Durante la puntata di ieri, mercoledì 12 giugno 2024, di “Accordi e Disaccordi”, il talk show di approfondimento politico sul Nove, è andato in onda uno scontro particolarmente acceso tra Italo Bocchino e Massimo Cacciari. Il tema centrale della puntata riguardava l’astensionismo alle ultime Elezioni Europee. Italo Bocchino e Massimo Cacciari stavano analizzando il problema della scarsa affluenza alle urne quando poi gli animi si sono surriscaldati tanto da tanto da degenerare in breve tempo e trasformarsi in un vero e proprio scontro.
Cacciari furioso con Bocchino sul Nove in “Accordi e disaccordi”, il video dello scontro in diretta
Nella puntata del 12 giugno di “Accordi e Disaccordi”, Italo Bocchino ha proposto un’analisi approfondita dell’astensionismo. Il giornalista ed ex politico ha sottolineato come la scarsa affluenza alle elezioni non dovesse essere percepita in modo negativo:
“L’astensionismo, come sostengono diversi politologi, non è detto che sia per forza negativo in termini assoluti. E vi spiego il perché. L’astensionismo a volte arriva anche da una certa serenità da parte dell’elettore nelle grandi democrazie mature. Chi vota non teme il ritorno di una dittatura o delle camice nere. Ergo ha fiducia in una democrazia solida e dunque spesso ci si disinteressa dell’appuntamento elettorale”.
Parole però che ha scatenato la dura reazione di Massimo Cacciari, intervenuto in collegamento:
“Ma scusa hai mai parlato con le persone per strada? Qualcuno ti ha detto che non va a votare perché viviamo in una democrazia matura?”.
A questo interrogativo, Bocchino ha replicato: “Sì tutti i giorni parlo con la gente in strada”. A questo punto, Cacciari ha sbroccato in diretta: “Ma cosa dici? Ma vaffanculo”. Una volta tolti gli auricolari, il filosofo si è poi alzato dalla sedia e ha abbandonato il collegamento della trasmissione tra lo sconcerto e l’incredulità dei telespettatori. Divertita invece la reazione di Bocchino che è scoppiato a ridere mentre il conduttore Sommi cercava di richiamare il filosofo evitando la fuga dalle telecamere.
Cacciari Bocchino sull'astensionismo
— Sirio 🏀 (@siriomerenda) June 13, 2024
-il voto basso nelle democrazie che funzionano
▪︎quindi non in Italia
-non va a votare perché la democrazia è solida
▪︎come fai a dire 'ste puttanate?
-maestro, maestro…
▪︎ma vaffanculo
da incorniciare#Cacciari #Bocchino #13giugno pic.twitter.com/yWnsfY8pbq
L’astensionismo alle elezioni europee 2024
Un cittadino su due non è andato a votare alle ultime elezioni europee. Solo il 49,6% circa degli aventi diritto si è recato a votare in Italia per le elezioni europee: circa il 5% in meno rispetto alla tornata di cinque anni fa. Il dato dell’astensionismo è preoccupante soprattutto nell’Italia Meridionale e Italia Insulare dove l’affluenza è stata al di sotto del 45%. Tra le regioni più ligie al dovere l’Umbria, la Toscana, il Piemonte e l’Emilia-Romagna. Maglia nera invece per Sardegna e Sicilia.
Dati che hanno portato anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad una riflessione:
“Il tema dell’affluenza bassa non è solo in Italia ma in tutto il Continente. E’ il segno che l’Europa viene percepita come distante e di come abbia fatto politiche non condivise dai cittadini e si vede dal fatto che le forze alternative alla sinistra crescono in tutta Europa”.
Chi ha vinto le elezioni europee 2024?
Le ultime elezioni europee hanno visto la vittoria netta di Fratelli d’Italia che si è confermato primo partito seguito dal Pd che ha superato il 24%. Soddisfatta Giorgia Meloni che ha commentato: “E’ una soddisfazione e anche una grande responsabilità. Noi dobbiamo esserne consapevoli”. Per l’inquilina di Palazzo Chigi le europee ridisegnano la geografia politica italiana, enfatizzando la dicotomia tra centrodestra e centrosinistra.
Elly Shlein ha sottolineato come il voto delle forze di opposizione abbia superato quello delle forze di maggioranza al governo. Delusione per il Movimento Cinque Stelle come ammesso dal presidente Giuseppe Conte. Non ce l’ha fatta invece la lista Stati Uniti d’Europa di Emma Bonino e Matteo Renzi. Brutte notizie anche per Azione di Carlo Calenda. Forza Italia ha invece sorpassato la Lega con Vannacci e Salvini.