Proprietà e che cosa si cura con la Belladonna? Questi sono tutti i benefici, i metodi di utilizzo e anche le controindicazioni.
Che cos’è e cosa si cura con la Belladonna?
La Belladonna è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Si presenta con foglie di colore verde scuro, larghe e ovali, e produce bacche nere lucenti e fiori a forma di campanula di colore viola o marrone. La pianta emana un leggero profumo dolciastro. Originaria dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia occidentale, la Belladonna è conosciuta per le sue proprietà medicinali ma anche per la sua elevata tossicità. Quindi che cosa si cura con la Belladonna?
È stata utilizzata in varie tradizioni erboristiche per trattare diversi disturbi. Alcune delle principali condizioni che possono essere trattate con la Belladonna includono:
- Dolori muscolari e articolari: Grazie alle sue proprietà antispasmodiche, la Belladonna può aiutare a ridurre spasmi muscolari e dolori articolari.
- Disturbi gastrointestinali: Può essere impiegata per alleviare crampi addominali, coliche e altri disturbi digestivi.
- Mal di testa e emicranie: I principi attivi della Belladonna possono contribuire a ridurre l’intensità e la frequenza dei mal di testa.
- Disturbi respiratori: È utilizzata per alleviare sintomi di asma, bronchite e altre condizioni respiratorie grazie alle sue proprietà broncodilatatrici.
- Infiammazioni: Ha proprietà anti-infiammatorie che possono essere utili nel trattamento di varie condizioni infiammatorie.
I benefici della Belladonna
I benefici della Belladonna derivano principalmente dai suoi alcaloidi, tra cui atropina, scopolamina e iosciamina. Questi composti hanno effetti diversi sul corpo umano:
- Proprietà antispasmodiche: Gli alcaloidi della Belladonna aiutano a rilassare i muscoli lisci, riducendo spasmi e crampi.
- Effetti analgesici: La pianta può agire come antidolorifico naturale, alleviando vari tipi di dolore.
- Effetti sedativi: Può avere un effetto calmante sul sistema nervoso, aiutando a ridurre l’ansia e favorire il sonno.
- Azione anticolinergica: Gli alcaloidi possono bloccare l’azione dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che stimola il sistema nervoso parasimpatico, utile in condizioni come il morbo di Parkinson e le coliche biliari.
Come si usa correttamente la Belladonna
L’uso della Belladonna deve essere fatto con estrema cautela e sotto la supervisione di un medico o un erborista qualificato. La pianta può essere utilizzata in diverse forme, tra cui:
- Tintura: Preparata immergendo le parti della pianta in alcol, la tintura di Belladonna è spesso utilizzata in dosi molto basse per trattare vari disturbi.
- Estratto secco: Disponibile in capsule o compresse, l’estratto secco di Belladonna viene standardizzato per garantire una dose precisa.
- Unguento o pomata: Per uso topico, può essere applicata direttamente sulla pelle per alleviare dolori muscolari e articolari.
Quando diventa pericolosa
È una pianta estremamente tossica e l’ingestione accidentale può portare a gravi conseguenze. I sintomi di avvelenamento includono:
- Secchezza della bocca e della pelle;
- Dilatazione delle pupille;
- Visione offuscata;
- Tachicardia;
- Confusione mentale;
- Allucinazioni;
- Convulsioni.
In casi estremi, l’avvelenamento da Belladonna può essere fatale. Quindi evitare il fai da te e utilizzare questa pianta solo sotto stretta supervisione medica.
Ricetta fai da te con la Belladonna
A causa della sua tossicità, non è consigliabile preparare rimedi fai da te con la Belladonna. Consultare sempre un medico prima di utilizzare qualsiasi prodotto che contiene la Belladonna. In generale, poche gocce (1-2) della tintura possono essere diluite in acqua e assunte, ma solo sotto stretta supervisione medica. Il metodo fai da te non assolutamente raccomandato ed evitare ogni tipo di esperimento casalingo.
Controindicazioni della Belladonna
La Belladonna presenta diverse controindicazioni e non è adatta a tutti. Le principali controindicazioni includono:
- Gravidanza e allattamento: La Belladonna è pericolosa per le donne in gravidanza e in allattamento.
- Bambini: L’uso nei bambini è altamente sconsigliato a causa della loro maggiore sensibilità alla tossicità della pianta.
- Persone con glaucoma: Può aumentare la pressione oculare, aggravando il glaucoma.
- Malattie cardiovascolari: La pianta può causare tachicardia e altri problemi cardiaci.
- Problemi di prostata: Può peggiorare i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.