La passione per l’automobilismo e più nel dettaglio per la Formula 1 ce l’ha praticamente innata. Davide Valsecchi inizia a correre con le monoposto all’età di 16 anni, e partecipa alle competizioni della Formula Renault fino al 2007. Poi la GP2, in cui si laurea campione, prima di passare ai test in Formula 1. Diventa collaudatore prima e terzo pilota della Lotus poi. Successivamente inizia una lunga esperienza come opinionista e commentatore televisivo, che gli ha consentito di guadagnarsi la simpatia e la stima da parte del grande pubblico. Da questa stagione, nuovo volto della Formula X, per commentare quanto visto nel GP del Canada e la prestazione delle Ferrari, Davide Valsecchi è intervenuto in esclusiva a Tag24

GP Canada, vince Verstappen, disastro Ferarri: Valsecchi a Tag24

Grazie a una gara praticamente perfetta, senza alcun tipo di errore nè sbavature, Max Verstappen vince il Gran Premio di Montreal e torna sul gradino più alto del podio, posizionandosi davanti alla McLaren guidata da Norris e alla Mercedes di Russell. Dramma sportivo invece per entrembe le Ferrari. Sia Leclerc che Sainz, infatti, sono stati costretti al ritiro. Che la Rossa non andava bene si era capito già dalle prime prove del venerdì, ma dopo la bellissima vittoria di Montecarlo le aspettative erano altissime. Peccato, perchè è stata invece un’occasione persa in un GP di grande intensità. Una giornata divertente, che ha entusiasmanto tutti gli appassionati di motorsport. Per commentare quanto visto nel GP del Canada e la prestazione delle Ferrari, Davide Valsecchi, ex pilota, conduttore ed opinionista tv, è intervenuto in esclusiva a Tag24

Molto male le due Ferrari in Canada, entrambe costrette al ritiro. Che cosa è successo?

“Non lo so, ma sportivamente è stato un disastro. Che non andassero bene si era già capito dalle prove di venerdì. Hanno lasciato qualcosina anche dal punto di vista della strategia e le qualifiche non sono andate bene, quando invece avrebbero potuto recuperare qualche posticino. Un conto è la poca velocità che avevano in Canada, un altro sono gli inconvenienti tecnici che praticamente hanno segnato il weekend di Leclerc. Peccato perché arrivava da una gara a Montecarlo in cui aveva stradominato e sembrava tutto in discesa. Un pilota, quando vince, si fa tanti pensieri. Arriva l’entusiasmo, la consapevolezza di essere forte e credi di poter vincere anche le successive. Invece è stata davvero una grande delusione e l’ho visto arrabbiato e demoralizzato”.

Problemi ad entrambe le macchine, e anche Sainz ha fatto la stessa fine. La macchina ha avuto proprio problemi tecnici?

“Leclerc ha avuto anche problemi di inconvenienti dal punto di vista elettronico, col motore e con la power unit. Durante la gara per lui è stato un calvario e ho sentito che l’ingegnere ha dichiarato che perdeva un secondo e due solo nei rettilinei. Aveva proprio la macchina condizionata. In generale però, dal punto di vista dell’assetto, non hanno avuto un weekend facile per niente ed erano sempre a cavallo della nona o decima posizione. Alla fine non sono riusciti neanche ad ottenerla perché Sainz ha fatto quell’errore che lo ha costretto a ritirarsi. Questa cosa non gli ha fatto prendere neanche quei pochi punti che avrebbero potuto ottenere”.

A vincere è Verstappen, ma hai la sensazione che rispetto a un anno fa, il gap con gli altri si sia ridotto?

“Direi proprio di sì, perché lo scorso anno la Red Bull era chiaramente la macchina migliore e Verstappen vinceva mentre Perez arrivava secondo. Quest’anno invece, soprattutto nelle ultime tre gare, ne ha vinte due, ma perché ha fatto un capolavoro. Ad Imola ha vinto la gara per un pelo, mentre il suo compagno faceva fatica; a Montecarlo ha sbattuto nell’ultimo giro di qualifica, altrimenti magari si metteva davanti anche lì, mentre Perez non è arrivato neanche a punti e nell’ultimo GP è stato fantastico. Ha fatto il secondo tempo in qualifica mentre il suo compagno è andato fuori nel Q1 con il sedicesimo tempo, addirittura. Ha fatto una gara meravigliosa ed è stato l’unico, insieme a Norris, a non commettere errori nell’arco della gara. Verstappen sta vincendo perché è in forma clamorosa”.

Questo ci dice che la Ferrari può addirittura provare a giocarsi il Mondiale fino alla fine?

“Non lo so, è talmente presto che penso che tutti ci possano provare. La vettura che è sembrata più in forma nelle ultime gare, a parte Verstappen, mi sembra la McLaren. Spesso sono lì, hanno due piloti entrambi giovani che non hanno pressioni, né aspettative. Hanno vinto a Miami, e nessuno si aspettava che avrebbero potuto dominare anche le gare successive e hanno portato spesso i piloti sul podio. Aspettiamo però a giudicare perché nelle prossime gare arriva a Barcellona, che è sempre stato il riassunto della prima parte di stagione. Sarà la gara che ci darà il livello delle vetture”.

E cosa ti aspetti?

“Dicono che la Red Bull li arriverà forte. Per il resto vedremo chi andrà meglio tra Ferrari, McLaren e Mercedes che, fino alla gara di questo weekend non si era mai vista, ma in Canada è andata fortissimo”.

Effettivamente molto bene la Mercedes, ma poi Russell ha commesso un paio di errori che hanno condizionato il risultato?

“Sì, ed è davvero un peccato, perché a me questi giovani di oggi piacciono un sacco. Ho sempre fatto il tifo per i ragazzi. Prima però c’era Hamilton che vinceva sempre e io facevo il tifo per Verstappen, che era quello che si scontrava con il campionissimo. Ora è lui ad essere diventato il campionissimo e quindi io spero di vedere in crescita Leclerc, Russell e Norris. Indubbiamente però domenica quello che ha corso meglio è stato Verstappen, che ha commesso zero errori e li ha massacrati tutti. È stato anche fortunato per l’ingresso della Safety Car, altrimenti non so se avrebbe ripreso Norris. Russell invece mi è piaciuto molto, è stato sempre aggressivo e all’attacco, ma ha peccato un po’ di esuberanza”.

Errori dovuti all’inesperienza?

“Ha fatto tre errori che gli sono costati sicuramente il secondo posto. Poteva fare di più, aveva una velocità spaziale, ma ha esagerato. Per battere un campione come Hamilton devi essere sempre fuori dalle righe, altrimenti poi ti schiacciano, quindi capisco la sua voglia di fare sempre di più. In Canada però ha davvero esagerato, come se non fosse riuscito a controllarsi”.