Una sorta di grande, piccola e sofisticata “macchina del tempo” virtuale, culturale e filosofica per le generazioni che verranno, preparata e ideata solo per il futuro, naturalmente, a patto di conoscere bene il passato in modo tale da preservare e tramandare storie e situazioni in modo chiaro e corretto.
Così da potersi preparare e rispondere in maniera corretta e senza timori alla domanda “Perché dobbiamo fare qualcosa per le generazioni future quando loro non hanno mai fatto nulla per noi?“. Lo sforzo importante, uno studio e soprattutto un progetto di ricerca che da anni la professoressa Tiziana Andino ordinario di filosofia all’Università di Torino porta avanti con grande insistenza e grande spirito di abnegazione.
A Unicusano si è parlato di Transgenerazionalità con la professoressa Tiziana Andina: “Guai a sottovalutare il tema”
E per far capire bene di cosa si tratta, la stessa professoressa, direttrice del Labont (laboratorio di Ontologia applicata) dell’università di Torino diffuso in tutto il mondo, ha tenuto una lectio magistralis all’Università Niccolò Cusano, dove a presiedere era il professore Andrea Velardi.
Un tema su cui pochi sanno, ma che in realtà si dovrebbe fare in modo di documentarsi e rendersi disponibili nella cura delle generazioni, di un dialogo tra le stesse che non sempre funziona, ma che in realtà è fondamentale per la vita di tutti i giorni e quella che sarà più avanti.
La professoressa Andina parla in maniera semplice, chiara e diretta di una tematiche complessa ma che tocca tutti, anche perché i sensi di colpa di ogni generazione da tempo non fanno che moltiplicarsi, ma sarebbe necessario un’inversione di rotta e anche su questo, in qualche modo, lavora la professoressa Andina e, intervistata da Ilenia Scollo e Nazlıcan Cebeci, risponde: “Il dialogo tra generazioni è sempre esistito in modo tale che la società possa mantenere la propria solidità nel suo sviluppo attraverso il tempo, ma purtroppo accade spesso che questo tema non sia al centro della politica e i cittadini non siano consapevoli di quello che succede“.
L’ordinario di filosofia all’Università di Torino fa un esempio pratico per far capire di cosa si parla nello specifico: “Tutti conosciamo il debito pubblico italiano che è altissimo e si è formato per tante ragioni, ebbene questo debito arriva da molti anni ed è stato generato tra il ’70, l’80 e il ’90. E per far capire meglio ci fu una legge proposta dal senatore Mariano Rumor sulle baby pensioni, con la possibilità che dipendenti pubblici, poco più che trentenni, andassero in pensione e questo ha creato una quantità di persone che hanno goduto di assegno, creando non solo un buco rilevante ma anche una profonda ingiustizia pagata da persone che non hanno deciso di varare quella legge. E questo è solo un esempio ma quando si prendono certe decisioni politiche o di altra natura che siano economiche o altro si deve tener conto delle persone che nasceranno e che faranno parte del futuro che devono avere la possibilità di avere dei diritti pieni, anche per questo bisognerebbe fare attenzione al patto delle generazioni e a un dialogo tra esse“.
Il libro della professoressa Tiziana Andino, “Transgenerazionalità. Una filosofia per le generazioni future”
Un libro che spiega e mostra come, tra le cause che determinano la fragilità delle democrazie occidentali, giochi un ruolo cruciale la sottovalutazione della questione transgenerazionale. Per orientare il futuro è allora indispensabile gettare le basi teoriche per una filosofia delle generazioni.