Negli ultimi anni negli Usa si è registrato un significativo aumento degli stati che hanno adottato misure più restrittive sui diritti riproduttivi. Questo, però, non ha frenato il numero di aborti, ma ha reso solo più difficile l’accesso. Secondo uno studio pubblicato dal New York Times, oltre 170mila donne hanno dovuto attraversare il confine dello stato di residenza per poter accedere all’aborto nel 2023.
Più di 170.000 donne hanno dovuto viaggiare per accedere all’aborto negli Usa
Nel giugno del 2022, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale, ribaltando la storica sentenza “Roe v. Wade” del 1973. Questo ha aperto la strada ai singoli stati per regolare i diritti riproduttivi. Attualmente, 16 su 50 stati americani hanno adottato leggi estremamente restrittive, mentre altri 10 stanno applicando misure simili. Secondo uno studio pubblicato dal New York Times, utilizzando i dati del Guttmacher Institute, sono state 171.000 le donne costrette a viaggiare per accedere all’aborto nel 2023.
Dal 2019 al 2023, il numero di viaggi fuori dagli stati è più che raddoppiato, rappresentando circa un quinto degli aborti registrati. Nella maggior parte dei casi, le donne hanno scelto di recarsi nello stato più vicino che consente gli aborti.
Secondo i dati, il Texas è lo stato più grande che ha imposto un divieto sugli aborti e ha il maggior numero di residenti che lasciano lo stato per accedere al servizio. In generale, le donne che vivono negli stati meridionali, dove tredici Stati hanno vietato o limitato l’aborto, devono affrontare viaggi più lunghi.
Il numero degli aborti aumenta
Secondo una ricerca del Guttmacher Institute pubblicata nel maggio 2024, poco più di un milione di aborti sono stati registrati nel 2023. Questo dato rappresenta un aumento dell’11 per cento rispetto al 2020 e costituisce il numero e il tasso più alto mai registrato negli Stati Uniti in oltre un decennio. Questi dati evidenziano che le leggi non impediscono alle persone di cercare ed ottenere l’aborto. Questo trend è in parte spiegabile anche grazie allo sforzo da parte di cliniche, fondi per l’aborto e organizzazioni di supporto logistico per aiutare le persone negli stati con divieti, facilitando il viaggio verso altri stati, vicini o lontani.
L’organizzazione ricorda che queste stime annuali sono “quasi certamente sottostimate”.
La Corte Suprema ha respinto oggi, 13 giugno, un caso che avrebbe ridotto drasticamente l’accesso ai farmaci per l’aborto negli stati che spingono le donne a recarsi in stati con divieto. Tuttavia, la questione dell’aborto continuerà ad essere un tema importante anche durante le elezioni del novembre 2024.