Le acque continuano a essere agitate nel Movimento 5 Stelle. Per Davide Casaleggio – figlio di Gianroberto, co-fondatore insieme con Beppe Grillo – il risultato disastroso alle Elezioni europee ha un solo responsabile: Giuseppe Conte. A lui la colpa di una leadership troppo accentratrice e di un’alleanza con il Partito democratico che ha tolto consensi al Movimento. Alleanza che, dunque, Casaleggio boccia senza appello.

Casaleggio attacca Conte sul Corriere della Sera: “Non si dimette? Una sua scelta”

A Casaleggio non basta, quindi, l’intervento sui social di ieri, 13 giugno 2024, con cui lo stesso Conte intendeva chiarire la sua posizione e quella del Movimento per rilanciarne l’azione futura. Non accetta, in primo luogo, il mancato passo indietro del presidente Cinquestelle, che commenta in tono sprezzante:

È una sua scelta, così come è una scelta degli italiani votarlo o meno. Alle Politiche il Movimento ha perso 6 milioni di voti, alle Europee altri due”.

La linea tracciata dal figlio del co-fondatore del Movimento nell’intervista di oggi al Corriere della Sera è netta: il crollo del Movimento è colpa di Conte, del suo ruolo e delle sue scelte politiche. A partire da come ha rivestito la carica di presidente. Quando gli viene chiesto, infatti, a cosa sia stato dovuto il risultato elettorale, Casaleggio non ha dubbi:

“Alla sostituzione della partecipazione con le decisioni dall’alto, della centralità del programma con quella del leader, dei principi con i sondaggi”.

Un M5S che Conte ha snaturato, dunque, rispetto alla sua origine che tanti consensi aveva saputo intercettare. Con decisioni politiche che Casaleggio non condivide, a partire dalla vicinanza con il Pd guidato da Elly Schlein:

“Di sicuro l’alleanza strutturale con il Pd promossa da Conte ha portato gli elettori a votare l’originale o astenersi“.

Insomma, fosse per lui, il ‘campo largo’ tra Pd e M5S non avrebbe ragion d’essere con buona pace degli appuntamenti che Schlein e Conte si sono dati per ricostruirlo in alternativa alla destra meloniana.

Casaleggio su Grillo: “Merita il mio affetto, ma non ho condiviso alcune sue scelte”

Per un ritorno al Movimento ‘che fu’, Casaleggio chiede anzitutto di ripristinare meccanismi di partecipazione che ritiene siano stati accantonati negli ultimi tempi (inutile precisare da chi, a questo punto).

L’eventuale successore di Conte andrebbe scelto dagli iscritti, “nella libertà di candidarsi e di avere una libera scelta“, spiega Casaleggio, precisando che questa cosa “non è stata permessa la scorsa volta“. Mosse, come anche la riflessione sul tetto al secondo mandato, che metterebbero a tacere anche i malumori interni ai pentastellati che, spiega Casaleggio, “non credo interessino gli italiani“.

Infine, una battuta su Beppe Grillo, che ha affiancato suo padre nello sviluppo e nella definizione del Movimento fin dalla sua nascita. Un giudizio, anche in questo caso, in chiaroscuro quello del figlio del co-fondatore:

“Ha dato molto al M5s che ho conosciuto e solo per questo merita il mio affetto, nonostante non abbia condiviso alcune sue scelte”.

Un intervento che farà certamente discutere. Tuttavia, resta da capire quale sia il peso effettivo di Davide Casaleggio negli attuali equilibri interni del M5S, dal quale da tempo aveva preso una certa distanza.