Una rabbia cieca e una violenza brutale ha portato all’omicidio per motivi passionali di un 40enne di origine ucraina nel suo appartamento di via Ferrarese, a Bologna. Aggredito con un oggetto contundente e lasciato sanguinante, riverso su una sedia: a trovarlo in fin di vita il coinquilino, che ha chiamato immediatamente i soccorsi.

Omicidio a Bologna: arrestato un 38enne ucraino, ha agito per motivi passionali

Nonostante l’allarme, però, per la vittima non c’è stato nulla da fare. I medici lo hanno sopposto a un intervento chirurgico d’urgenza, ma le sue ferite erano troppo gravi e l’uomo è morto nella mattina di ieri, 15 giugno 2024, all’ospedale Maggiore di Bologna.

I colpi inferti con il pensante oggetto hanno provocato una frattura alla testa, diverse ferite su tutto il corpo e costretto i chirurghi ad asportare la milza. Sulla vicenda accaduta alla periferia bolognese, nella prima serata di venerdì 14 giugno 2024, i carabinieri hanno aperto un fascicolo di indagine.

Le indagini e l’arresto

L’attento lavoro delle forze dell’ordine, coordinate dal sostituto procuratore Michele Martorelli, ha permesso di ricostruire quanto successo in quell’appartamento di via Ferrarese. Infatti, secondo quanto appurato, a compiere il terribile omicidio è stato un 38enne di origine ucraina.

I rilievi della scientifica, inoltre, hanno riscontrato impronte latenti all’interno dell’abitazione, mentre il vaglio dei video delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato l’arrivo dell’aggressore presso la palazzina con un oggetto non identificato, per poi uscire pochi minuti dopo con del sangue addosso.

Il movente dell’omicidio

I carabinieri hanno rintracciato oggi, 16 giugno 2024, il 38enne in zona Pilastro, mentre si trovava all’interno di un’autovettura. Il Pm ha subito disposto il fermo e il sequestro del mezzo. L’uomo, quindi, è stato condotto in caserma per l’interrogatorio e poi in carcere, dove dovrà attendere la convalida dell’arresto.

Secondo quanto appreso dai militari, fra i due cittadini ucraini ci sarebbe stato dell’astio per “motivi passionali“. Un odio che ha portato il 38enne, già noto alle forze dell’ordine, al culmine, decidendo di eliminare l’avversario, uccidendolo. Con questo movente, pare, l’uomo avrebbe fatto irruzione nell’abitazione e colpito ripetutamente il muratore 40enne.

La confessione

Un movente concretizzato dalla stessa confessione del 38enne, che ha raccontato ai carabinieri che il muratore 40enne, Roman Matvieiev, intrattenesse una relazione con sua moglie. Accuse che andavano avanti da tempo.

Così, l’uomo si è fatto strada nell’appartamento armato di una pesante chiave inglese lunga 50 centimetri e ha ucciso il connazionale. Poi, una volta arrestato, ha confessato davanti al pm Michele Martorelli e condotto al carcere della Dozza.

Nella giornata di ieri, però, un altro duplice omicidio è accaduto nella zona fra Succivo e Orta di Atella, nel Casertano.