C’era bisogno di una rissa alla Camera dei deputati per ricompattare l’opposizione che, come annunciato dalla segretaria del Pd Elly Schlein, si ritroverà il 18 giugno in piazza a Roma per una manifestazione contro le riforme e contro il clima intimidatorio creato dal governo.
Rissa alla Camera, Schlein annuncia la manifestazione dell’opposizione: “Un pessimo spettacolo al Paese”
Lo comunica la segretaria ai cronisti, dopo un’altra ‘giornata di passione’ per la politica italiana. Dopo l’aggressione di ieri alla Camera dei deputati, infatti, oggi, 13 giugno 2024, c’è stata la reazione dell’opposizione al Senato, con l’occupazione dell’Aula per impedire lo svolgimento dei lavori sulla riforma del premierato.
Quella che, nei toni e nelle espressioni della segretaria dem assume il carattere di una vera e propria ‘adunata’, è convocata per martedì 18 giugno alle 17:30 in piazza Santi Apostoli a Roma. Una protesta che vede compatta tutta l’opposizione, dal Pd al Movimento 5 Stelle, da Alleanza verdi Sinistra a +Europa, contro le riforme ma anche contro il clima intimidatorio creato dall’esecutivo nel quale, spiega Schlein, non è possibile lavorare su materie tanto delicate.
“In questo clima di aggressioni squadriste verbali e fisiche e intimidazioni non è possibile discutere di riforme costituzionali che spaccano il Paese come l’autonomia differenziata. C’è un serio problema quando si assiste a ripetute intimidazioni. Ricordo che ieri hanno iniziato intimando il silenzio alla nostra capogruppo Chiara Braga, hanno continuato facendo per tre volte il simbolo della Decima Mas e hanno proseguito ulteriormente con l’aggressione squadrista contro il deputato Donno”.
Schlein ha chiuso il suo intervento davanti ai giornalisti, tra cui l’inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, denunciando il “pessimo spettacolo” che viene dato in questo modo al Paese.
Manifestazione unitaria “in difesa della Costituzione e dell’unità nazionale”
Le tensioni di questi due giorni, unite alle forzature dell’esecutivo, denunciate dalle opposizioni, per arrivare all’approvazione delle riforme hanno finito per compattare i partiti che si oppongono al governo come mai prima.
La necessità di una lotta dura è emersa nel corso della giornata da parte di tutti gli esponenti dell’opposizione. Un contrasto sui temi – premierato e autonomia – ma anche sui modi, dando battaglia contro le aggressioni e le violenze, fisiche e verbali, di cui l’opposizione denuncia esser stata oggetto da parte degli esponenti di governo.
Da qui i contatti e gli incontri che hanno contraddistinto l’intera giornata, fino alla nota che comunica la convocazione ufficiale della manifestazione unitaria per il 18 giugno, in difesa dell’unità nazionale.
“Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue. Il Governo Meloni sta forzando la mano e prova a minare le basi democratiche della nostra Costituzione, procedendo a colpi di maggioranza verso l’approvazione dello Spacca-Italia e del premierato. Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale”.