Violenti scontri a Buenos Aires. Sono scoppiate nuove proteste in Argentina dopo che il Senato ha discusso ed approvato nella serata di ieri, 12 giugno, un pacchetto di riforme del presidente Javier Milei. Migliaia di persone si sono radunate davanti al Congresso per esprimere il loro dissenso contro le nuove misure. Alcuni manifestanti hanno lanciato bombe molotov e pietre, e hanno dato fuoco alle auto. La polizia, in tenuta antisommossa, è intervenuta per disperdere la folla con gas lacrimogeni e idranti.

Argentina, approvata al Senato una proposta chiave sulle riforme

Mercoledì 12 giugno si è svolto al Senato il voto su un ampio pacchetto di riforme, che comprende economia, lavoro, sicurezza ed altri settori, segnando una grande vittoria legislativa per il presidente Milei dopo sei mesi alla guida dell’Argentina. Milei aveva promesso riforme radicali per cambiare la rotta del paese, che sta affrontando una crisi senza precedenti.

Dopo 11 ore di discussioni, i senatori hanno approvato il pacchetto con 37 voti a favore e 36 contrari. Le misure erano già state adottate dalla Camera dei Deputati nel mese di aprile. Tuttavia, il pacchetto dovrà ritornare alla Camera poiché i senatori hanno apportato alcune modifiche durante la sessione notturna. Si presume che il Congresso procederà ad adottare la proposta.

Cosa prevede il pacchetto?

Le misure rappresentano le basi di una riforma liberale che il presidente argentino intende portare avanti. Il pacchetto, chiamato “Legge delle Basi e dei Punti di Partenza per la Libertà degli Argentini“, è una versione ridotta di una legge omnibus fortemente voluta da Milei. Questa legge, composta da 664 articoli, include misure riguardanti l’energia, la difesa, la sicurezza e mira a riformare anche il sistema fiscale, economico e pensionistico.

La versione attuale comprende invece 232 articoli. Prevede di dichiarare “l’emergenza pubblica in materia amministrativa, economica, finanziaria ed energetica” e di concedere al presidente poteri straordinari, equivalenti ai poteri legislativi, per un anno. In questo modo Milei potrà legiferare le misure che ritiene necessarie. Tuttavia, non si tratta di un potere assoluto, poiché una commissione bilaterale dovrà controllare i decreti d’urgenza.

Il pacchetto prevede inoltre la privatizzazione delle società statali, la modernizzazione del settore del lavoro e l’incoraggiamento dell’occupazione privata. Tra le proposte c’è anche il “Regime di Incentivazione dei Grandi Investimenti”, che mira a incoraggiare investimenti superiori a 200 milioni di dollari nei settori chiave come energia, agricoltura, infrastrutture e attività mineraria.

Scontri tra manifestanti e polizia fuori dal Congresso

Mentre al Senato si discutevano le nuove misure, fuori protestavano centinaia di migliaia di persone. Alcuni manifestanti hanno lanciato bombe molotov, pietre e bottiglie. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni e idranti. Decine di persone, inclusi 20 agenti di polizia, sono rimaste ferite durante gli scontri con le forze dell’ordine. Almeno 15 persone sono state arrestate.

Le autorità hanno condannato duramente i manifestanti. L’ufficio del Presidente si è congratulato, in un post su X, con le forze dell’ordine per “l’eccellente azione svolta nella repressione dei gruppi terroristici” che “hanno tentato di perpetrare un colpo di stato”.