Affidare il proprio cane alle cure di un estraneo è sempre un passo complicato: gli animali di affezione sono veri e propri componenti del proprio nucleo familiare e la loro salute, fisica e psicologica, è un aspetto che sta molto a cuore alla maggioranza dei proprietari. Ne consegue che anche chi ha in custodia le bestiola, seppur per un periodo limitato di tempo, dovrebbe avere lo stesso atteggiamento amorevole nei suoi confronti. Indaghiamo dunque quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere un dog sitter per venire incontro alla nostre esigenze e a quelle di Fido, e scopriamo anche quanto tempo un cane può essere affidato alle loro cure senza incorrere in stress o ansia da abbandono.

Come scegliere il dog sitter?

Il dog sitter migliore è la persona che può dimostrare di avere delle competenze specifiche in materia di animali, come ad esempio coloro che sono in possesso di un attestato di operatore o educatore cinofilo. Sceglierlo tra persone competenti e amanti degli animali potrebbe essere un valore aggiunto.

Dimostrare un background di questo tipo sarebbe l’optimum, ma purtroppo è molto raro che ciò si verifichi, in quanto questo settore è per il momento privo di qualunque forma di regolamentazione. Per sopperire a questa mancanza di certificazioni, ci si può rivolgere ad agenzie di servizi che abbiano tra le loro attività anche quella di dog sitter: ad un costo maggiore si può ottenere così una sorta di garanzia che le persone che si andranno a occupare dei nostri amici a quattro zampe sono state in qualche modo selezionate.

Allo stato attuale, non esiste un albo o un percorso professionale certificato per formare i dog sitter. In Italia, il Piemonte ha fatto da apripista, istituendo il primo elenco regionale dei dog sitter. In questo modo, la professione è stata non solo riconosciuta ma anche regolamentata, anche da un punto di vista contributivo, in modo da non lasciare all’improvvisazione questa attività, considerata molto delicata e di responsabilità. L’inserimento in tale elenco è però concesso solo a imprese o ditte individuali con attività prevalente di dog sitter.

Quali caratteristiche deve avere un dog sitter?

Il dog sitter ideale è una persona calma e responsabile che sa gestire l’animale in maniera ottimale. La capacità di farsi ubbidire è sicuramente una delle caratteristiche principali, che deve però andare di pari passo con l’amorevolezza: il dog sitter deve dimostrare di amare gli animali, di comprenderne le esigenze e di saper dosare disciplina e coccole.

Affidare il nostro pelosetto alle cure di un estraneo può non apparirci come la scelta migliore, ma potrebbe essere la più opportuna, soprattutto se durante l’arco della giornata restiamo molto tempo fuori di casa.

Il cane può essere lasciato solo in casa per un periodo limitato di tempo, e comunque mai superiore alle 8 ore. I cuccioli invece non dovrebbe essere lasciati soli per più di 2 ore al massimo. Queste indicazioni sono generiche, in quanto la capacità di restare in solitudine di Fido dipende dalla razza, dall’età e dalla personalità della bestiola, e va quindi valutata a seconda dei casi.

Per questo, l’intervento di un dog sitter può essere di grande giovamento per il cane, in quanto riuscirebbe a lenire la sua sensazione di solitudine, soprattutto quando il pelosetto si è ormai abituato alla sua presenza.

Quanto tempo affidare il cane a un dog sitter?

Il cane può essere affidato a un dog sitter per un periodo di tempo lungo solo quando la bestiola ha ormai preso confidenza con la persona designata alla sua cura. In questo caso, si può anche pensare di lasciarlo per periodi medio lunghi: il dog sitter può restare a dormire nella nostra abitazione quando siamo in vacanza, ma solo nel caso si sia istituito un rapporto di completa fiducia sia con il proprietario che con l’animale.

Quando il cane entra in contatto per la prima volta con un dog sitter, invece, sarebbe opportuno che il tempo che trascorrono insieme sia limitato, per lasciare all’animale tutto l’agio di abituarsi alla sua presenza.

Le prime uscite possono essere fatte in compagnia del proprietario, per poi lasciare sempre più spazio al professionista. L’importante è che il cane si abitui in maniera graduale alla novità e che inizi poco alla volta a considerare il dog sitter come un elemento abitudinario della sua quotidianità.