Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri smentisce di aver dato della pu**ana a Ilaria Cucchi. Raggiunto da Tag24.it, il primo cittadino appena rieletto ai danni di Fabio Anselmo, il compagno della senatrice Cucchi, sottolinea che “Ilaria Cucchi è una persona che non conosco e che non ho mai attaccato, nè politicamente nè personalmente, per questo mi preme sottolineare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono imputati”.

Il sindaco di Ferrara Alan Fabbri: “Non ho dato della pu**ana a Ilaria Cucchi”

Per capire i fatti di cui il sindaco leghista di Ferrara Alan Fabbri è accusato, bisogna ricostruire la cronaca dei giorni scorsi. Fabio Anselmo, il compagno di Ilaria Cucchi nonché l’avvocato che si è preso cura del caso di suo fratello Stefano morto nel 2009 mentre era in custodia cautelare, si è candidato a sindaco della sua città, Ferrara. Dalla sfida delle urne di sabato e domenica scorsa, però, è uscito sconfitto, battuto proprio dal leghista Alan Fabbri. Sta di fatto che quest’ultimo, nel corso della conferenza stampa post-voto, si è lamentato del fatto di non aver ricevuto da Anselmo nemmeno la classica telefonata di riconoscimento della vittoria e di congratulazioni. Il perché, però, ha poco di politico: è stato svelato dal compagno di Ilaria Cucchi con un video pubblicato da estense.com che testimonia un’altra telefonata: quella che, a partita elettorale appena finita, gli ha fatto l’assessore Marco Gulinelli: “Visto che sono certo che non ci chiamerai – si sente dire all’assessore – volevo dirti che siamo molto contenti di come sono andate le elezioni…”. Ma la conversazione, registrata da Anselmo, non è finita qui. Subito dopo, infatti, gli viene chiesto se intende restare in consiglio comunale, sui banchi dell’opposizione. E poi gli vengono fatti gli auguri per l’anniversario della sua unione con Ilaria Cucchi. Unione che i due avevano celebrato appena qualche giorno prima pubblicando una foto su Instagram. Al che l’avvocato risponde: “Ride bene chi ride per ultimo…”. A questa frase, però, in sottofondo, si inizia a sentire un insulto in dialetto ferrarese che, stando alla versione di Anselmo, proverrebbe dal sindaco appena rieletto: in pratica viene mandato a quel paese “assieme a quella pu**ana” della compagna. Al che, Anselmo non si scompone. Chiede: “Chi è? Alan, che mi manda a fare in c**o?”. Risposta dell’assessore: “No, è che siamo contenti…”. Replica di Anselmo: “Oh Alan! Ti ringrazio per l’aplomb! Questa mi è molto preziosa! Grazie mille, sei un signore!”.

La versione del sindaco di Ferrara dopo la pubblicazione online della telefonata

Il video con il contenuto di questa telefonata è stato pubblicato dal sito estense.com. Fatto sta che Alan Fabbri, il primo cittadino di Ferrara, raggiunto da Tag24.it, la mette così: “Capisco la delusione dell’avvocato Anselmo e la sua frustrazione per essere stato bocciato in modo così chiaro dai ferraresi, ma non mi sembra serio e nemmeno dignitoso da parte sua continuare a lanciare accuse contro di me, in modo così rancoroso, nel tentativo di guadagnarsi ancora qualche ora sotto i riflettori e un po’ di spazio sui giornali. E’ stata addirittura registrata una conversazione privata, in cui io non esisto, dandola in pasto ai media locali e nazionali che ne hanno ricamato l’ennesima storia che non mi vede coinvolto”.

Quindi, il sindaco Fabbri ha intenzione di denunciare il suo ex sfidante, l’avvocato Anselmo?

“In realtà, sono bambinate che non capisco, un modo di fare vittimistico che è il loro, non il mio. Ma non ho intenzione di denunciarlo: io ho vinto le elezioni, mi basta questo…”.

Per il sindaco Fabbri, il gesto di rendere pubblica la telefonata di Fabio Anselmo, svela, in ogni caso “un metodo”: “E’ quello – spiega il primo cittadino ferrarese – che rispecchia l’unico vero obiettivo dell’avvocato e ex-candidato sindaco Anselmo: ottenere ulteriore visibilità, forse in vista di qualche altra nomina politica…”. Per Fabbri, allora, sarebbe meglio voltare pagina: “Credo che sia il momento, per chi è uscito clamorosamente sconfitto da queste elezioni, di riflettere sui modi ma soprattutto sui contenuti dell’opposizione che vorrà costruire, ammesso che un avvocato di tanta fama voglia davvero sedere nei banchi del consiglio comunale…Se questa è l’opposizione che ci attende nei prossimi cinque anni, posso dire di essere abbastanza sicuro che nel 2029 vedremo lo stesso risultato di sabato e domenica scorsi, anche senza la mia candidatura. L’avvocato Anselmo – è la conclusione del primo cittadino del Carroccio – accetti la sconfitta e pensi a fare quello che avrebbe dovuto già in questa campagna elettorale: proporre qualcosa di utile per i cittadini, smettendola di trasformare ogni luogo in un’aula di tribunale”.