La leadership di Giuseppe Conte alla guida del Movimento 5 Stelle non è in discussione. Questo almeno quanto emerso dal blindatissimo vertice di questo pomeriggio a Roma tra il leader del Movimento e il ‘garante’ Beppe Grillo, giunto a sorpresa questa mattina nella Capitale.

Al termine del vertice nessuno dei due protagonisti ha rilasciato dichiarazioni alla stampa assiepata davanti all’Hotel Forum. Da indiscrezioni emerse sembrerebbe che l’incontro tra i due leader sia stato cordiale e si sia concluso con la conferma della fiducia all’ex Presidente del Consiglio.

Crisi M5S, vertice blindato Conte-Grillo: confermata la leadership dell’ex premier

Il vertice di oggi, venerdì 14 giugno 2024, è stato il primo tra i due leader pentastellati dopo le Elezioni Europee ed è durato circa novanta minuti. Giuseppe Conte ha raggiunto Grillo intorno alle 14,00. Novanta minuti nel corso dei quali, sulla terrazza dell’hotel romano, sono stati affrontati diversi argomenti e naturalmente si è discusso del voto dello scorso fine settimana e dei risultati ottenuti dai Cinquestelle. Risultati da cui il Movimento 5 Stelle è uscito molto ridimensionato e che hanno dato adito a voci relative ad una crisi della sua leadership.

Crisi che sarebbe stata già smentita dall’assemblea dei parlamentari pentastellati tenutasi nei giorni scorsi, in cui era stato ribadito l’appoggio all’ex presidente del Consiglio.

Secondo quanto riportato dall’Agi che cita una fonte interna, l’incontro di oggi non sarebbe un ‘commissariamento’ di Giuseppe Conte, poiché, la leadership dell’ex premier sarebbe salda.

Resta l’incognita limite del secondo mandato per gli eletti

La stessa fonte, confermerebbe all’Agi, la ‘blindatura’ della posizione del leader pentastellato che in un veloce scambio di battute con i giornalisti ha risposto:

“Non fate troppi film”

a chi gli chiedeva se l’appuntamento fosse stato fissato per discutere delle regole del Movimento.

Per quanto concerne l’ipotesi di eliminare la regola del secondo mandato, il garante si sarebbe detto contrario, essendo tale regola fondamento dell’identità del Movimento 5 Stelle. La regola del secondo mandato, infatti, prevede che nessuno degli eletti possa assumere più di due mandati, sindaci compresi. Il punto comunque, per il momento non sarebbe ancora stato definito.