Rabbia, amarezza, quasi rassegnazione e tanta, ma tanta voglia di contestare il presidente Claudio Lotito. Allo stesso tempo però anche tanto amore nei confronti della Lazio. E’ lo stato d’animo che stanno vivendo tantissimi sostenitori di fede laziale che nella giornata odierna, il 14 giugno, sono scesi in massa nelle strade di Roma per manifestare un forte dissenso contro il presidente della Lazio Claudio Lotito.
La Questura parla di circa 5000 tifosi, ma sono molto di più, anche perché tanti sono andati direttamente a Ponte Milvio, che era la fase conclusiva del corteo, altri hanno deciso di vedersi davanti allo stadio Flaminio.
Non è la prima volta che succede anzi sono anni che il patron biancoceleste viene contestato dalla tifoseria, ma è la prima volta dopo tanto tempo che diversi sostenitori di fede laziale hanno detto basta e hanno deciso di scendere per strada e far vedere alla società quanto disprezzo nei loro confronti ci sia in questo momento.
Lazio, i tifosi scendono in piazza contro Lotito, sono oltre 15 mila e chiedono di “essere liberati dalla dittatura”
A scatenare tutto e ad accendere la scintilla una stagione opaca, con un cambio di allenatore isterico e senza alcuna programmazione, visto che dalle dimissioni di Sarri, si è arrivati a Tudor e poi subito a Baroni perché chi aveva sostituito il Comandante ha deciso pure lui di dimettersi e, questo, perché la società non ha voluto accontentare le richieste del tecnico che ha comunque portato la squadra in Europa.
La scintilla che ha portato in strada gli oltre 15.000 laziali è figlia di tanto altro che giace da anni nei cuori e nella testa di ognuna di queste persone. C’è chi ha sempre contestato l’attuale azionista di riferimento chi ha deciso di farlo adesso dopo quanto è avvenuto in questi ultimi mesi. Di sicuro adesso c’è una parte del popolo biancoceleste che è di nuovo unito nella contestazione nei confronti del presidente.
A Lotito si contestano diverse cose, soprattutto la programmazione, che sembra piuttosto deficitaria e improvvisata, se non altro per i tre tecnici cambiati negli ultimi tre mesi. Mai accaduto nella gestione del presidente laziale. Non solo. A Lotito si rimprovera anche il fatto di non far sognare adeguatamente un popolo che chiede solo venga costruita una squadra che possa competere per i livelli alti della classifica e che li rimanga negli anni. “Se non può farlo, nonostante dica il contrario, si faccia da parte“, chiedono a gran voce i partecipanti della manifestazione, intervistati dall’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati.
La partenza della manifestazione c’è stata alle 18,30 al lato della Curva Nord dello stadio Flaminio, impianto che Lotito sta cercando di acquisire ma anche qui gli ostacoli non fanno che aumentare di volta in volta. Dallo stadio Flaminio verso nel otto di sera si è partiti per un corteo lunghissimo fino a Ponte Milvio, uno dei ritrovi storici dei tifosi della Lazio prima di ogni partita casalinga.
Tutto è finito e si è concluso davanti al portone principale della Chiesa Gran Madre di Dio dove, in modo goliardico, è stato issato uno striscione con sopra scritto: “Liberaci dal Male“, riferito proprio a Claudio Lotito.