Guerra a Gaza, l’allarme Onu: “Preoccupazioni per tensioni tra Israele e Libano”. Al G7 i leader confermano appoggio piano Biden per cessate il fuoco
La tregua appare ancora lontana nella guerra in Medio Oriente, con il rimpallo di responsabilità tra Israele e Hamas. Secondo il gruppo islamista, gli USA dovrebbero convincere lo Stato ebraico a un cessate il fuoco permanente. Inoltre, secondo il portavoce di Hamas, non è chiaro quanti ostaggi israeliani siano ancora vivi.
Intanto proseguono i raid israeliani non solo a Gaza ma anche in Libano, dove una donna è stata uccisa e altre persone sono rimaste ferite.
Secondo un recente sondaggio, se in Israele si andasse al voto oggi, il leader di Unità Nazionale Benny Gantz batterebbe il primo ministro Benjamin Netanyahu per 41% a 35%.
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di oggi, venerdì 14 giugno 2024.
G7, nel documento finale i leader confermano appoggio piano Biden per cessate il fuoco
Il lungo documento finale approvato dai Paesi del G7 nel corso del vertice a Borgo Egnazia in Puglia, dedica un lungo passaggio al conflitto a Gaza, confermando l’appoggio del G7 al piano Biden sul cessate il fuoco e la richiesta a Israele di fermare l’operazione a Rafah.
M.O., Onu: “Preoccupazioni per tensioni tra Israele e Libano”
Le Nazioni Unite manifestano “grande preoccupazione” per il recente “aggravarsi” della situazione lungo la “Blue Line”, la linea di demarcazione tra Israele e Libano, dove operano le forze di pace di Unifil.
Lo ha detto il portavoce dell’Onu nel corso dell’incontro con i media.
G7, Casa Bianca: “Uniti su cessate il fuoco a Gaza”
I membri del G7 sono uniti nel “sostenere l’accordo che conduce a un immediato cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e a un credibile percorso verso la pace che porti alla soluzione di due Stati”.
Il conflitto in Medio Oriente è uno dei punti diffusi dalla Casa Bianca riguardo le dichiarazioni dei leader del G7 a Borgo Egnazia in Puglia.
M.O.: evacuato l’equipaggio di una nave colpita nel Mar Rosso
L’equipaggio della MV Tutor una nave che stava imbarcando acqua dopo un attacco nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi al largo delle coste dello Yemen è stato evacuato dai militari, l’annuncia l’agenzia britannica per la sicurezza marittima UKMTO.
Lula: “A Gaza diritto difesa trasformato in vendetta”
“A Gaza vediamo il legittimo diritto alla difesa trasformarsi nel diritto alla vendetta”.
Così il presidente brasiliano Inacio Lula da Silva, durante il G7 a Borgo Egnazia in Puglia.
“Siamo di fronte alla violazione quotidiana del diritto umanitario, che ha colpito migliaia di civili innocenti, soprattutto donne e bambini”.
Raid israeliano nella Cisgiordania: ferito un 12enne
Secondo quanto riportato da Al-Jazeera, con riferimento alla Mezzaluna Rossa Palestinese, un 12enne è rimasto gravemente ferito nel raid israeliano nel quartiere di Um-al-Sharayet a El-Bireh nella Cisgiordania.
Wfp: “A rischio le scorte di cibo nel sud di Gaza”
Secondo quanto riportato da Reuters, il vicedirettore del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Carl Skau, ha affermato che la situazione si sta deteriorando nel sud della Striscia di Gaza a causa dell’espansione delle operazioni militari israeliane e dell’emergente crisi sanitaria pubblica:
“Avevamo fatto scorte prima dell’operazione a Rafah in modo da mettere il cibo nelle mani della gente, ma sta cominciando a scarseggiare, e non abbiamo lo stesso accesso di cui abbiamo bisogno, che avevamo. È una crisi di sfollamento che porta davvero a una catastrofe in termini di protezione, dato che circa un milione di persone che sono state cacciate da Rafah sono ora davvero stipate in un piccolo spazio lungo la spiaggia. Fa caldo. La situazione igienico-sanitaria è semplicemente terribile. Stavamo guidando attraverso fiumi di liquami. Ed è una crisi sanitaria pubblica in divenire.”
International Rescue Committee: “gli aiuti devono essere aumentati dopo la risoluzione delle Nazioni Unite”
Secondo l’International Rescue Committee, gli aiuti devono essere aumentati dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione a sostegno di un accordo di cessate il fuoco in tre fasi, attualmente in fase di stallo:
“Soluzioni alternative e cambiamenti ai margini non eviteranno carestie, malattie e morte a Gaza. Tuttavia, un ripristino umanitario non deve essere legato al progresso politico. Quindi, anche se l’accordo di cessate il fuoco dovesse vacillare, esortiamo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a spingere per miglioramenti immediati e misurabili nell’accesso umanitario.“
Il re di Giordania afferma che la comunità internazionale non è riuscita a trovare una soluzione al conflitto
Il re giordano Abdullah II ha intervenuto al vertice G7 in Italia, affermando che la minaccia più grande per la regione è la continua occupazione:
“La comunità internazionale non è riuscita a raggiungere l’unica soluzione che garantisca la sicurezza dei palestinesi, degli israeliani, della regione e del mondo”.
G7: “L’UNRWA deve lavorare senza ostacoli a Gaza”
Secondo quanto riportato in una bozza di dichiarazione di fine vertice visionata dall’AFP, i leader del G7 sostengono che all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi deve essere garantito di operare senza ostacoli a Gaza:
“Siamo d’accordo che sia fondamentale che l’UNRWA e le altre reti di distribuzione di organizzazioni e agenzie delle Nazioni Unite siano pienamente in grado di fornire aiuti a coloro che ne hanno più bisogno, adempiendo efficacemente al loro mandato”.
Usa, marinaio gravemente ferito in attacco Houthi su cargo
Due missili da crociera lanciati dai ribelli yemeniti Houthi nel Golfo di Aden hanno colpito una nave cargo ieri, ferendo gravemente un marinaio che è stato evacuato dalle forze americane.
Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), precisando che M/V Verbena battente bandiera di Palauan, di proprietà ucraina e gestita da polacchi, “ha riportato danni e conseguente incendio a bordo”. “Un marinaio è stato gravemente ferito durante l’attacco” e “un aereo della USS Philippine Sea lo ha evacuato su una nave partner nelle vicinanze per cure mediche”.
Il Centcom ha denunciato “questo continuo comportamento sconsiderato da parte degli Houthi sostenuti dall’Iran” che “minaccia la stabilità regionale e mette in pericolo la vita dei marinai nel Mar Rosso e il Golfo di Aden”.
I ribelli yemeniti filo-iraniani hanno rivendicato ieri attacchi contro tre navi nelle ultime 24 ore, tra cui la Verbena, “in rappresaglia ai crimini commessi contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in risposta all’aggressione americano-britannica contro il nostro Paese”.
Sette morti e feriti in sciopero israeliano in un edificio residenziale
Almeno sette persone sono state uccise e un’infermiera che lavora per Medici Senza Frontiere, conosciuta dalle sue iniziali francesi, MSF, e sua figlia di nove anni sono state gravemente ferite dopo che le forze israeliane hanno colpito il loro condominio giovedì notte nel nord di Gaza, dice MSF UK.
Almeno tre bambini sono stati tra quelli uccisi nell’attacco.
Nonostante la gravità delle loro ferite, l’infermiera e sua figlia sono stati curati e sono ora in condizioni stabili.
MSF ha aggiunto che cinque dei suoi lavoratori sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre.
Gallant: “Israele fuori dalla task force con Francia e Usa per disinnescare tensioni con Hezbollah”
Il ministro della Difesa, Yoav Gallant, non vuole aderire all’iniziativa promossa dal presidente Macron per cui Francia, Stati Uniti e Israele formerebbero un gruppo di contatto per lavorare per disinnescare le tensioni con Hezbollah al confine nord.
“Mentre combattiamo una guerra giusta, difendendo il nostro popolo, la Francia ha adottato politiche ostili contro Israele. Così facendo, la Francia ignora le atrocità commesse da Hamas contro bambini, donne e uomini israeliani”.
Biden e Meloni al G7: “Urgente accordo e cessate il fuoco a Gaza”
“Il presidente Biden e il primo ministro Meloni hanno sottolineato l’urgente necessità di garantire un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza, e hanno sottolineato l’importanza che Hamas adotti un approccio costruttivo a tale processo”.
Questa la nota della Casa Bianca al termine dell’incontro tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente americano Joe Biden, a margine dell’appuntamento al G7.
Ministro degli Esteri iraniano: “Fermeremo sionisti in Libano’
“L’Iran non permetterà che i sionisti raggiungano i propri obiettivi in Libano ed Hezbollah risponderà colpo su colpo alle follie dello Stato ebraico. I sionisti hanno subito sconfitte storiche da parte del popolo e della resistenza libanese”.
Queste le parole del ministro degli Esteri di Teheran, Ali Bagheri Kani, in carica ad interim in seguito alla morte del predecessore, Amir Hossein Abdollahian. E’ deceduto nell’incidente in elicottero insieme al presidente Raisi, lo scorso 19 maggio.
Gallant: “Non parteciperemo a trilaterale proposto da Parigi”
“Mentre combattiamo una guerra giusta, difendendo il nostro popolo, la Francia ha adottato politiche ostili contro Israele. Così facendo, la Francia ignora le atrocità commesse da Hamas contro i bambini, le donne e gli uomini israeliani. Israele non parteciperà al quadro trilaterale proposto dalla Francia”.
Queste le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Idf: “Avanti su Rafah fino al raggiungimento degli obiettivi”
L’esercito israeliano non retrocederà nemmeno di un passo nella sua avanzata su Gaza:
“Il piano è chiaro: continueremo ad andare avanti finché non raggiungeremo tutti i nostri obiettivi”.
Queste sono le parole del capo del Comando meridionale delle forze armate israeliane, Yaron Finkelman, valutando la situazione in cui versano le città all’estremo sud della Striscia.
Unrwa: “Israele impedisce la consegna di aiuti a Gaza”
L’Unrwa, l’organizzazione umanitaria che opera nella Striscia, ha affermato che l’esercito di Israele di frequente ostacola l’arrivo delle forniture degli aiuti umanitari a Gaza.
“Riceviamo pochissime risposte positive alle nostre richieste di consegna di aiuti e di permessi per circolare all’interno di Gaza”,
ha dichiarato Tamara Alrifai, direttrice delle relazioni esterne dell’agenzia per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi.
Esercito Usa valuta lo smantellamento momentaneo del molo per gli aiuti a Gaza
L’esercito americano sta valutando di smantellare, in via temporanea, il molo galleggiante degli aiuti situato al largo della costa di Gaza.
La decisione arriva per via della preoccupazione delle condizioni meteo: il mare, da alcune settimane è molto mosso, e ha danneggiato la struttura.
Oggi, 14 giugno 2024, si sceglierò se spostare il molo nel porto israeliano di Ashdod.
Hezbollah lancia razzi contro l’Alt Galilea
I militanti di Hezbollah hanno lanciato una raffica di razzi contro l’Alta Galilea, al confine tra il nord di Israele e il sud del Libano. La zona più colpita è stata quella di Kiryat Shmoma.
Secondo i media locali al momento non ci sarebbero feriti.
Tribunale di Israele proroga bando contro Al Jazeera
Un tribunale israeliano ha dato prima la conferma e poi la proroga – di ulteriori 35 giorni – al bando nei confronti dell’emittente di Al Jazeera.
La notizia è stata diffusa dal ministero della Giustizia:
“I giudici della corte di Tel Aviv hanno confermato le istruzioni del ministro delle Comunicazioni di interrompere le trasmissioni del canale Al Jazeera, chiudere i suoi uffici in Israele, bloccare l’accesso ai suoi siti web e sequestrare le apparecchiature”.
Carri armati israeliani avanzano a Rafah
Ieri i carri armati dell’Idf sono entrati nella zona occidentale di Rafah, mentre la città era esposta ad un intenso fuoco droni e artiglieria. Uno dei peggiori bombardamenti dell’area, secondo quanto riferito dagli abitanti.
Meloni: “Sostegno unanime del G7 alla proposta Usa di cessate il fuoco”
“Confermo il sostegno unanime alla proposta degli Stati Uniti per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il sostegno e la protezione della popolazione civile. Abbiamo ribadito ogni sforzo per evitare l’escalation”.
Queste le parole della premier italiana Giorgia Meloni, in un intervento a margine del G7 in Puglia.
Oltre un milione musulmani alla Mecca per pellegrinaggio
La guerra a Gaza e la canicola non hanno fermato oltre un milione di musulmani alla Mecca, per l’inizio del pellegrinaggio annuale.
Come riferito dai media locali, molti pellegrini hanno espresso tutta la loro angoscia per una festa santa che si svolge dopo ben 8 mesi di conflitto.
Lunedì il re saudita Mohammed Bin Salman ha adottato un decreto che permette di ospitare mille pellegrini alla Mecca “delle famiglie dei martiri e dei feriti della Striscia di Gaza”.
Saranno 2mila i pellegrini palestinesi che riceveranno questo onore speciale durante l’hajj di quest’anno.
Tuttavia, il ministro del Regno del Golfo responsabile dei pellegrinaggi religiosi, Tawfiq al-Rabiah, ha avvertito che non saranno tollerate attività politiche.
Idf: diversi missili anticarro dal Libano su nord Israele
Diversi missili anticarro sono partiti dal Libano contro il nord di Israele.
Lo ha fatto sapere l’Idf, precisando che non co sono state vittime. Due missili sono caduti nei pressi della comunità di Avivim, scatenando un piccolo incendio.
Un altro è caduto in un campo aperto nella zona di Kiryat Shmona e altri due vicino Metula.
TV Libano: due le donne uccise in raid Israele nel sud
Sarebbero due le donne uccise e 14 le persone ferite in un presunto raid israeliano nei pressi della città di Tiro, nel sud del Libano.
Lo riferisce l’emittente televisiva Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah.
Secondo alcune notizie non ancora confermate, una delle vittime è un’infermiera libanese di nome Sally Sakiki.
L’esercito israeliano ha comunicato che sta indagando.
BREAKING:
— Olia (@OliaOnX) June 13, 2024
Israel airstrikes targeted a two-story building in Janta, Lebanon. Allegedly, the attack was carried out by launching missiles from the sea.
According to unofficial reports, No 2 in Hezbollah was eliminated.
So far 14 casualties were counted in what appears to be a… pic.twitter.com/stUdu5ieNc
Usa, marinaio gravemente ferito in attacco Houthi su cargo
Un marinaio è rimasto ferito nell’attacco Houthi di ieri con due missili da crociera, lanciati nel Golfo di Aden, che hanno colpito una nave cargo.
Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), precisando che M/V Verbena, battente bandiera di Palauan, di proprietà ucraina e gestita da polacchi, “ha riportato danni e conseguente incendio a bordo“.
I ribelli yemeniti filo-iraniani hanno rivendicato, sempre nella giornata di ieri 13 giugno, raid contro tre navi nelle ultime 24 ore
“in rappresaglia ai crimini commessi contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in risposta all’aggressione americano-britannica contro il nostro Paese”.
Houthis Strike M/V Verbena in Gulf of Aden, USS Philippine Sea Medically Evacuates Injured Mariner
— U.S. Central Command (@CENTCOM) June 13, 2024
Today the Iranian-backed Houthis launched two anti-ship cruise missiles (ASCM) into the Gulf of Aden. Both missiles struck M/V Verbena, a Palauan-flagged, Ukrainian-owned,… pic.twitter.com/wEs1X9X3MZ
Sondaggio: al voto Gantz batterebbe Netanyahu 41% a 35%
Se in Israele si andasse al voto oggi, il leader di Unità Nazionale Benny Gantz batterebbe il primo ministro Benjamin Netanyahu per 41% a 35%.
Questo ciò che sostiene un sondaggio condotto da Maariv pochi giorni dopo l’addio dell’ex capo di Stato maggiore al governo.
In base alla misurazione, l’attuale coalizione di estrema destra al potere prenderebbe 52 seggi, contro i 58 dell’opposizione. Nessuno dei due potrebbe formare un governo senza il sostegno dei partiti arabi.
Milizia Iraq rivendica inesistente attacco su Israele
Una milizia irachena ha rivendicato un attacco con droni sulla base aerea di Ramat David, nel nord di Israele, di cui però lo stato ebraico non sa nulla.
Le forze armate israeliane sostengono che non ci sono segnalazioni di raid alla base: neanche le sirene sono entrate in azione.
La Resistenza islamica in Iraq, un gruppo di milizie alleate con l’Iran e Hezbollah in Libano, rivendica attacchi contro Israele quasi ogni notte, ma quelli reali sono rari.
Hamas, Usa convinca Israele a cessate fuoco permanente
“Gli israeliani vogliono il cessate il fuoco solo per sei settimane e poi vogliono tornare a combattere”.
Parole del portavoce di Hamas Osama Hamdan che, nell’intervista rilasciata alla Cnn a Beirut, ha puntato il dito contro gli USA
“che non sono ancora riusciti a convincere gli israeliani ad accettare un cessate il fuoco permanente”
come parte dell’accordo per il rilascio degli ostaggi.
Hamas non accetterà la proposta di Israele se non avrà “una posizione chiara sul ritiro completo da Gaza e la fine dell’assedio“, oltre a delle garanzie in merito al futuro dei palestinesi.
Secondo Hamdan l’ultima proposta sul tavolo – un piano israeliano annunciato pubblicamente per la prima volta dal presidente da Joe Biden alla fine del mese scorso – non soddisfa le richieste del gruppo islamista per la fine del conflitto.
Per Hamas, ha ribadito Hamdan, la durata del cessate il fuoco è una questione chiave.
Il timore è che Israele non voglia portare a termine la seconda fase dell’accordo: ossia la fine permanente della guerra e il completo ritiro israeliano da Gaza da attuare solo dopo ulteriori negoziati tra le parti.
Hamas, nessuno sa quanto ostaggi siano ancora vivi
Sono 120 gli ostaggi ancora a Gaza dal 7 ottobre: il loro destino è cruciale per un accordo. Secondo Hamas, però, “nessuno ha idea” di quanti di loro siano vivi.
Lo ha detto in un’intervista alla Cnn il portavoce di Hamas e membro dell’ufficio politico Osama Hamdan.
Palestinesi uccisi a Jenin erano dirigenti della Jihad
I due uomini uccisi in un raid israeliano a Jenin erano dirigenti della Jihad.
Il battaglione Jenin dell’ala armata della Brigata al-Quds ha reso noto in un comunicato che Mohammed Jaber Shalabi e Mohammed Asri Fayyad sono stati uccisi in uno scontro con le truppe israeliane a Qabatiya, appena a sud di Jenin.
Gantz, Israele sa quanti ostaggi sono ancora vivi
Benny Gantz, che ha lasciato il gabinetto di guerra israeliano la settimana scorsa, ha riferito alla Cnn che Israele sa quanti ostaggi siano ancora vivi.
Gantz ha inoltre detto che il governo sa il destino della famiglia Bibas, tra gli ostaggi catturati il 7 ottobre, e che i cittadini lo scopriranno “a tempo debito”.
La famiglia Bibas è infatti diventata un simbolo del dramma vissuto dagli ostaggi. I due figli della coppia, due bambini, compaiono in un video diffuso dall’esercito israeliano che mostrava la famiglia ancora in vita all’interno di Gaza il 7 ottobre.
Hamas ha fatto sapere che la madre e i bimbi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano lo scorso novembre.
Gantz ha anche parlato del gabinetto di guerra.
“Il 7 ottobre eravamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e abbiamo lavorato in sincronia. Ma con il tempo le cose sono cambiate. Le decisioni sono state ritardate a causa delle pressioni del ministro delle Finanze israeliano Smotrich e di altri. Non ho semplicemente mollato, ma ho cercato di avvertire e correggere il loro percorso. Quando ho capito che era impossibile, me ne sono andato. La battaglia sarà lunga, durerà anni. Israele deve intraprendere una nuova strada. Le sfide sono enormi e possiamo affrontarle solo se Israele sceglie una nuova leadership”
ha detto.
Per ciò che concerne il futuro di Gaza, Gantz ha affermato che “non può essere Hamas e non può essere Israele”.
Donna uccisa in raid israeliano in Libano
Una donna è morta in un raid aereo israeliano in Libano, mentre sarebbero almeno 7 i feriti.
A riferirlo è l’agenzia di stampa ufficiale del Paese dei cedri ripresa dal Times of Israel. Colpita una casa alla periferia di Tiro, nel villaggio di Janata.