Si chiamava Maria Cesarea Petracca e aveva 62 anni l’insegnante di Ronciglione che nella giornata di ieri, 13 giugno, è morta annegata davanti agli occhi di un’amica nella zona di Torre Flavia, a Ladispoli. Stando a quanto ricostruito finora, sarebbe stata sbattuta dalle onde contro gli scogli, restando incastrata. Inutile ogni tentativo di soccorrerla.
Chi era Maria Cesarea Petracca, l’insegnante morte annegata a Ladispoli
La tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio. Sembra che Maria Cesarea Petracca, per tutti “Sara”, si trovasse in mare insieme a una sua amica e collega quando, all’improvviso, entrambe sarebbero state spinte dalla corrente contro gli scogli.
Per la 62enne, al primo giorno di ferie dopo gli scrutini, non c’è stato nulla da fare; si è salvata, invece, la donna che era con lei, di 52 anni, attualmente ricoverata per tutti gli accertamenti del caso all’Aurelia Hospital. A soccorrerle, dopo aver notato che erano in difficoltà, tre agenti della polizia locale impegnati in un pattugliamento di routine: Silvia Dentini, Simona Antinucci e Diego Galimberti.
Lo riporta Roma Today, secondo cui, oltre a loro, sarebbero poi intervenuti sul posto anche la Capitaneria di porto e l’Ares 118. L’esatta dinamica dei fatti resta da chiarire: indaga, sul caso, la Procura di Civitavecchia. Intanto a Ronciglione, nel Viterbese, è lutto cittadino.
Petracca, residente a Capranica, insegnava inglese proprio lì; dalla comunità scolastica era stimata e benvoluta. “Non ci sono parole, solo tristezza per la perdita di una grande persona. Riposa in pace, Prof.”, il commento del primo cittadino Mario Mengoni, cugino alla lontana del famoso cantante. Lo riportano diversi quotidiani locali, citando alcuni degli altri numerosi messaggi di cordoglio apparsi sui social nelle scorse ore.
Tanti i messaggi di cordoglio per la vittima
L’associazione Ager di Ronciglione parla della 62enne come di “un’insegnante che ha toccato le vite di tanti studenti con la sua dedizione e passione per l’insegnamento”. “La sua memoria vivrà nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e imparare da lei”, c’è scritto ancora nel post apparso su Facebook.
È solo uno dei tanti in sua memoria. “Appena abbiamo appreso la notizia ci siamo sentite mancare. Abbiamo pensato a un brutto scherzo, a un errore… Te odiavi il mare! Ogni volta ci dicevi: vengo ai Summer Camps solo in montagna, il mare proprio no! E quel maledettissimo mare ti ha portato via”, recita quello pubblicato dall’LP International.
A Ronciglione la donna si occupava, secondo il Corriere della Sera, anche dell’orientamento degli studenti; ancora prima avrebbe seguito i ragazzi bisognosi di sostegno di una scuola di Trevignano. Poi il trasferimento, la nuova vita e la scomparsa prematura, che ha lasciato attoniti tutti. L’amica che era con lei sarebbe ancora sotto shock.
I due casi di Nettuno
Sempre nella giornata di ieri, 13 giugno, un uomo di 40 anni è stato soccorso in mare a Nettuno dopo aver rischiato di annegare tra le onde: a gettarsi in acqua, sempre secondo il Corriere della Sera, sarebbero state tre persone di passaggio.
Uno di loro, dopo il salvataggio, è stato trasportato al Gemelli in elisoccorso. Attualmente sarebbe ricoverato in prognosi riservata. A finire in ospedale anche due dei tre ragazzi di origini egiziane che sempre ieri a Nettuno si sono tuffati in mare nonostante le forti correnti, venendo salvati da due bagnini della vicina spiaggia in extremis.
Uno di loro, nel corso del salvataggio vicino agli scolgi, avrebbe riportato diverse escoriazioni, venendo ricoverato per accertamenti.