Sono ore di tensione per i familiari di Sara Buricelli, la 16enne scomparsa l’11 giugno 2024 da Roma insieme a Jasmine, la sua fidanzatina. La coppia si è allontanata presumibilmente in maniera volontaria da una comunità sita in zona Ponte Galeria, per motivazioni attualmente ignote ai parenti.

Si specifica che ospitare uno o più minorenni è un reato punibile severamente dalla legge, per cui, chiunque avesse notizia delle due adolescenti è tenuto ad avvertire tempestivamente le forze dell’ordine al 112 o il Comitato Ricerca Scomparsi ODV al 3381894493.

Da identikit aggiornato la prima ragazza è alta un metro e 55, peso 45kg, capelli corti castani, piercing sul labbro, orecchino al lobo destro, borsello scuro, t-shirt bianca e pantalone lungo.

Tag24 ha intervistato Manuela, madre di Sara riguardo questa drammatica vicenda.

Intervista a Manuela, madre di Sara Buricelli la ragazza scomparsa da Roma l’11 giugno 2024

Secondo gli ultimi aggiornamenti, Jasmine è alta un metro e 60, capelli neri lunghi, occhi marroni, un cuore tatuato sull’anulare della mano destra. Al momento della sparizione indossava maglietta nera, jeans e scarpe da ginnastica bianche.

D. “Come e quando è scomparsa sua figlia Sara?”

R. “Jasmine, la fidanzata di mia figlia è stata portata domenica in una casa famiglia di Ponte Galeria. Ieri, Sara ha preso il treno da Aprilia alle 12:40 per andarla a trovare. E’ arrivata lì, sono uscite entrambe dalla struttura e da lì non ho più avuto loro notizie”

D. “E’ definibile secondo lei una fuga d’amore?”

R. “Sì. Verso le 16:00 mi ha chiesto una decina di euro per mangiare con Jasmine, una piccola merenda e glieli ho inviati. Verso sera non l’ho più sentita e mi sono chiesta che fine avesse fatto. Ho provato a chiamarla, ma i telefoni di entrambe erano ormai spenti. Così le ho scritto un messaggio e le ho chiesto: “Dove siete? Cosa state facendo?” e non le arrivavano. Dopo un po’ di tempo, mi sono comparse le due spunte su WhatsApp ma non ha mai aperto il mio messaggio, non l’ha mai visualizzato. Poi lo ha staccato nuovamente. Verso 00:50, ho ritrovato il telefono libero e l’ho richiamata, squillava, ma non ha risposto. Poi l’ha spento in via definitiva”

Dietro la scomparsa di Sara e Jasmine, una potenziale fuga d’amore

D. “Come mai le ragazze hanno pianificato questa fuga?”

R. “La fidanzata era già recidiva al fuggire dalla sua abitazione, dalle casa famiglia, non era una cosa nuova per lei. Sara si sarà fatta convincere… Era consapevole di non avere nemmeno dieci euro per mangiare in quel momento, non possono essere andate molto lontano…”

D. “Sua figlia non ha nulla con sé economicamente? Pensa che Sara possa essere in pericolo?”

R. “No, non ha nulla, pochi soldi. Spero che questa fuga si concluda quanto prima, sono preoccupata per entrambe. Mia figlia è esile, temo che possano farle del male, non mi riferisco alla fidanzata naturalmente, ma ai malitenzionati per le strade. Quindi sì, temo possa essere in pericolo. Ho già denunciato regolarmente alle forze dell’ordine”

D. “Sara era già andata a trovare Jasmine in altre casa famiglia?”

R. “Questa è stata la prima volta. Jasmine è stata trasferita in casa famiglia domenica 9 giugno. Per un mese e mezzo la fidanzatina ha abitato da noi. Sara probabilmente si sarà preoccupata, pensando di non poterla più rivedere, sono state in simbiosi per un mese e mezzo e probabilmente avranno preso questa sconsiderata decisione”

Ospitare minorenni scomparsi è un reato punibile dalla legge

D. “Era serena in questi ultimi giorni?”

R. “In verità era un po’ nervosa, probabilmente per lo stress accumulato dalla distanza con Jasmine. Sembrava non volesse nemmeno andare alla casa famiglia. Non riesco davvero a capire perché si sia allontanata…”

D. “Come ben saprà, ospitare un minorenne è reato, potrebbero essere andate da qualche amica?”

R. “Conosco tutte le amiche di Sara, quindi posso dirle quasi con certezza che nessuno di loro la sta ospitando. Potrebbe essere qualche amicizia di Jasmine, ma non posso saperlo. L’unica certezza è che come dice lei, ospitare un minorenne è un reato punibile dalla legge, quindi spero che queste persone si mettano quanto prima una mano sulla coscienza”

D. “Mi diceva che la sorellina più piccola quando ha visto non ritornare Sara, non si è sentita molto bene… Vuole dire qualcosa a Sara?”

R. “Voglio dirle di tornare presto da me, dal mio compagno che l’ha cresciuta come fosse il padre, dalla sorella più grande e soprattutto dalla più piccina che non è stata molto bene. Piange ripetutamente e ci chiede dove sia andata Sara. Come potrà immaginare non sappiamo cosa risponderle. Bambini così piccoli non meritano dispiaceri e dolori di questo tipo, ma sono sicura che mia figlia capirà che la cosa più giusta da fare è ritornare a casa. Noi la aspettiamo, non siamo arrabbiati, vogliamo solo che ritorni quanto prima da noi per riabbracciarla e porre fine a quest’incubo. Aspettiamo entrambe, anche Jasmine”