Dopo tre decenni, Alfredino Rampi è ancora nel cuore di tutti, mentre il ricordo del luogo che lo ha tragicamente inghiottito non è svanito. Non è sorta la chiesa di cui si discusse all’epoca, né è stato eretto un monumento in sua memoria.

Dove si trova il pozzo di Vermicino?

Il 10 giugno 1981, l’intera nazione seguì ansiosa i tentativi di salvataggio del bambino di sei anni precipitato in un pozzo artesiano appena scavato in via S.Ireneo a Vermicino. Quest’ultima, allora una campagna remota, è ora divenuta un’estensione della metropoli, adiacente ai Castelli romani.

Solo nell’area circostante al maledetto pozzo, lungo la stradina che lo costeggia e nel terreno circostante, il tempo sembra essersi fermato, come se il paese avesse volontariamente rimosso quel luogo simbolico, abbandonandolo nel dimenticatoio.

Oggi il suolo è stato designato per la costruzione, il pozzo è sigillato con un lucchetto, e un ulivo rappresenta l’unica nota di gentilezza. Altrimenti, ciò che domina sono solo sterpaglie, bottiglie, rifiuti e frammenti di giocattoli in plastica. Persino lo sbancamento laterale del terreno appare congelato nel tempo, come se il progresso si fosse fermato tre decenni fa. Un modesto tubo rosso, con il disegno di una croce, copre il pozzo nel quale il giovane Alfredino fece la sua tragica caduta.