Carry Trade: cos’è, come funziona e quali sono le sfide? Si tratta di una delle strategie di investimento più importanti nei mercati finanziari mondiali e nel mondo del Forex.

Nonostante possa sembrare una strategia di investimento semplice, il carry trade è una strategia di trading che fa leva sulle differenze nei tassi di interesse tra valute. Un trader prende in prestito una valuta con un saggio di interesse basso e investe in una valuta con saggio di interesse più elevato. Il mark up derivante dalla discrepanza tra i tassi noto come “carry”. Nel mercato delle valute la strategia di carry trade è piuttosto comune, ma trova applicazione anche in altri mercati.

Carry Trade: cos’è e come funziona?

A differenza delle altre strategie di trading, il carry trade è una strategia che non si basa sulla speculazione e sulle fluttuazioni delle quotazioni a breve termine, ma si tratta di una strategia a medio-lungo termine utilizzata dagli investitori istituzionali. Il carry trade è una strategia di trading a cui ricorrono gli investitori istituzionali che puntano a capitalizzare sul differenziale di tasso di interesse. Si tratta di una strategia che può essere implementata da pochi investitori, in particolare da quelli istituzionali.

In che cosa consiste il carry trade? Tale strategia di trading consiste nel prendere in prestito del denaro nei paesi che sono caratterizzati da tassi di interesse esigui per poi investire le risorse finanziarie in aree geografiche in cui i tassi di interesse sono elevati ed in titoli che consentono di ottenere un interessante mark up. Le operazioni si focalizzano su strumenti che offrono rendimenti soddisfacenti a fronte di un rischio non eccessivo e sulle valute con cambio stabile, La finalità del carry trade è quella di guadagnare sul differenziale tra i saggi di interesse delle differenti valute.

Carry trade: gli steps della strategia di trading

La strategia del carry trade si sostanzia nell’espletamento di questi steps:

  • presa a prestito dei capitali in una valuta,
  • investimento in strumenti finanziari in altre valute e che abbiano un rendimento superiore rispetto al costo del prestito,
  • il mark up è dato dalla differenza che intercorre tra rendimento dell’investimento e costo del prestito.

Carry trade: una strategia di trading diffusa da oltre 20 anni

Questa strategia di trading è in voga dal primo decennio degli anni 2000 nel comparto dei fondi speculativi. Gli investitori aumentarono i propri debiti sul mercato danese, che si contraddistingueva per gli esegui tassi di interessi applicati ai prestiti. Il denaro preso in prestito venne investito in titoli obbligazionari a breve termine in dollari australiani, i cui tassi di interesse applicati erano piuttosto esosi.

Gli investitori ebbero la possibilità di guadagnare la differenza intercorrente tra il tasso di interesse in dollari australiani e quello in corone danesi. Altro caso diffuso risale all’anno 1998: l’hedge fund Long Term Capital Management precipitò a seguito dell’errata strategia del carry trade, che ebbe un esito non soddisfacente. L’oggetto dell’operazione fu l’acquisto di titoli statali ad elevato rendimento, che venne finanziata con gli esigui tassi di interesse del mercato nipponico.

Carry trade: quali sono le sfide da tenere in considerazione?

Nonostante i guadagni, la strategia del carry trade presenta delle sfide da tenere in considerazione. Una di queste è rappresentata dal rischio di cambio: nel caso in cui la valuta su cui si è investito subisce un deprezzamento rispetto alla valuta presa in prestito, le perdite possono eccedere gli utili derivanti dalla differenza dei saggi di interesse.

Altro fattore da valutare attentamente è rappresentato dalle oscillazioni nei tassi di interesse. Le banche centrali possono decidere in merito al taglio o al rialzo dei tassi di interesse, a seconda dello scenario macroeconomico. Per questo, la strategia del carry trade può essere una strategia in grado di nascondere sfide e rischi.