Usare il 730 per non pagare le tasse al Fisco è possibile? Presentare la dichiarazione dei redditi con il 730 consente di non versare tasse all’Agenzia delle Entrate: ecco come fare.

La dichiarazione dei redditi è uno strumento che consente al contribuente di fare versare il quantum debeatur ai contribuenti. Non tutti sono al corrente del fatto che la dichiarazione dei redditi è anche uno strumento che i contribuenti possono utilizzare per non versare le imposte. Tutti i lavoratori sono tenuti a pagare con cadenza annuale l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) su qualsiasi reddito prodotto.

Usare il 730 per non pagare le tasse al Fisco è possibile?

I dipendenti ed i pensionati versano il dovuto con cadenza mensile visto che il datore di lavoro o l’Inps trattengono la quota Irpef direttamente dallo stipendio e dal cedolino dell’assegno previdenziale Inps. La dichiarazione dei redditi è un mezzo che viene utilizzato non solo per pagare le tasse dovute, ma anche uno strumento che consente ai dipendenti di non versare le imposte. Il Modello 730 è un mezzo utilizzabile che permette ai contribuenti di non versare le imposte dovute all’amministrazione tributaria. Tutti coloro che non sono obbligati a presentare il 730 hanno la possibilità di ridurre l’imposta dovuta con l’ammontare delle spese sostenute nell’anno di imposta di competenza. In tale modo, avendo versato l’Irpef in busta paga, le detrazioni fiscali si sostanziano in un rimborso Irpef versata.

Il rimborso del modello 730 va a restituite una parte dell’imposta versata e non dovuta in quanto abbattuta dalle spese che sono state esborsate. Coloro che non hanno capienza fiscale non hanno alcun diritto alle detrazioni fiscali in quanto non versano l’imposta. Non essendo versata alcuna imposta, l’Agenzia delle Entrate non rimborsa le spese di istruzione e le spese mediche. Il rimborso del modello 730 restituisce l’imposta che è stata versata, ma non dovuta dal lavoratore/pensionato. L’Irpef è stata abbassata dalle spese che sono state esborsate e danno diritto alla detrazione fiscale.

Usare il 730 per abbassare l’imposta

L’esonero dall’obbligo di presentazione del modello 730 per determinate categorie di contribuenti non deve far desistere dall’inoltrare la dichiarazione se il precedente anno sono state sostenute spese che danno diritto ad una detrazione. In questo modo il contribuente ha modo di recuperare parte delle imposte, che sono state versate.

In ogni caso è sempre bene valutare attentamente la convenienza della presentazione del Modello 730. Per questo, è bene rivolgersi ad un professionista abilitato (Commercialista o Caf). Per le spese sanitarie e mediche la detrazione fiscale spetta solo se la spesa sostenuta supera la franchigia pari a 129 euro.

Rimborso 730: come funziona?

Il rimborso 730 è un importo che è possibile richiedere al Fisco qualora dal computo della dichiarazione dei redditi risulti un credito fiscale. I contribuenti che hanno diritto ai rimborsi 730 per l’anno 2024 si trovano nella condizione di aver versato tasse di importo superiore a quanto dovuto. Si pensi all’Irpef che viene versata dal sostituto d’imposta. Nel caso in cui il contribuente presenti il Modello Redditi Persone Fisiche o il 730 Precompilato, l’Agenzia delle Entrate calcola l’imposta sul reddito e la compara con le ritenute d’acconto versate dal sostituto d’imposta. Nel caso in cui l’imposta risulti inferiore alle ritenute versate dal sostituto d’imposta, il Fisco riconosce un rimborso, ovvero un credito al lavoratore/pensionato.

I rimborsi del 730 spettano ai lavoratori dipendenti, pensionati e a tutti coloro che pagano l’Irpef nel corso dell’anno. Se il contribuente ha diritto ad un rimborso ha a disposizione due opzioni: ricevere il rimborso con accredito sul conto corrente ed utilizzare il credito in compensazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno successivo. Nel caso in cui il datore di lavoro non provveda a pagare il rimborso 730, il contribuente provvederà a presentare l’istanza all’amministrazione tributaria.