involontario di alimenti non ancora digeriti. Distinguere vomito da rigurgito è importante in quanto anche le modalità di intervento saranno differenti.

Quando è necessario chiamare il veterinario? Il rischio da avvelenamento

Una delle principali cause per cui un cane vomita è un avvelenamento. Il rischio che il nostro amico a quattro zampe ingerisca una sostanza tossica purtroppo è molto alta, in quanto il cane è portato ad assaggiare tutto quello che trova a portata di fauci nel caso attiri la sua curiosità.

Per questo è sempre bene monitorare le sue esplorazioni e intervenire quando la sintomatologia diventa preoccupante. Se il vomito, infatti, si accompagna a una serie di altri sintomi, come diarrea, inappetenza, letargia, disorientamento, tremori o ipertermia, allora potremo essere davanti a un caso conclamato di avvelenamento.

La prima cosa da fare è chiamare il veterinario per farsi assistere in attesa della sua venuta o durante il tragitto verso la clinica veterinaria più vicina. Se dovesse risultare difficile mettersi in comunicazione con un medico, allora si può iniziare a intervenire facendo bere abbondante acqua salata al cane, in modo da indurgli proprio altro vomito, così che espella per quanto possibile la sostanza tossica.

Naturalmente, questo rimedio risulta efficace solo se l’assunzione del veleno per via orale è avvenuta poche ore prima: alcuni sintomi di avvelenamento, infatti, si possono verificarsi anche qualche giorno dopo il contatto con la sostanza nociva.

Il veterinario va chiamato anche quando il cane, oltre a vomitare per più giorni, smette di mangiare, inizia a perdere peso in maniera drastica e manifesta un atteggiamento svogliato e sonnolento. In questo caso potrebbe esserci in corso una patologia gastrointestinale più seria, che richiede approfondite analisi per riuscire ad arrivare a una diagnosi accurata e a una cura adeguata.

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