È morto a solo 1 anno e mezzo Evan, il piccolo di Rosolini ucciso a botte dal patrigno Salvatore Blanco sotto gli occhi della madre Letizia Spatola: oggi, 11 giugno 2024, la Corte d’Appello di Catania ha condannato all’ergastolo i due genitori.

Ergastolo per i genitori di Evan: la madre nascondeva le violenze del compagno

È arrivato in fin di vita e ricoperto di orribili ematomi all’ospedale Maggiore di Modica il bimbo massacrati di botte dal patrigno. Era una calda giornata nell’agosto del 2020, quando i medici hanno tentato in tutti i modi di salvare la vita del piccolo, ma ormai non c’era più nulla da fare.

Evan è morto a causa di un arresto cardiocircolatorio, provocato da una broncopolmonite collegata alle ripetute lesioni. In ospedale, i medici hanno riscontrato costole rotte, una frattura allo sterno e numerose lesioni pregresse.

Secondo l’accusa, infatti, i maltrattamenti nella casa di Rosolini non erano episodi sporadici, ma sistematici che la madre, Letizia Spatola, avrebbe continuamente nascosto sia al padre del bambino che ai familiari.

Confermata la condanna

Nel corso di questi 4 anni, sulla vicenda gli inquirenti hanno indagato senza sosta per ricostruire cosa sia esattamente successo fra le mura domestiche al bambino di neppure 2 anni. Accuse si sono succedute al tentato suicidio di Blanco, mentre era rinchiuso nel carcere di Vibo Valentia, e alla richiesta di una perizia psichiatrica sulla coppia.

Poi, la pesante condanna all’ergastolo sentenziata in primo grado dalla Corte d’Assise di Siracusa, impugnata dalla difesa di Spatola e Blanco. Stavolta, a confermare la sentenza la Corte d’Appello di Catania, sulla base delle prove fornite dagli inquirenti.

Gli agenti, infatti, si sono serviti di intercettazioni ambientali e microspie a supporto delle accuse contro i genitori del piccolo Evan. Le conversazioni sono state accettate come prove in aula, insieme alle immagini scattate dai medici al Pronto soccorso dell’ospedale di Modica.