Si ripete, come ogni anno, il sacro pellegrinaggio hajj verso La Mecca, cominciato lo scorso venerdì, 14 giugno 2024. Quest’anno, però, a pochi giorni dall’inizio del cammino, il ministero degli Esteri della Giordania denuncia: “Morti 19 pellegrini e 17 scomparsi“.

Pellegrinaggio a La Mecca, Giordania: pellegrini morti per colpi di calore

Non è la prima volta che dei pellegrini islamici perdano la vita durante il pellegrinaggio hajj, uno dei cinque pilastri dell’Islam. Le temperature record di quest’anno hanno acuito ancora di più la situazione, giacché il cammino si svolge in una delle zone più calde al mondo: l’Arabia Saudita.

Il Paese, infatti, ha raggiunto picchi di 46 gradi e sotto al sole cocente sono in marcia circa 1.8 milioni di fedeli, diretti verso la loro Terra Santa. Le autorità saudite non hanno ancora rilasciato alcuna dichiarazione, tuttavia nel 2023 si sono registrati circa 10mila casi, di questi il 10% di colpi di calore fra i pellegrini.

Il caldo torrido del weekend

Che la causa della morte di 14 persone di origine giordana e di 5 iraniani sia dovuta a un colpo di calore non è stato confermato dalle autorità. Tuttavia, il Ministero degli Esteri giordano ha diffuso la notizia spiegando che:

Quattordici pellegrini giordani sono morti e altri 17 sono scomparsi mentre eseguivano i rituali dell’hajj. I 14 pellegrini sono morti dopo aver sofferto di un colpo di calore. Il ministero sta seguendo con le autorità saudite competenti le procedure per seppellire i pellegrini e trasportare i corpi di coloro le cui famiglie desiderano che siano trasferiti nel regno

Le ricerche, invece, dei 17 pellegrini dispersi proseguono senza sosta.