Il trading di criptovalute è da sempre un territorio molto pericoloso per i trader. A renderlo tale l’utilizzazione di tecniche destinate ad andare a loro detrimento e, naturalmente, ad avvantaggiare chi le utilizza.
Tra quelle che stanno letteralmente seminando il terrore, nella criptosfera, ci sono anche i robot sandwich, che hanno eletto la blockchain di Solana a territorio ideale per le loro scorrerie. La loro azione è talmente pressante da aver infine convinto la Fondazione Solana ad intervenire, con un provvedimento che potrebbe risultare decisivo, in tal senso.
La decisione della Fondazione Solana: colpire i validatori implicati negli attacchi sandwich
Nel tentativo di reprimere gli attacchi noti come “sandwich”, la Fondazione Solana ha deciso di applicare provvedimenti drastici, all’altezza della sfida che si trova di fronte. In pratica, chi si presta a questo genere di attacco sarà rimosso dal suo programma di delegazione.
La decisione è stata presa a causa del coinvolgimento di alcuni degli operatori di nodo nella realizzazione di raid i quali vanno non solo a danneggiare gli utenti, ma anche la stessa reputazione di Solana. Portando di conseguenza un doppio danno all’intero sistema di transazioni che caratterizza la blockchain in questione.
È stato Tim Garcia, responsabile delle relazione di Solana Validator, ad affrontare il problema nel canale Discord ufficiale della fondazione. Nel farlo ha dichiarato che le decisioni prese sono da considerare definitive e che le azioni di applicazione saranno condotte in porto non appena saranno individuati gli operatori che partecipano ad attività mempool che consentono attacchi sandwich.
Queste le sue parole, al proposito: “Chiunque sia trovato coinvolto in tale attività sarà rifiutato dal programma e qualsiasi partecipazione della Fondazione sarà immediatamente e permanentemente rimossa.”
Gli scopi del provvedimento
A commentare la mossa della Fondazione Solana è stato Mert Mumtaz, nella sua veste di co-fondatore del fornitore di Solana RPC Helius. Secondo lui, questa mossa mira a fare in modo che la fondazione non deleghi a validatori i quali sono soliti condurre attacchi dannosi contro gli utenti al dettaglio.
Mumtaz ha poi ricordato una cosa la quale è sotto gli occhi di tutti: gli attacchi sandwich sono una forma dannosa di attacco MEV (Massimo Valore Estraibile), in quanto fa in modo che gli utenti al dettaglio ottengano sempre i prezzi peggiori affidando agli aggressori tutto il profitto possibile.
Mumtaz ha poi ricordato che nonostante il design nativo di Solana sia stato congegnato in maniera tale da prevenire tali attacchi, alcuni attori hanno modificato i propri validatori nel preciso intento di consentire il sandwich. Ha inoltre affermato che le stake pool con ogni probabilità adotteranno politiche analoghe contro questo genere di attacchi, nell’immediato futuro.
Attacchi sandwich: perché destano grande timore nella criptosfera
La decisione della Fondazione Solana è destinata ad essere accolta positivamente dagli interessati. Gli attacchi sandwich, infatti, sono sempre più numerosi, rappresentando una delle tipologie più comuni di MEV.
La loro conduzione è resa possibile dall’impiego di bot, chiamati a scansionare la rete di Solana, nel preciso intento di di individuare gli utenti impegnati nell’acquisto di un token. Una volta fatta questa operazione preliminare, i bot provvedono a balzare in avanti nella coda delle transazioni ed ad effettuare un grosso ordine per quel token prima che l’ordine dell’utente sia sottoposto alla necessaria elaborazione.
Come si può facilmente immaginare, tale tecnica fa aumentare il prezzo del token. Una volta che l’operazione dell’utente avviene al prezzo gonfiato per questa via, i bot provvedono a loro volta a vendere i loro token al nuovo prezzo più alto. Ritagliandosi, di conseguenza, il guadagno derivante dalla forbice creata dall’aumento artificiale del prezzo che hanno innescato. Il tutto, naturalmente, a spese dell’utente, destinato a veder eroso il suo eventuale guadagno. Non stupisce, di conseguenza, la decisione presa da Solana.