Quattro docenti universitari americani sono stati aggrediti con un coltello ieri, 10 giugno, in un parco pubblico nella provincia di Jilin, nel nord-est della Cina. I quattro sono ricoverati in ospedale, uno in condizioni gravi. I docenti dell’Università Cornell si trovano nel paese nell’ambito di un programma di partnership.
I docenti americani sono stati aggrediti in un parco in Cina
Quattro docenti dell’Università Cornell che si trovano in Cina per un programma di partnership locale sono stati accoltellati in un parco pubblico. Il gruppo di americani stava visitando un tempio locale accompagnato da un membro dell’Università di Beihua.
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che i quattro sono stati trasportati immediatamente in ospedale. Uno di loro è in condizioni gravi ma non è in pericolo di vita. Tra i feriti c’è anche il fratello di un deputato dell’Iowa, Adam Zabner. Dai video che circolano sui social network si vedono almeno tre persone sanguinanti e distese a terra. I media riportano che le ricerche legate all’aggressione sono state rapidamente censurate nel territorio cinese.
Le relazioni tra gli Usa e la Cina
Sono in corso le indagini, tuttavia, le autorità hanno dichiarato che si tratta di un caso isolato. Secondo quanto riporta la BBC, la portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ha detto:
La Cina è ampiamente considerata uno dei paesi più sicuri al mondo e continuerà ad adottare misure pertinenti per garantire che gli stranieri siano al sicuro nel paese. Crediamo che questo non danneggerà le relazioni con gli altri paesi.
Le relazioni tra Pechino e Washington rimangono tese ma le parti hanno ripreso gli sforzi per ristabilire i legami. I due paesi hanno concordato su un piano per invitare 50mila giovani americani in Cina nei prossimi cinque anni. Attualmente, 900 studenti americani sono presenti nel Paese. Durante il suo intervento, Jian ha dichiarato che il tragico episodio non “influirà sul normale sviluppo degli scambi interpersonali tra Cina e Stati Uniti”. Il dipartimento di Stato ha emesso un avviso di viaggio che invita i propri cittadini a riconsiderare i viaggi con riferimento alle detenzioni arbitrarie e ai divieti di uscita nella Cina continentale.