Impressionano i numeri dei cittadini scesi in piazza in tutta la Francia per manifestare il loro dissenso contro il Rassemblement National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen, che ha sbancato alle Europee 2024. Avviato il mastodontico corteo con oltre 350mila persone.

Corteo contro il Rassemblement National in Francia: schierati 21mila poliziotti

Assetto antisommossa, visiera e manganelli: 21mila i poliziotti schierati dal ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, per evitare i possibili incidenti o scontri alimentati da infiltrati violenti. In tutto il Paese sono oltre 200 i cortei previsti per la giornata di oggi, 15 giugno 2024, con la presenza di un totale di 350mila persone.

Di queste circa 150mila sono presenti al maxi corteo parigino, dove i cittadini si sono divisi in due ali. Una è partita da place de la République, mentre l’altra passerà davanti la Bastiglia, per poi ricongiungersi a place de la Nation.

Macron al G7 e Hollande si candida: “Siamo i più adatti a fermare l’estrema destra”

È spaccata la Francia, incalzata dalle prossime elezioni anticipate del 30 giugno e 7 luglio 2024. Da un lato Le Pen ha intenzione di formare un governo di unità nazionale, dall’altro Macron ha sciolto il Parlamento e si è assentato per presenziare al G7 in Puglia.

In mezzo al capo, però, socialisti, verdi, comunisti e il partito di Jean-Luc Mélenchon si sono uniti per formare un fronte solido contro il Rassemblement National. Arrivata, infatti, questa mattina la notizia della candidatura dell’ex presidente francese François Hollande.

Sarà lui, infatti, a guidare il “Nuovo Fronte Popolare”, muovendo dalla sua roccaforte Corrèze, nel centro della Francia. L’ex capo di Stato ha dichiarato che la decisione è arrivata in un momento molto “buio“, dopo lo scioglimento dell’Assemblea, ma sottolinea l’importanza di una Sinistra unita contro l’estrema Destra.

Come riportato da Le Figaro, un dirigente socialista ha dichiarato che, dapprima, il nome per la guida del partito era quello di Bernard Combes, sindaco di Tulle e amico di François Hollande, ma è possibile – dice – che: “Hollande potrebbe avergli chiesto di farsi da parte“.

Il messaggio del calciatore Marcus Thuram: “Andate a votare”

Un Paese antifascista: è questo l’obiettivo dei cortei in marcia questo pomeriggio, 15 giugno 2024, per ricordare e ribadire quale sia il vero animo dei francesi. E mentre le associazioni e i sindacati di SOS Racisme, la Ligue des Droits de l’Homme e i sindacati studenteschi Fage e Unef hanno organizzato le manifestazioni, dai social arriva il messaggio del calciatore dell’Inter Marcus Thuram, che dice:

Andate tutti a votare. Bisogna battersi affinché il Rassemblement National non passi. È una cosa molto triste e molto grave, ci sono messaggi veicolati ogni giorno per aiutare quel partito a progredire. Quando vedo certi dibattiti in tv, mi dico che tutto viene fatto per far sì che il Rassemblement National (RN) salga. Come ha detto Ousmane, bisogna andare a votare. E, soprattutto, bisogna battersi ogni giorno perché questo non avvenga più e perché il Rassemblement National non passi. In nazionale spero che tutti condividano quello che sto dicendo. Io non ho dubbi, sono sicuro che fra i Bleus tutti la pensano come me

L’accorato appello arriva a margine della conferenza stampa nel ritiro di Paderborn, in Germania, a due giorni dall’esordio della Francia agli Europei. Il 26enne si inserisce nella scia contro il partito di Le Pen, osteggiato apertamente dalle associazioni e dai sindacati:

Chiediamo che questa mobilitazione sia estesa a tutta la Francia. Gli organizzatori prendono atto del “risultato senza precedenti” ottenuto dal RN alle elezioni europee e temono di vederlo accedere al potere dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale.

Darmanin: “Prevediamo problemi di ordine pubblico”

Guarda con occhio critico alla svolgimento delle manifestazioni, invece, il ministro dell’Interno Darmanin, che ha diffuso un comunicato a tutte le forze dell’ordine. Nella nota si legge:

Il periodo che precede le elezioni è caratterizzato da richieste di manifestazioni che potrebbero causare gravi problemi di ordine pubblico. Agire con tatto ma con fermezza per garantire l’ordine. Le prime reazioni osservate, in particolare da parte dell’ultra-sinistra, hanno portato i servizi di intelligence a considerare i periodi pre-elettorali e post-elettorali come estremamente sensibili. Queste reazioni possono dare origine a scontri violenti tra l’ultra-destra (2.700 persone monitorate) e l’ultra-sinistra (5.500 persone monitorate)