Guerra a Gaza, il bilancio dei morti è salito a 37.337. Haaretz: “Gallant non sapeva della decisione dell’Idf sulla pausa”

Il capo del comando meridionale dell’Idf, il maggior generale Yaron Finkelman, ha annunciato che le operazioni nella Striscia di Gaza andranno avanti nonostante le pesanti perdite subite.

“Il nostro imperativo e’ continuare ad andare avanti. Stiamo attaccando la brigata Rafah di Hamas e continueremo finchè non la sconfiggeremo”.

Due navi sono state colpite da attacchi degli Houthi al largo dello Yemen. Le imbarcazioni, attaccate con missili e droni, hanno preso fuoco. I ribelli filoiraniani sostengono di aver sparato anche contro una nave da guerra britannica, la HMS Diamond. 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato della guerra in Medio Oriente augurando ai musulmani una buona festa di Eid-al Adha. Biden è tornato a sottolineare quanto sia importante adottare la soluzione a due Stati. 

“La festa di Eid al-Adha cade quest’anno in un momento difficile per molti musulmani. A gaza civili innocenti stanno soffrendo gli orrori della guerra fra Hamas e Israele. Troppi innocenti sono stati uccisi, inclusi migliaia di bambini. La mia amministrazione sta facendo il possibile per mettere fine alla guerra, liberare gli ostaggi e lavorare verso una soluzione a due stati, che ritengo sia l’unica strada parte una pace duratura fra palestinesi e israeliani”.

Il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato domenica che 37.337 palestinesi sono stati uccisi a Gaza da quando l’organizzazione ha attaccato Israele il 7 ottobre. Secondo i dati del ministero, nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 41 palestinesi e 102 feriti.

Il ministro israeliano della Difesa ha incontrato le truppe al confine con la Striscia di Gaza. Yoav Gallant ha esortato i soldati a continuare la loro offensiva per avere la meglio sul nemico.

“Sono venuto  alla frontiera con Rafah per esaminare da vicino gli eventi tragici di sabato. Schieriamo i nostri soldati solo per missioni essenziali. Queste operazioni sono impegnative e purtroppo hanno  prezzi molti alti. E’ una battaglia di determinazione e perseveranza e dobbiamo continuare a sopraffare il nemico”.

Nuove proteste contro il governo Netanyahu in Israele. Gruppi che contestano il premier hanno annunciato vari giorni di mobilitazioni, a partire da domani, per sollecitare la convocazione di elezioni entro il 7 ottobre,

Il gruppo terroristico Hezbollah, sostenuto dall’Iran, avrebbe consigliato ad Hamas di essere “flessibile” nella sua risposta alla proposta di cessate il fuoco e accordo sugli ostaggi presentata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Hezbollah avrebbe esortato Hamas a non chiudere la porta ai negoziati e a continuare a lavorare con i mediatori in Qatar ed Egitto.

Gli attacchi aerei dell’aviazione israeliana contro il campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, hanno ucciso oggi sei palestinesi, tra cui un neonato, e ne hanno feriti dieci, secondo fonti locali.

Ciò è avvenuto mentre i caccia e l’artiglieria israeliani hanno fatto saltare in aria una serie di edifici residenziali nell’area di Al-Mughraqa, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia centrale di Gaza.

Secondo Channel 13 e Times of Israel, Benyamin Netanyahu si sarebbe lamentato in una riunione di gabinetto della decisione unilaterale dell’esercito israeliano di fare una pausa nei combattimenti:

“Abbiamo un Paese con un esercito, non un esercito con un Paese. Per ottenere l’eliminazione di Hamas, ho preso decisioni che non sempre sono accettate dai vertici militari“.

Il ministero della Sanità di Hamas ha pubblicato oggi il suo solito bollettino con il numero aggiornato di morti a Gaza.

Secondo il ministero, ci sono 37.337 vittime dal 7 ottobre. 85.299 persone sono rimaste invece ferite.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha raccolto alcune voci da fonti vicino a Yoav Gallant, indicando che questi non sarebbe stato d’accordo con la decisione dell’esercito israeliano di fare una pausa nei combattimenti nell’area vicina al corridoio umanitario di Gaza.

Un portavoce dell’ONU, Jens Laerke, a Ginevra ha dichiarato ad un’agenzia stampa che la decisione della “pausa tattica” nelle operazioni militari israeliane è un qualcosa di positivo:

“Accogliamo con favore questo annuncio, ma naturalmente non si è ancora tradotto in un aumento degli aiuti per le persone bisognose“.

Il ministro della Sicurezza di estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir ha fortemente stigmatizzato, in una dichiarazione a Sky News, la scelta di indire una “pausa tattica” nei combattimenti fra Hamas ed Israele:

“Colui che ha deciso una ‘tregua tattica’ ai fini di una transizione umanitaria, soprattutto in un momento in cui molti dei nostri soldati stanno cadendo in battaglia, è malvagio e uno sciocco che non dovrebbe continuare nella sua posizione. Purtroppo questa mossa non è stata presentata al governo ed è contraria alle sue decisioni“.

9.300 prigionieri palestinesi sono attualmente detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani, secondo la Palestine Prisoner’s Society (PPS).

PPS ha che questo numero include i prigionieri detenuti dalla Striscia di Gaza, stimati in migliaia e che oltre 3.400 palestinesi sono attualmente posti in “detenzione amministrativa“, che consente la detenzione di palestinesi senza accusa o processo.

Il quotidiano qatarino Al-Araby Al-Jadeed e Times of Israel hanno indicato che l’Egitto starebbe esercitando forti pressioni su Hamas affinché accetti la prima fase dell’accordo sugli ostaggi a Gaza e sul cessate il fuoco senza cambiamenti.

L’ufficio del premier israeliano Netanyahu ha comunicato che

“quando il primo ministro ha sentito la notizia di una pausa umanitaria nei combattimenti per 11 ore al giorno, ha detto al suo segretario militare che ciò era inaccettabile”.

Lo riporta Haaretz, spiegando che, dopo un confronto con le forze militari, non ci sarà alcun cambiamento e i combattimenti a Rafah andranno avanti, come già previsto.

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato che ha risposta alla proposta di cessate il fuoco a Gaza e di accordo sugli ostaggi è “coerente” con i principi avanzati dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo riporta The Times of Israel.

Biden ha detto, la scorsa settimana, che non si aspetta un accordo nel prossimo futuro, affermando che Hamas deve avvicinarsi alla proposta sul tavolo di Israele, appoggiata dagli Stati Uniti.

“È necessario che i paesi islamici usino tutti gli strumenti disponibili per fermare il genocidio sionista a Gaza il prima possibile e per aiutare il popolo oppresso nell’enclave”.

Ad affermarlo è il ministro degli esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri, in un colloquio con il collega degli Emirati Arabi, Abdullah bin Zayed Al Nahyan.

Il ministro degli esteri degli Emirati ha evidenziato la necessità di inviare aiuti umanitari e adottare misure efficaci per fermare i raid di Israele nella Striscia di Gaza.

“Come parte degli sforzi in corso da parte dell’IDF e del COGAT, per aumentare i volumi di aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza e a seguito di ulteriori discussioni correlate con le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, a partire da ieri (sabato), una pausa locale e tattica dell’attività militare per scopi umanitari avrà luogo dalle 08:00 alle 19:00 ogni giorno fino a nuovo avviso lungo la strada che conduce dal valico di Kerem Shalom alla Salah al-Din Road e poi verso nord“.

Lo ha comunicato l’IDF sul proprio canale Telegram.

“Questo è un ulteriore passo avanti negli sforzi di aiuto umanitario che sono stati condotti dall’IDF e dal COGAT dall’inizio della guerra. L’IDF continuerà a sostenere gli sforzi umanitari sul campo“

si legge ancora.

To increase the volume of humanitarian aid entering Gaza and following additional related discussions with the U.N. and international organizations, a local, tactical pause of military activity for humanitarian purposes will take place from 08:00 until 19:00 every day until… pic.twitter.com/QLXNFZsTYZ

— Israel Defense Forces (@IDF) June 16, 2024

Gli Houthi hanno attaccato tre navi al largo delle coste yemenite con missili e droni.

In una dichiarazione sui social network, il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree ha dichiarato che due navi erano appartenenti a compagnie che hanno violato e direttive di non entrare nei porti israeliani.

La società britannica di sicurezza marittima Ambrey ha fatto inoltre sapere che un missile ha colpito una nave da carico battente bandiera Antigua e Barbuda al largo delle coste dello Yemen.

Persone a bordo di piccole imbarcazioni avrebbero aperto il fuoco, ma non ci sono feriti.

Continuano le manifestazioni di protesta in Israele. Ieri, 15 giugno, il fotografo di Haaretz, Itai Ron, è stato arrestato a Tel Aviv.

E’ quanto riportano i social del quotidiano israeliano.

Le persone  sono scese in piazza, come ogni sabato da mesi: c’era anche l’ex ministro del governo Netanyahu Benny Gantz. Chiedono la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023.

Assieme al fotografo sono state arrestate altre 11 persone.

Haaretz photographer Itai Ron was arrested at the protest tonight, for no clear reason, while police cleared demonstrators from the road https://t.co/WKzmSNtU2i

— Linda Dayan (@LindaDayan9) June 15, 2024