Allerta a Rostov, nella Russia meridionale. In un carcere della città russa sei detenuti legati all’Isis avevano preso in ostaggio (oggi 17 maggio 2024) due guardie carcerarie, cercando di negoziare la loro liberazione con le locali autorità carcerarie.

Il tutto si è però risolto qualche ora dopo, con le forze speciali russe che hanno ucciso i rapitori e liberato i due ostaggi.

Russia, sei detenuti dell’Isis avevano preso in ostaggio due guardie del carcere di Rostov

Torna a salire in Russia il timore per altri attacchi terroristici legati all’Isis. In un carcere della città di Rostov (Russia meridionale, non lontana dal confine con l’Ucraina) sei detenuti affiliati all’organizzazione terroristica avevano, oggi 17 giugno 2024, preso in ostaggio due guardie carcerarie.

In un video diffuso dagli stessi rapitori su Telegram, si vede una delle guardie con le mani legate e accanto a lui un uomo che agita un’arma e si rivolge a qualcuno fuori dall’inquadratura: gli assalitori avrebbero rotto le barre che proteggevano la stanza del carcere dove erano custodite alcune armi e dove si trovavano le due guardie rapite.

Non è ancora nota la dinamica del rapimento, così come i dettagli sull’operazione di salvataggio poi intrapresa dalle forze speciali. Durante le trattative fra le autorità carcerarie ed i rapitori, questi avevano posto come condizione per il rilascio dei due ostaggi un’automobile ed un passaggio sicuro per allontanarsi dal carcere.

Per agevolare le operazioni di salvataggio, erano state chiuse al traffico le strade vicino l’istituto penitenziario.

L’intervento delle forze speciali russe e la morte degli assalitori

La situazione all’interno del carcere rischiava di degenerare da un momento all’altro e le autorità locali hanno considerato necessaria un’azione di forza. Sono quindi intervenute le forze speciali in tenuta antiterrorismo, armate e pronte a colpire all’interno del sito carcerario per liberare gli ostaggi e soprattutto neutralizzare i sei detenuti.

Diverse agenzie stampa russe, come la Tass, hanno indicato che l’operazione di salvataggio ha avuto successo e che i due ostaggi sono stati liberati. Per i sei assalitori, invece, non c’è stata alcuna salvezza: sono morti dopo l’intervento delle forze speciali.

Le autorità penitenziarie non hanno al momento rilasciato altri commenti a margine della vicenda, indicando solo che i sei detenuti dovevano comparire in tribunale con l’accusa di terrorismo.

Il problema del fondamentalismo islamico e delle sue ramificazioni più violente è molto sentito dalle autorità russe, nonostante le smentite. Alla fine di questo marzo l’Isis aveva rivendicato l’attentato a Mosca contro una sala concerto, che aveva portato alla morte di 145 persone.