Marco e Claudio Marrandino, fratelli di 39 e 29 anni, sono rimasti vittima di un duplice omicidio oggi 15 giugno 2024 in provincia di Caserta (tra Succivo ed Orta di Atella). Un uomo di 53 anni, operaio di Cesa (nel casertano), è stato fermato dalle Forze dell’Ordine e portato in caserma per l’interrogatorio: è sospettato di essere l’autore della duplice aggressione mortale.

Gli inquirenti pensano che alla base della morte dei fratelli Marrandino ci possano essere futili motivi, ma alcuni hanno suggerito anche una possibile ritorsione camorristica.

Due fratelli vittime di un duplice omicidio tra Succivo ed Orta di Atella (provincia di Caserta): cosa sappiamo

Pomeriggio di sangue in provincia di Caserta: attorno alle 14 due fratelli, Marco e Claudio Marrandino, di 39 e 29 anni, sono morti in un duplice omicidio avvenuto oggi 15 giugno 2024 nei pressi dell’uscita Succivo della strada statale 7bis.

Dopo la segnalazione, le Forze dell’Ordine hanno trovato i corpi senza vita dei fratelli Marradino. Uno dei due era ancora nella sua auto, mentre il secondo è stato trovato una decina di metri più lontano, riverso in una pozza di sangue e con il suo cellulare in mano. Con ogni probabilità è stato colpito alle spalle mentre cercava la fuga.

La notizia ha sconvolto la comunità di Cesa, sempre nel casertano: Marco Marrandino, avvocato, era stato presidente del consiglio comunale dal 2012 al 2015 con il sindaco Cesario Liguori, mentre il fratello Claudio era un noto imprenditore edile.

Le indagini delle Forze dell’Ordine e l’arresto di un sospettato

Con il passare del tempo le Forze dell’Ordine hanno intensificato le ricerche nella zona del duplice omicidio e raccolto gli elementi necessari ad avviare le indagini, avviate dai Carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Marcianise.

Diverse ipotesi al vaglio: oltre al litigio per futili motivi alcuni pensano che il delitto possa esser collegato alla criminalità organizzata. Il duplice omicidio di oggi è arrivato poche ore dopo l’arresto di Emanuele Libero Schiavone, figlio del pentito Francesco “Sandokan” Schiavone, c’era stato un raid contro casa sua compiuto da ignoti e forse la morte dei fratelli Marrandino è legata a questi due avvenimenti.

Naturalmente le autorità non hanno fornito ulteriori dettagli e proseguono nel loro lavoro per capire la dinamica dei fatti. Un primo risultato però è stato già raggiunto: un operaio di 53 anni (A.M.) è stato fermato e portato in caserma ed è in attesa dell’interrogatorio.

Agli inizi di questo gennaio a Naro, in provincia di Agrigento, c’era stato un duplice omicidio, che aveva portato all’arresto di un 24enne.