Nonostante i tentativi di cancellare le prove, Andrea Piscina è finito in carcere con le accuse di “produzione di materiale pedopornografico” e di “violenza sessuale“. Il 25enne speaker radiofonico è stato arrestato oggi 13 giugno 2024, a Milano, e sul suo cellulare sono state trovate oltre 1000 immagini dal contenuto pedopornografico.

Piscina si fingeva una ragazza 16enne di nome “Alessia”: con la falsa promessa di esibirsi nuda, convinceva i bambini adescati online (d’età tra i 9 e i 14 anni) a praticare atti di autoerotismo o di autolesionismo.

Arrestato a Milano il conduttore radiofonico Andrea Piscina: l’accusa è di pedopornografia

Con le accuse di “produzione di materiale pedopornografico” e di “violenza sessuale“, oggi 13 giugno 2024 è stato arrestato Andrea Piscina, speaker radiofonico per Rtl 102.5 e social media manager. Piscina, fra il 2021 ed il 2023, si sarebbe finto una ragazza (“Alessia”) su diverse piattaforme social, adescando ragazzini e bambini con la promessa di mostrarsi nuda.

Una volta ottenuta l’attenzione dei giovanissimi, Piscina li avrebbe convinti a praticare atti di autolesionismo o di autoerotismo. La giudice Ileana Raimundo, su richiesta del pm Giovanni Tarzi, ha disposto l’incarcerazione dello speaker sulla base del fatto che questi lavorasse a contatto con bambini in una scuola calcio ed in un oratorio.

L’arresto è partito dalla denuncia (nell’estate 2023) della madre di un 13enne, che aveva notato strani comportamenti e sbalzi d’umore da parte del figlio. Alla richiesta di spiegazioni, il piccolo avrebbe indicato che stava parlando tramite videochiamata con una certa “Alessia”.

Le indagini successive hanno poi portato, nel maggio 2024, ad una prima perquisizione di Piscina da parte degli inquirenti, che hanno sequestrato il suo cellulare. E’ stato inoltre scoperto che il 13enne frequentava la scuola calcio alla quale partecipava anche Piscina.

Come accennato, le accuse a carico del 25enne riguardano la produzione di materiale pedopornografico (quello generato automaticamente dal sistema operativo del suo smartphone tramite miniature) e la violenza sessuale: Piscina non costringeva gli altri a subire atti sessuali, ma li traviava fingendosi tutt’altra persona.

Le chat di Piscina al vaglio degli inquirenti

Nonostante il tentativo da parte di Piscina di occultare le proprie tracce e di far pressione su alcuni dei minorenni da lui contattati, gli inquirenti hanno potuto contare sulla denuncia presentata dalla madre di uno dei piccoli e sul recupero di diverse immagini presenti nel cellulare dello speaker radiofonico.

Piscina, quando usava le piattaforme Instagram e Omegle per videochiamare un’altra persona, non era consapevole del fatto che il sistema operativo del suo smartphone salvasse automaticamente delle miniature ricavate dall’anteprima delle immagini automatiche: seppur con la cancellazione delle chat, gli inquirenti hanno fra le mani quella che potrebbe essere la prova delle conversazioni dal contenuto pedopornografico avute con bambini d’età compresa tra i 9 e i 14 anni.

Sarebbero state quindi trovate oltre 1000 miniature ed inoltre un elenco (“Futuro Insta”) di nomi maschili, probabilmente legati a qualche futura attività di adescamento immaginata da Piscina.

A fine febbraio, sempre a Milano, un 34enne era stato arrestato con l’accusa di aver gestito un sito con materiale pedopornografico e di aver costretto minori a prostituirsi.