Il suo buon umore è da sempre contagioso, e Bebe Vio non si risparmia mai in tal senso, specie se si parla dei WEmbrace Games. Giunti alla loro dodicesima edizione, questi giochi senza barriere sono pronti ancora una volta ad accogliere tantissime persone, con l’obiettivo di divertirsi tutti insieme nel segno dell’inclusione. Nessuna differenza, solo un concetto: risate. Pronte ad unire tutti quelli che lunedì 17 giugno alle ore 20:00 si recheranno presso lo Stadio dei Marmi per assistere ai WEmbrace Games.
Organizzati dall’Associazione Art4sport ONLUS, fondata da Bebe Vio con l’aiuto dei suoi genitori, i WEmbrace Games anche quest’anno catalizzeranno l’attenzione dei tanti che avranno modo di poter godere di gare su gare, insieme ad un parterre d’eccezione fatto di nomi importanti del mondo dello sport e dello spettacolo, che si cimenteranno in svariate gare. Otto le squadre che scenderanno in campo, che rappresenteranno le città di Roma, L’Aquila, Bari, Fano, Milano, Genova, Treviso e Napoli.
I WEmbrace Games 2024 stanno per iniziare, Bebe Vio: “Ci divertiremo” | VIDEO
Non sta nella pelle Bebe Vio. Perchè i WEmbrace lasciano fuori dalla porta l’esclusione, abbracciando il concetto di insieme. Uno per tutti, tutti per uno, non ci sono differenze che tengano. Anche perchè insieme si andrà verso le Paralimpiadi, con voglia di fare bene. “Oltre al tema dell’inclusione attraverso allo sport, ci sarà anche quello di sognare le Paralimpiadi di Parigi 2024“. E non solo, perchè la novità è quella dell’apertura di una nuova Bebe Vio Academy. Dove? A Roma: “Abbiamo ingranato molto bene per tre anni a Milano, il mio sogno era anche portarla nella Capitale. Sarà un luogo dove i bambini potranno entrare gratuitamente, dai 6 ai 18 anni; si farà sport due volte a settimana per un totale di quattro ore di allenamento, e faranno cinque sport diversi in versione paralimpica”.
Tanti impegni, sempre con il sorriso sulle labbra: “Ho sempre avuto tante persone che credevano su di me per quanto concerne questo progetto – spiega Bebe Vio – per quanto fosse molto difficile mettere in piedi tutto questo. Ora il nostro compito è credere in tutti i bambini che hanno voglia di spaccare il mondo”.
Ovviamente la testa va lì, alle Paralimpiadi, dove Bebe Vio vuole lasciare il segno: “Noi della scherma saremo ben dieci. Siamo carichi e vogliosi di fare bene, non vediamo l’ora. Tra poco inizierà il periodo infinito di ritiri, da quel momento concentrazione massima”.