Apprensione per i fan di Antonella Clerici. La conduttrice di “E’ sempre mezzogiorno” è stata ricoverata in ospedale. A darne l’annuncio è stata proprio la diretta interessata.
Che malattia ha Antonella Clerici?
Antonella Clerici ha pubblicato sui social una foto che la ritrae in un letto d’ospedale, dopo essere stata sottoposta a un’ovariectomia, un’operazione chirurgica che prevede la rimozione di una o entrambe le ovaie.
I medici eseguono l’ovariectomia per trattare donne affette da:
- Endometriosi severa, dove il tessuto endometriale ha coinvolto una o entrambe le ovaie;
- Cancro ovarico, un tumore maligno delle ovaie;
- Cisti ovariche di grandi dimensioni, che includono anche tumori benigni dell’ovaio;
- Dolore pelvico cronico resistente alle terapie conservative;
- Torsione ovarica avanzata, con danni irreversibili all’ovaia colpita;
- Gravidanza ectopica ovarica non responsiva alla terapia farmacologica.
L’ovariectomia può essere utilizzata anche a scopo preventivo, specialmente in donne con predisposizione genetica al cancro ovarico o al seno, dovuta a mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2.
Come sta Antonella Clerici?
In un recente post su Instagram, Antonella Clerici ha condiviso con i suoi follower gli eventi degli ultimi giorni.
“Come sempre voglio essere sincera con voi e raccontarvi cosa mi è successo, perché questo possa ricordare a tutti l’importanza della prevenzione. Giovedì scorso arrivo a Roma con l’idea di stare vicino a un’amica e di andare a Napoli al concerto Gigi D’Alessio. Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da lì parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto é andato bene. Ringrazio nell’ordine degli accadimenti il mio bravissimo diagnosta ginecologo Antonio Tafuri, la mitica Adriana Bonifacino che è stata sempre al mio fianco con dolcezza, fermezza e competenza e affetto. Ultimo ma determinante il Prof Enrico Vizza straordinario professionista, dotato di un’empatia contagiosa. La sua frase prima di entrare in sala operatoria: ‘Stia tranquilla, al resto ci penso io’. Non la dimenticherò.