Ad un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi (12 giugno 2023), oggi 12 giugno 2024 il Parlamento si è aperto per la commemorazione del leader di Forza Italia. Tanti esponenti del partito presenti, dal segretario e vicepremier Antonio Tajani a Letizia Moratti, dal ministro Zangrillo al vicesegretario per la Giustizia Sisto.

Tanti i ricordi per un politico che, secondo i forzisti, ha segnato la storia italiana e che viene ricordato con affetto da molti elettori: le ultime Europee hanno indicato che Forza Italia gode di buona salute.

Commemorazione Berlusconi, Forza Italia ad un anno dalla sua morte ricorda l’ex premier. Mulè: “La sua lezione è di puntare a traguardi ambiziosi”

Dopo un anno dalla scomparsa del fondatore e simbolo per lunghi anni del partito e delle idee che ha rappresentato, Silvio Berlusconi, Forza Italia ha espresso la propria tristezza per la scomparsa dell’ex presidente del Consiglio ma anche fiducia nel futuro dei forzisti.

Oltre alle parole del vicepremier e attuale leader di FI, Antonio Tajani, anche altri esponenti del partito hanno ricordato Berlusconi ed il suo impatto sulla politica italiana. Un anno (12 giugno 2023-12 giugno 2024) nel quale Forza Italia non ha perso il suo ruolo nel governo e ha tenuto botta alle ultime elezioni Europee, non sfaldandosi come alcuni temevano dopo la morte di Berlusconi.

Il vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè è uno dei primi ad iniziare la commemorazione di Berlusconi: nel suo discorso si mescolano ambizione per il futuro ed il rispetto per il proprio padrino politico. Forza Italia gode di ottima salute e le elezioni Europee lo hanno certificato:

Se non puntassimo al 20% non saremmo figli politici di Berlusconi, saremmo degli orfani inconsolabili. La lezione che lui ci ha lasciato è quello di avere traguardi ambiziosi, di crederci e di combattere per questo. Combatteremo e faremo di tutto per arrivare al 20%: in questo percorso tutti quelli che si riconoscono nei valori di Forza Italia sono i benvenuti.

Mulè fa riferimento ai prossimi passi che porteranno alla formulazione del Parlamento europeo: la nascita dei vari gruppi è importante ai fini della discussione dei vari dossier (Green Deal, immigrazione, dazi commerciali, ecc.) ed il peso che Forza Italia può assumere può esser decisivo.

La famiglia europea del PPE aprirà se necessario ai socialisti (anche) per un von der Leyen-bis? La risposta di Mulè è ancora attendista, ma allo stesso tempo pone alcuni paletti:

Come avevo detto prima delle elezioni, subito dopo il voto è cominciata una nuova partita che è quella che dettano i numeri. I numeri ci dicono che un’alleanza è possibile, spostando il baricentro anche verso quelle famiglie (ad esempio quella dei Conservatori europei), che presuppone però l’adesione a quei valori dell’Europa e della Nato. Laddove siano incompatibili con quegli altri gruppi o famiglie politiche non potranno trovare accoglienza nel PPE.

Il sottosegretario alla giustizia Sisto e la riforma delle toghe: “Silvio ne sarebbe orgoglioso”

La riforma che istituisce due CSM e la separazione delle carriere dei giudici (si deve scegliere una carriera fra quella giudicante e quella requirente), anche se avrà un lungo iter parlamentare, è stata descritta da Forza Italia come il compimento di tante delle battaglie politiche di Berlusconi. Non poteva mancare quindi anche un commento al riguardo, fornito proprio da un forzista che nel governo si occupa di giustizia: Francesco Paolo Sisto.

Il sottosegretario alla Giustizia dedica questo risultato al ricordo di Berlusconi, annunciando che questo è il primo passo per ulteriori riforme in ambito giudiziario:

La riforma della giustizia che realizzeremo la dedico proprio a lui: ha sempre ritenuto che riformare la giustizia fosse giusto per i cittadini, un passaggio ineliminabile per un paese migliore. Noi siamo stati capaci, con un capitano-giocatore come Antonio Tajani che è sceso in campo con noi, di tenere la squadra solida, di avere la capacità di riprendere i suoi valori e di raggiungere risultati assolutamente straordinari.

La ministra dell’Università Bernini: “Forza Italia è in salute, ora puntiamo al 20%”. Il governatore del Piemonte Cirio: “Dedico a Berlusconi la mia vittoria”

Anna Maria Bernini era stata indicata da Berlusconi come la più adatta, in quota Forza Italia, a ricoprire il ministero dell’Università, recentemente criticato da molti studenti che contestano i legami accademici e finanziari fra le università italiane e quelle israeliane.

Un ruolo che è diventato quindi delicato col passare dei mesi, ma che Bernini svolge ricordando sempre i consigli di Berlusconi:

Tutto quello che è stato fatto ha delle radici così profonde da ispirare anche il nostro futuro: le radici hanno prodotto dei frutti, hanno prodotto degli alberi che hanno dato a loro volta dei frutti e secondo me i frutti andranno ulteriormente alimentati. Non ci fermeremo qui, come ha detto il nostro segretario: adesso dobbiamo puntare al 20%, praticando ancora di più la nostra forza territoriale.

Passando a traguardi che non sono più ambiziosi, Forza Italia ha ottenuto la conferma di Alberto Cirio a governatore del Piemonte (si è votato insieme alle Europee). con un margine rassicurante di voti sui candidati di PD e M5S, che hanno scelto di correre separati. Una vittoria che i sondaggi davano per certa, ma che Cirio comunque apprezza anche per il mandato di fiducia ricevuto dagli elettori piemontesi.

Nel giorno della commemorazione di Berlusconi, non poteva mancare anche il ricordo di Cirio:

E’ un anno che il presidente non è più con noi, ma a maggior ragione la vittoria del Piemonte l’abbiamo dedicata a lui. Il nostro grandissimo segretario nazionale Antonio Tajani lo ricorda sempre: essere un partito che non vuole essere un museo, ma allo stesso tempo un partito con radici molto forti e salde in quello che è stato l’insegnamento di Silvio Berlusconi, il partito delle libertà, ma soprattutto essere un partito rassicurante.

Cirio infine dà la propria chiave di lettura anche di quegli altri partiti (come Italia Viva o Azione) che hanno cercato in questi anni di portare avanti una propria visione di politica liberale in Italia. I voti delle ultime Europee non li hanno premiati e Cirio ritiene che

In quello spazio ci sono innanzitutto gli elettori e gli elettori sono maturi. Lo spazio che s’è creato non è soltanto perché alcuni partiti di centro non hanno raggiunto i loro obiettivi, ma anche perché il PD è andato tanto a sinistra.

Letizia Moratti: “Il messaggio di Berlusconi ha una forza umana e politica straordinaria”

Ultima ma non per importanza Letizia Moratti, tornata da qualche tempo in Forza Italia e che ha potuto lavorare con Berlusconi come ministro dell’Istruzione dal 2001 al 2006. Moratti ha ottenuto un buon numero di preferenze alle ultime elezioni Europee e non può che dedicare la vittoria all’esempio e ai valori insegnati proprio da Berlusconi:

Io ho dedicato personalmente il mio risultato al presidente Berlusconi: credo che sia importante ricordare in particolare il suo ultimo messaggio umano e politico di una forza straordinaria, molto in linea con i valori che il presidente ha sempre rappresentato e in linea con i valori che Forza Italia ha ereditato, cioè quelli che ci legano al Partito Popolare Europeo.