Dopo nove mesi di dibattiti e tensioni, la legge sull’amnistia è entrata in vigore l’11 giugno 2024. Le disposizioni previste dalla legge porteranno al ritorno di diversi politici catalani che da anni si trovano in autoesilio, incluso Carles Puigdemont. Le prime forze politiche catalane hanno iniziato a presentare le richieste per l’applicazione della legge per i propri leader.

La legge sull’amnistia è entrata in vigore in Spagna

La legge sull’amnistia, fortemente voluta dal governo Sanchez, è entrata in vigore l’11 giugno. Secondo il primo ministro spagnolo, la proposta era fondamentale per la governabilità del Paese. La maggioranza del PSOE, sostenuto anche dalle forze catalane, ha appoggiato la legge, mentre l’opposizione guidata dal Partito Popolare era divisa sul tema. La legge è stata approvata lo scorso 30 maggio, ma è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale solo dopo le elezioni europee del 9 giugno.

Si prevede che tutti i leader separatisti possano beneficiare di questa norma, compreso l’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont. Puigdemont si trova in esilio dal 2017 e, nonostante ciò, la Corte Suprema spagnola ha confermato ieri il mandato di arresto nei suoi confronti. I mandati di cattura internazionali rimarranno attivi per Puigdemont, Comin, Puig e Rovira finché non saranno modificati o revocati. Sarà la Corte Suprema a decidere sull’applicazione della legge sull’amnistia.

L’elezione del presidente della Catalogna

La legge potrebbe avere un impatto anche sul nuovo governo catalano. Josep Rull è stato eletto nuovo presidente del parlamento. Rull è un politico di Junts ed è stato condannato a 10 anni e sei mesi di reclusione per sedizione ma è stato graziato nel 2021. Ha ottenuto il sostegno anche da altri partiti indipendentisti, come l’ERC e la CUP.

Alle elezioni del 12 maggio aveva trionfato il PSC con Salvador Illa, tuttavia, il ritorno alla presidenza catalana rimane un grande desiderio di Puigdemont. L’elezione del presidente della Catalogna avverrà entro la fine di giugno. Rull ha affermato che manterrà il contatto sia con Illa che con Puigdemont per la presidenza della Catalogna. Il percorso davanti a lui sembra richiederà più tempo.

Secondo quanto riportato da El Pais, l’ERC ha annunciato di aver chiesto l’applicazione dell’amnistia per il proprio leader, Oriol Junqueras. Anche il segretario generale di Junts, Jordi Turull, ha chiesto l’amnistia. Turull era stato condannato a 12 anni di reclusione e 12 anni di interdizione per i reati di sedizione e peculato. In un post su X, Turull ha dichiarato che “inizia una nuova battaglia”, esprimendo fiducia nel fatto che prima o poi i politici catalani otterranno l’applicazione della legge.