Guerra a Gaza, Houthi rivendicano attacchi a tre navi nel Mar Rosso. Biden: “Hamas resta il più grande ostacolo all’accordo”
Continua la guerra nella Striscia di Gaza: sale la tensione dopo gli ultimi attacchi al confine a nord. Israele ha effettuato diversi raid in Libano per distruggere le cellule di Hezbollah. Nelle esplosioni è morto uno dei più alti comandanti del gruppo fondamentalista islamico. Tutti gli aggiornamenti sul conflitto di giovedì 13 giugno 2024.
In risposta agli attacchi dello Stato ebraico, la notte scorsa i militanti di Hezbollah dal Libano ha intrapreso una violenta controffensiva, lanciando oltre duecento razzi al nord del confine con Israele.
Gli Houthi rivendicano attacchi a tre navi nel Mar Rosso
Il portavoce militare degli Houthi, Yehya Sarea, ha dichiarato in un comunicato che i ribelli yemeniti hanno attaccato nelle ultime 24 ore tre navi nel Mar Rosso e nel Mar Arabico.
Una nave ucraina è stata danneggiata gravemente.
Il Sindacato dei giornalisti palestinesi riferisce di 84 episodi di furto da parte delle forze israeliane da ottobre
Il Sindacato dei giornalisti palestinesi ha annunciato oggi che sono stati documentati 84 incidenti in cui le forze di occupazione israeliane hanno rubato proprietà personali di giornalisti dall’ottobre 2023.
Sono stati documentati 50 episodi di sequestro di telefoni cellulari di giornalisti, in particolare durante le irruzioni nelle case e gli arresti. Tra gli altri oggetti rubati ci sono cavi di lavoro, microfoni, giubbotti protettivi, mentre numerose macchine fotografiche sono state distrutte.
Un marinaio statunitense gravemente ferito da un attacco Houthi
Secondo il Comando centrale USA, un attacco missilistico nello Yemen da parte dei ribelli Houthi ha colpito e ferito gravemente un marinaio su una nave mercantile.
Biden: “Hamas resta il più grande ostacolo all’accordo”
Durante un vertice del G7, il presidente USA Joe Biden ha commentato gli ultimi sviluppi lungo la strada per il cessate il fuoco fra Hamas ed Israele:
“Ho presentato un approccio che è stato approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dal G7, dagli israeliani, e il più grande ostacolo finora è Hamas che si rifiuta di firmare anche se ha presentato qualcosa di simile“.
Sei civili uccisi in un attacco aereo israeliano su Gaza
Sei civili, tra cui un bambino, sono stati uccisi questa sera in un attacco aereo israeliano su una casa a Gaza: è quanto un corrispondente del posto della WAFA ha potuto riferire.
Le vittime sono state trasportate all’ospedale arabo Al-Ahli della città.
Israele, Ben-Gvir: “No protezione a convogli umanitari”
Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza nazionale israeliano, ha chiesto di non fornire più alcuna protezione ai convogli di aiuti umanitari diretti nella striscia di Gaza, dicendo che si tratta di una missione militare.
Il ministro, per la sua richiesta, ha scavalcato Kobi Shabtai, capo nazionale della polizia, rivolgendosi direttamente al suo vice, Avshalom Peled, e al comandante del distretto meridionale, Amir Cohen.
Israele: due palestinesi uccisi dopo scontri a Jenin, in Cisgiordania
L’esercito israeliano riferisce della morte di due palestinesi e del ferimento di un militare israeliano a seguito di alcuni scontri durante un’operazione di Israele a Qabatiya, vicino a Jenin, nel nord della Cisgiordania.
L’esercito riferisce di aver arrestato diversi sospetti.
Biden al G7: “Non mi aspetto cessate il fuoco in tempi brevi”
Il presidente Usa Joe Biden ha parlato a margine del G7 in Puglia.
Il leader statunitense ha chiesto ad Hamas di accettare la proposta per il cessate il fuoco ma ha aggiunto di non aspettarsi presto un accordo.
Bozza G7: richiesta a Israele di interrompere l’operazione a Rafah
Secondo le prime indiscrezioni sul comunicato emerso dal G7, nella sua parte relativa al Medio Oriente dovrebbe esserci un richiamo a Israele a interrompere l’operazione militare a Rafah.
Nella bozza si legge, infatti, quanto segue:
“Siamo preoccupati per le conseguenze delle operazioni di terra in corso a Rafah sulla popolazione civile e per la possibilità di un’offensiva militare su larga scala che avrebbe ulteriori conseguenze disastrose sui civili. Chiediamo al governo di Israele di astenersi da tale offensiva, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale“.
La bozza condanna, inoltre, “l’aumento della violenza estremista dei coloni commessa contro i palestinesi, che mina la sicurezza e la stabilità in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura“.
Israele: stasera riunione del gabinetto di guerra per discutere della crisi con Hezbollah
Si terrà stasera la prima riunione del gabinetto di guerra israeliano dopo le dimissioni del leader dell’opposizione, Benny Gantz, e dell’osservatore, Gadi Eisenkot.
Secondo quanto riportato dall’emittente Kan, la riunione discuterà prevalentemente dell’escalation della crisi contro Hezbollah nel nord del Paese.
Netanyahu: “Sconfiggeremo Hamas sia nel sud sia nel nord”
Come riferito dal Times of Israel, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, visitando l’unità antiterrorismo della polizia Yamam, ha elogiato l’eroismo dimostrato nella liberazione dei quattro ostaggi a Gaza nello scorso weekend, sottolineando che quello stesso spirito “ci permetterà di sconfiggere i nostri nemici sia nel sud che nel nord, e di riportare i connazionali sani e salvi a casa“.
Media: “Usa, Egitto e Qatar vogliono convincere Hamas ad accettare la tregua senza modifiche”
Secondo Axios, che cita un funzionario israeliano, gli Stati Uniti, il Qatar e l’Egitto intendono convincere Hamas ad accettare la proposta di tregua senza ulteriori modifiche.
Questo quanto riferito dalla fonte:
“Fino a quando non si porterà Hamas ad accettare il testo originario, nessuna delegazione israeliana sarà inviata al Cairo o a Doha per successivi colloqui“.
G7, la bozza “condanna i continui attacchi degli Houthi”
La bozza del comunicato ufficiale del G7, nella parte dedicata al conflitto in Medio Oriente, “condanna i continui attacchi degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso“.
Il testo difende “il ruolo essenziale” delle missioni europea Aspides e americana Prosperity Guardian in difesa delle navi che transitano al largo dello Yemen.
Erdogan: “Onu e Usa facciano pressioni su Israele per il cessate il fuoco”
Il presidente turco Erdogan intervenuto in conferenza stampa a Madrid con il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez, ha chiesto a Stati Uniti e Onu di “fare pressione su Israele per giungere a un cessate il fuoco“.
Dopo aver sottolineato “l’importanza del riconoscimento della Palestina da parte del governo spagnolo” e il lavoro comune con la Spagna “per la soluzione dei due Stati“, Erdogan ha concluso con le seguenti parole:
“Le nostre priorità sono un cessate il fuoco duraturo e la garanzia di un flusso ininterrotto di aiuti umanitari. Seguiamo con attenzione gli sviluppi presso il Consiglio di Sicurezza Onu che si riunisce lunedì”.
Raid di Israele nel Sud del Libano contro obiettivi Hezbollah
Media israeliani riferiscono di nuovi raid compiuti dall’aeronautica di Tel Aviv contro il Sud del Libano, che avrebbero colpito obiettivi Hezbollah nella zona di Deir Siriane.
Il report arriverebbe da fonti dell’esercito, che hanno confermato azioni contro “infrastrutture terroristiche” di Hezbollah.
Von der Leyen: “Piano per la tregua del presidente Biden merita il pieno sostegno del G7”
Ursula von der Leyen, a margine dei lavori del G7 in corso a Borgo Egnazia, in Puglia, commenta su Twitter la proposta di tregua avanzata dal presidente Usa Joe Biden:
“Il piano in tre fasi del presidente Biden merita il nostro pieno sostegno. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato, del rilascio degli ostaggi e di una fine duratura di questa crisi”.
Von der Leyen conclude dichiarando che l’Ue è pronta a fare la propria parte “per la ripresa e la ricostruzione, che conduca a una soluzione a due Stati“.
President Biden’s three-phase plan deserves our full support.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 13, 2024
We need an immediate ceasefire, the release of the hostages, an enduring end to this crisis.
We are ready to play our part with quick & effective action for recovery and reconstruction leading to a two State solution pic.twitter.com/j3ufHEWWrI
Nave mercantile attaccata al largo dello Yemen
Come riferito dall’agenzia britannica per la sicurezza marittima, una nave mercantile è stata colpita da “due proiettili” al largo dello Yemen.
L’agenzia ha dichiarato che la nave rientra nel “profilo bersaglio degli Houthi” e ha consigliato alle navi mercantili di tenersi lontane dall’imbarcazione colpita.
Usa: “Estremamente preoccupati” da escalation tra Israele e Hezbollah
Funzionari riportano di un’amministrazione Biden “estremamente preoccupata” per il rischio di un’escalation tra Israele e Hezbollah che possa portare anche a una guerra.
Gli Usa stanno cercando di contenere gli scontri tra le due fazioni.
Israele: “Risponderemo con forza all’attacco di Hezbollah”
David Mencer, portavoce del governo israeliano, ha tenuto una conferenza stampa precisando che “Israele risponderà con forza a tutte le aggressioni di Hezbollah“.
La dichiarazione arriva a seguito dell’imponente attacco di Hezbollah nel Nord di Israele. Mencer ha assicurato che verrà presto ripristinata “la sicurezza sul nostro confine settentrionale“.
Hezbollah: “Pioggia di razzi su Israele, la più intensa dall’8 ottobre 2023”
Una fonte di Hezbollah ha affermato all’emittente Al Jazeera che quello lanciato oggi è l’attacco più imponente contro il Nord di Israele da quello dell’8 ottobre dello scorso anno, effettuato all’indomani dell’attentato di Hamas.
La fonte ha spiegato che sarebbero stati lanciati circa 30 droni e 150 razzi, come rappresaglia dopo la morte di un alto comandante libanese, avvenuta ieri.
Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco contro sei siti militari israeliani
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco con razzi e droni su sei siti militari israeliani come rappresaglia per un attacco israeliano che ha ucciso un alto comandante sul campo di Hezbollah.
Israele: “Hezbollah e Iran responsabili per escalation”
Tel Aviv ha affermato che Hezbollah e l’Iran hanno la “piena responsabilità” della violenza lungo il confine tra Israele e Libano. Ha aggiunto che, attraverso sforzi diplomatici o in altro modo, ripristinerà la sicurezza sul confine settentrionale.
Idf: “Nell’ultima ora circa 40 razzi lanciati da Libano su Israele”
Le forze armate israeliane hanno dichiarato che nell’ultima ora sono stati lanciati circa 40 razzi dal Libano sulla Galilea e sulle alture del Golan, nel nord di Israele. Diversi di essi sono stati intercettati dalle difese aeree.
Hamas: “Non ci sono emendamenti significativi”
Le modifiche alla proposta di tregua a Gaza richieste da Hamas non sono state considerate “significative” e includono il completo ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia. Lo ha riferito un alto esponente del gruppo militante palestinese alla Reuters.
Onu: “Più della metà dei terreni coltivati sono danneggiati”
Secondo le immagini satellitari analizzate dal Centro satellitare delle Nazioni Unite e dall’Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, il 57% dei campi coltivati a Gaza ha mostrato un calo significativo in termini di densità. Questi terreni sono fondamentali per nutrire la popolazione. Le immagini sono state scattate tra maggio 2017 e il 2024.
Missili da Libano su alture Golan: due feriti
Due giovani sono rimasti lievemente feriti nell’area di Katzrin a causa del lancio di missili dal Libano verso le alture del Golan.
Attacco israeliano a Gaza City: un morto
Secondo quanto riporta Al-Jazeera, un palestinese è morto in un attacco israeliano nel quartiere Zeitoun di Gaza City.
Usa: “Il tempo delle contrattazioni sugli ostaggi è finito”
Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha parlato degli accordi proposti per porre fine alla guerra poco prima dell’apertura dei lavori del G7. La proposta, che prevede la liberazione degli ostaggi catturati da Hamas, ha il sostegno degli altri membri del G7 ma è stata respinta dal movimento islamista.
“Sul piano per una tregua tra Israele e Hamas proposto dagli Stati Uniti il tempo delle contrattazioni è finito”.
Tajani: “Oggi partono gli aiuti per la popolazione di Gaza”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato nuovi aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, fortemente colpita dal conflitto in corso in Medio Oriente.
“Dalla base Onu di Brindisi partono gli aiuti italiani del progetto Food for Gaza, si tratta di alimenti e beni sanitari per la popolazione civile palestinese. Un’operazione fatta con la Fao e con il sostegno della Croce Rossa, e della Mezzaluna rossa, con il governo israeliano e l’Autorità nazionale palestinese”.
Israele: “Ieri colpiti 45 obiettivi terroristici a Gaza”
Le forze dell’esercito israeliano hanno fatto un resoconto degli attacchi di ieri nella Striscia di Gaza. Il raid ha ucciso più di 10 terroristi, incluso uno che aveva partecipato all’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele.
“L’Aeronautica israeliana ha colpito e smantellato oltre 45 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza, comprese strutture militari, cellule terroristiche armate, lanciarazzi, tunnel e ulteriori infrastrutture terroristiche”.
Falsi allarmi per attacchi di droni a Israele
Si temeva un attacco da parte di diversi droni a Israele: per questo motivo hanno risuonato le sirene di allarme a Kiryat Shmona e nelle comunità vicine. E’ avvenuto intorno alle 9:30 e alle 10:23 questa mattina. Sono falsi allarmi, secondo quanto dicono i militari.
Hamas insiste sulle richieste per il cessate il fuoco
Hamas insiste sulla proposta del cessate il fuoco presentata dagli Usa e ribadisce che le sue richieste “non sono significative”. Sul piatto anche il ritiro completo delle truppe di Israele da Gaza.
Hamas sceglierà un elenco di cento palestinesi con lunghe condanne da rilasciare dalle carceri israeliane.
“Non ci sono emendamenti significativi che, secondo la leadership di Hamas, giustifichino obiezioni”
ha detto uno degli esponenti del gruppo sciita all’agenzia Reuters.
Studenti pro Palestina si incatenano al Politecnico di Torino
Alcuni studenti dei collettivi universitari pro Palestina, questa mattina, si sono incatenati ai cancelli dell’entrata della sede principale del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi.
Raid aerei dell’IDF su Rafah
Feroci e continui attacchi da parte degli elicotteri israeliani sarebbero avvenuti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, vicino al confine con l’Egitto. I radi sarebbero avvenuti nelle prime ore della giornata, ma l’IDF smentisce di avere colpito l’area umanitaria di al Mawasi.
Guterres: “L’Onu farà il possibile per risolvere la situazione tra Israele e Palestina”
“Non possiamo contemplare la continuazione di questo orrore, tanto meno un’escalation o una ripetizione tra qualche anno. Dobbiamo interrompere il ciclo. L’Onu è pronta e disposta a fare tutto il possibile per risolvere la situazione tra Israele e Palestina, a sostegno della soluzione dei due Stati. Siamo in continue discussioni con tutte le parti, non solo su come affrontare la catastrofica situazione umanitaria, ma anche su cosa occorre fare dopo la fine dei combattimenti”.
Queste le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sugli sviluppi del conflitto in Medio Oriente.
Israele bombarda il sud della Striscia di Gaza
L’Idf, alle prime luci dell’alba di giovedì 13 giugno 2024, ha bombardato la zona a sud della Striscia di Gaza. Gli attacchi seguono alla visita in Medio Oriente da parte del capo della diplomazia americana, Antony Blinken, in viaggio per lavorare al raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Houthi rivendicato attacco contro nave mecantile nel Mar Rosso
I ribelli Houthi hanno rivendicato un attacco contro una nave mercantile nel Mar Rosso. Continuano la loro politica per sostenere la causa palestinese. In una dichiarazione affermano:
“E’ un’operazione militare contro la nave Tutor nel Mar Rosso, utilizzando un drone marittimo, droni aerei e missili balistici”.
Biden teme un’escalation tra Israele e Hezbollah
Il presidente Usa Joe Biden teme che l’escalation di violenze tra Israele e Hezbollah, dovuta all’inasprimento degli attacchi negli ultimi giorni, possa degenerare e sta lavorando per evitare il peggio.
Hamas: “Usa deve fare pressioni su Israele per il cessate fuoco”
Hamas è pronto per il cessate il fuoco e spinge gli Stati Uniti a convincere Israele ad accettare l’accordo affinché la guerra giunga ad una tregua.