Mentre la guerra in Ucraina continua, un nuovo dossier presentato alla Corte penale internazionale ha rivelato che la Russia ha utilizzato le tattiche della fame durante l’assedio di 85 giorni nella città ucraina di Mariupol. L’analisi del Global Rights Compliance si riferisce al periodo dell’inizio del 2022.

Il dossier che accusa la Russia di aver sottoposto Mariupol alla fame

I legali di Global Rights Compliance hanno presentato alla Corte penale internazionale un nuovo dossier. L’analisi del gruppo in difesa dei diritti umani ha rivelato che la Russia ha messo in atto un modello “deliberato” di tattiche di fame durante l’assedio di Mariupol. L’assedio della città nel sud-est dell’Ucraina è iniziato il 25 febbraio ed è durato fino al 20 maggio 2022.

Durante questo periodo, i civili sono rimasti senza acqua, gas ed elettricità mentre le temperature scendevano sotto i 10 gradi. Circa il 90 per cento delle strutture sanitarie e delle case erano distrutte o danneggiate. I punti di distribuzione alimentare erano stati colpiti da attacchi aerei, insieme alle vie di evacuazione umanitaria. Questa situazione aveva reso ancora più difficile l’accesso agli aiuti e messo a rischio la sicurezza delle persone in fuga.

La denuncia di Global Rights Compliance

Global Rights Compliance è un’Ong specializzata in diritto internazionale e lavora con il governo ucraino per analizzare i crimini di guerra commessi dalla Russia durante il conflitto. L’analisi sostiene che la Russia e i leader del paese “intendevano di uccidere o ferire” un gran numero di civili. Secondo le stime, dall’inizio della guerra, sono state uccise almeno 22mila persone durante l’assedio e la cattura di Mariupol.

Un consulente dell’organizzazione, Catriona Murdoch, ha affermato al The Guardian che lo scopo della ricerca era vedere se esistesse “una narrazione più ampia”:

Quello che abbiamo potuto vedere è che ci sono state quattro fasi nell’assalto russo, a partire dagli attacchi alle infrastrutture civili, con l’interruzione della fornitura di elettricità, riscaldamento e acqua. Poi le evacuazioni umanitarie sono state negate e persino attaccate, mentre è stato impedito il passaggio degli aiuti. Nella terza fase sono state prese di mira le rimanenti infrastrutture critiche , i civili sono stati terrorizzati con aiuti e i punti d’acqua bombardati. Infine, nella fase quattro, la Russia si è impegnata in attacchi strategici per distruggere o catturare eventuali elementi infrastrutturali rimanenti.

La devastazione verificatasi a Mariupol è stata denunciata anche da Human Rights Watch, che ha affermato che la guerra aveva reso irriconoscibile la città ucraina. Una ricerca pubblicata nel mese di febbraio, ha individuato diverse fasi dell’assedio.

Il mese scorso, Karim Khan, procuratore capo della CPI, ha richiesto un mandato di arresto nei confronti del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, del ministro della Difesa, Yoav Gallant, e di alcuni dirigenti di Hamas. Sono accusati di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi sia in Israele che a Gaza.