Escluso dallo stesso partito di cui era presidente: l’ormai ex leader dei Repubblicani Eric Ciotti è stato messo alla porta dopo la clamoroso alleanza proposta con Rassemblement National di Marine Le Pen in vista delle prossime elezioni legislative anticipate che si terranno in Francia il 30 giugno e il 7 luglio 2024.

Una scelta chiacchierata negli scorsi che viene ufficializzata dai vertici repubblicani. Il presidente è accusato per una scelta che secondo molti tradisce gli ideali del partito di ispirazione neogollista. Nel frattempo però Jordan Bardella, presidente di Rn, ha annunciato che in settanta collegi ci saranno candidati comuni tra il suo partito ed i repubblicani.

Ciotti escluso dai Repubblicani in vista delle elezioni in Francia

C’è un briciolo di follia negli occhi di Ciotti, afferma qualche esponente dei Repubblicani ancora sotto shock dopo la scelta dell’ormai ex presidente di stringere un’alleanza con Rassemblement National. Una scelta, quella del leader di centrodestra, tutto sommato plausibile. In vista delle elezioni legislative anticipate era necessario trovare un alleato per tornare ad essere grandi dopo anni di ‘buio politico’. Il partito di centrodestra dopo il 2015 ha progressivamente perso consensi a favore di Macron o di Le Pen.

Peccato che quasi nessuno fosse d’accordo al 238 di rue de Vaugirard a Parigi. Subito dopo le dichiarazioni all’emittente televisiva d’Oltralpe TF1 sono seguite accuse nei confronti di Ciotti: i Repubblicani sono animati da sempre da spirito antifascista e hanno sempre ripudiato il Front National. L’alleanza con Bardella segnava, per tanti membri del partito, un punto di non ritorno. Da qui la scelta più logica: mettere Ciotti alla porta. “Arrivederci e grazie di niente” avrà detto qualcuno sottovoce dato che la scelta del leader di partito oltre a non dare gli effetti sperati in due anni ha spinto i Repubblicani verso un’alleanza che tradisce la loro storia.

L’arroganza di Ciotti: torna nella sede e ribadisce di essere lui alla guida del partito

I retroscena che arrivano d’Oltralpe sembrano il copione di uno sgangherato spettacolo teatrale tragicomico. Ciotti è tornato nella sede dopo l’espulsione ed ha iniziato ad inveire contro i suoi ex compagni di partito in un delirio di onnipotenza. “Sono io il presidente, questa riunione non ha alcun valore” avrebbe detto furioso. Poi la minaccia di una denuncia che sarà presentata nei prossimi giorni alla magistratura francese dopo la scelta dei dirigenti del partito.

I candidati in comune di RN-LR: cosa succederà ora?

Cosa succederà adesso? L’alleanza resterà in piedi nonostante Ciotti è stato messo alla porta? Domande che per ora restano senza risposta. Il presidente di Rn Bardella nel corso di una lunga intervista a Bfmtv ha detto che in settanta collegi ci saranno candidati in comune tra i due partiti. Dichiarazione che aggiungono ancora più incertezza alla vicenda.

Il caos generatosi nel partito dei Repubblicani a pochi giorni dalle elezioni potrebbe risolversi con il ritiro della proposta di alleanza nei confronti dell’estrema destra e con un ritrovato appoggio ‘di convenienza’ a Macron già dato nel corso delle presidenziali del 2022.