Rispetto ai lavoratori dipendenti, i pensionati riceveranno il rimborso del Modello 730/2024 più tardi.
In linea di massima, il rimborso si riceve in tempi più brevi, se la dichiarazione dei redditi viene presentata il prima possibile. Ma al di là di questa accortezza, si devono comunque rispettare tempistiche prestabilite.
Quando lo riceveranno i pensionati?
Rimborso Modello 730/2024 pensionati sulla pensione di agosto
A differenza dei lavoratori dipendenti, i pensionati non inizieranno a ricevere il rimborso del 730/2024 dal mese di luglio, bensì dal mese di agosto.
Tuttavia, a prescindere da queste indicazioni generali, bisogna prendere come riferimento anche il periodo stesso di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Non si tratta del primo anno in cui i pensionati ricevono il rimborso più tardi rispetto ai lavoratori dipendenti, ma devono sempre aspettare un mese in più. Un tempo, sia per i pensionati che per i lavoratori dipendenti l’accredito avveniva nello stesso mese, ma sempre in base alle tempistiche di presentazione delle dichiarazioni.
Per quanto riguarda i pensionati, sia che sia l’Inps oppure un diverso erogatore a liquidare il rimborso spetta dal secondo mese successivo a quello in cui vengono ricevuti i dati del prospetto di liquidazione da parte dell’Agenzia delle entrate.
Chi riceverà il rimborso nel mese di agosto? Per ricevere il rimborso Irpef ad agosto, i pensionati devono procedere all’invio del modello entro il 31 maggio 2024.
Quali sono gli altri periodi di liquidazione del rimborso?
In totale, il rimborso del 730 viene erogato in sei periodi, in base a quando viene inviata la dichiarazione dei redditi. In ogni caso, come abbiamo detto, spetta sempre dopo due mesi dalla data di elaborazione del modello.
Il prospetto di liquidazione è il seguente:
- 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
- 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
- 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
- 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
- 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.
Come fare se il rimborso non viene erogato in tempo
Può capitare che, in alcuni casi, il rimborso non venga erogato in tempo. Bisogna ricordare che l’Agenzia delle entrate effettua controlli mirati quado il credito sia superiore a 4000 euro.
Quando il rimborso spettante raggiunge la suddetta cifra, le tempistiche per ricevere la liquidazione potrebbero allungarsi, proprio per via dei controlli più approfonditi dell’Agenzia delle entrate. Le tempistiche potrebbero anche allungarsi di qualche mese e far slittare il rimborso a quello successivo.
Si deve considerare anche l’eventuale presenza di omissioni, come il non aver indicato correttamente le coordinate bancarie dove addebitare il rimborso.
Cosa deve fare il contribuente pensionato? Può rivolgersi direttamente al sostituto d’imposta, il quale dovrebbe corrispondere all’ente pensionistico, che accreditano la pensione. Oppure è possibile anche rivolgersi all’Agenzia delle entrate, tramite uno dei canali messi a disposizione.
Possono esserci anche alcuni casi in cui l’Agenzia delle entrate, prima di provvedere ad erogare i rimborsi, chieda di saldare alcuni vecchi debiti ancora insoluti, per esempio, comunicati tramite una cartella esattoriale. In questo caso, l’operazione può essere effettuata a compensazione con il debito. Naturalmente, il contribuente potrebbe anche non accettare e chiedere l’erogazione del rimborso spettante.
Si fa presente, infine, che i rimborsi non erogati vanno in prescrizione in dieci anni dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, sia con il modello 730 che con il Modello Redditi, che li ha fatti scaturire.
Quindi, qualora si abbiano rimborsi e non ancora ricevuti, è bene muoversi per tempo e richiederli, prima che vadano in prescrizione e si perda la possibilità di ottenerli.
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