L’attesa è finita e da questa sera in poi Euro 2024 aprirà ufficialmente i battenti. La prima squadra a scendere in campo sarà la Germania, che ospita la manifestazione, e che alle 21.00, dopo la cerimonia d’apertura in ricordo di Beckenbauer, dovrà affrontare la Scozia. Per l’esordio dell’Italia invece dovremmo aspettare domani sera. La curiosità nei confronti della squadra di Spalletti è tanta, anche se gli Azzurri partono sfavoriti rispetto ad altre grandi Nazionali. Bisognerà procedere step by step, affrontando una partita dopo l’altra senza troppe pressioni. Prima di tutto ci sarà l’Albania, poi Spagna e Croazia nell’ordine e intanto il Ct può sorridere per il recupero di Barella. Per commentare l’inizio di Euro 2024 e l’impegno dell’Italia, Dino Zoff, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Euro 2024 al via, domani esordio dell’Italia: Zoff a Tag24

Gli appassionati di calcio non vedevano l’ora e finalmente da questa sera si torna in campo. Tutto è pronto per il fischio d’inizio degli Europei e soprattutto per l’esordio della nuova Italia di mister Spalletti. Le prime 3 partite, contro Albania (domani alle ore 21.00), contro la Spagna (giovedì 20 ore 21.00) e contro la Croazia (lunedì 24 ore 21.00), saranno anche l’occasione per ritrovarsi tutti uniti, davanti alla tv, a fare il tifo per gli Azzurri. Non sarà semplice, ma il Ct è convinto di poter fare un ottimo lavoro. Tra oggi e domani scioglierà gli ultimi dubbi di formazione, e vedremo se deciderà di schierare dal primo minuto anche Barella, che da ieri è tornato ad allenarsi in gruppo. Dove può arrivare la nostra Nazionale? Per rispondere a questa domanda, commentando l’inizio di Euro 2024 e il percorso dell’Italia, a Tag24 è intervenuto Dino Zoff.

Domani l’esordio dell’Italia. Quali sono, mister, le sue aspettative in merito alla squadra di Spalletti?

“Le mie previsioni sono positive perchè l’Italia è una buona squadra e potrà far bene. Certo è che bisognerà fare attenzione perchè la prima gara è sempre complicata e partire con il piede giusto può essere determinante. Sono fiducioso. L’Albania, sulla carta, è quella più semplice da affrontare, ma l’inizio è sempre quello più problematico. A prescidenre da questo però, le possibilità di far bene sono molte. La cosa fondamentale, già da domani, sarà cercare di esprimersi al meglio, rispettando i suoi canoni”.

Francia e Inghilterra sembrano le più forti in assoluto, con la Germania e la Spagna un pelino sotto. Lei che ne pensa?

“La Francia è la candidata principale per la vittoria finale. L’Inghilterra invece la vedo sempre penalizzata, anche perchè la Premier è un campionato difficilissimo, visto che si gioca sempre ad alti ritmi. Non sempre ci arrivano nelle migliori condizioni, visto che molti dei calciatori convocati giocano proprio in Inghilterra. La Germania invece è una Nazionale tutta la scoprire, ma ci sono anche altre squadre che possono fare bene. Il Belgio, ad esempio, ha ottimi giocatori”.

E l’Italia dove può arrivare? C’è un punto per cui lei sarebbe soddisfatto?

“Sarei davvero soddisfatto se l’Italia riuscisse ad arrivare fino alla semifinale”.

I singoli

Guardando anche al suo passato e al ruolo che ricopriva, Donnarumma in porta, è uno dei migliori del torneo?

“Prima di tutto partiamo dal presupposto che ci ha fatto vincere gli Europei. E’ stato lui, non tanti altri. Ha avuto un merito di straordinaria importanza e parliamo di uno dei migliori in assoluto”.

E’ un’Italia che in questo momento non ha una stella trainante. Può essere Spalletti il leader?

“Le stelle o sono stelle vere, oppure ci sono tante quasi stelle che nel complesso fanno ancora di più. la cosa fondamentale è sempre il gruppo, che arriva ogni volta che si vince”.

I ricordi

Nel corso della sua vita ha ricoperto vari ruoli ed è considerato un’icona di questo sport. Qual è il suo ricordo più bello, legato alla Nazionale italiana?

“Uno dei più belli è l’Europeo del lontanissimo ’68. Era composto da squadre straordinarie e che avevano un bacino d’utenza impressionante, come ad esempio l’Unione Sovietica. Poi abbiamo giocato contro la Jugoslavia, che in quel momento andava forte”.