Il salto con l’asta, insieme al salto in alto e al salto in lungo, costituisce una delle discipline dell’atletica leggera. È una forma di competizione aperta sia agli uomini che alle donne, dove gli atleti, dopo una breve corsa, devono superare un’asticella sostenuta da supporti verticali senza farla cadere, facendo uso di un’asta per ottenere l’impulso necessario. È considerata una delle discipline più spettacolari e mozzafiato dell’atletica leggera: gli atleti, dopo una rincorsa, sfruttano l’asta per superare un’asticella posta a notevole altezza.
Quanto pesa l’asta del Salto con l’asta?
Le caratteristiche principali che distinguono le aste nel salto con l’asta sono la loro lunghezza e la loro rigidità, entrambe influenzano direttamente il peso dell’attrezzo, che può variare da 1,3 kg a 3,0 kg. La gamma di lunghezze delle aste va da 3,25 m fino a oltre 5,00 m. Ogni lunghezza dell’asta può presentare diverse valutazioni di rigidità, misurate in libbre, che vanno da 75 lb fino a 220 lb.
Una maggiore rigidità combinata con una velocità di ingresso più elevata permette all’asta di restituire una maggiore quantità di energia potenziale all’atleta. Al contrario, se l’asta è troppo flessibile, la spinta potrebbe essere restituita in ritardo, con il rischio di trasformare l’energia verticale in spinta orizzontale.
Durante la fase di costruzione, ogni asta è progettata con un preciso punto di piega, che è cruciale conoscere, poiché durante lo stacco l’asta deve piegarsi verso il materasso. Se l’asta si piegasse in direzioni diverse, potrebbe verificarsi il rischio di un salto all’indietro o lateralmente, compromettendo il salto.
È sorprendente pensare che, per raggiungere altezze considerevoli nel salto con l’asta, l’asta debba essere sia lunga che rigida (nel contesto del salto con l’asta, ovviamente). Alcuni uomini utilizzano aste lunghe fino a 5,30 metri per ottenere i migliori risultati. Le donne più forti, invece, saltano con aste di circa 4,60 metri di lunghezza. Ogni asta ha una resistenza specifica misurata in libbre: all’aumentare della rigidità, aumenta l’energia restituita durante la fase di “infilata”, quando l’atleta è capovolto e appeso all’asta.
Di quale materiale è fatta l’asta del salto con l’asta?
Le aste attualmente in uso sono principalmente realizzate con fibra di vetro, sebbene il regolamento consenta l’utilizzo di qualsiasi materiale. Si potrebbe, in teoria, saltare anche con un manico di scopa, ma sarebbe difficile competere a livello professionale. Secondo le regole, l’asta può essere impugnata a qualsiasi altezza, purché le mani non si spostino dalla posizione di partenza. Non è permesso utilizzare l’asta come una pertica per arrampicarsi verso l’alto.
Il salto con l’asta ha una storia che risale alle prime Olimpiadi dell’era moderna, a Atene nel 1896. All’epoca, gli atleti usavano un’asta fatta di bambù, nota per la sua combinazione di resistenza e flessibilità, che consentiva loro di raggiungere altezze considerevoli. Il vincitore di quella competizione fu l’atleta americano William Hoyt, che riuscì a superare un’altezza di 3,30 metri, sebbene questo risultato fosse inferiore di circa 3 metri rispetto all’attuale record mondiale.
Negli anni ’30, le aste impiegate erano realizzate in metallo e la tecnica predominante era quella “ad asta rigida”, poiché gli strumenti non presentavano flessibilità. La combinazione di questo nuovo materiale e i progressi nella tecnica di salto hanno consentito agli atleti di raggiungere altezze fino a 4,20-4,30 metri.
Le Olimpiadi di Roma del 1960 segnano un punto di svolta con l’introduzione definitiva delle aste realizzate in fibra di vetro e carbonio. Questi materiali innovativi conferiscono all’attrezzo una resistenza e una flessibilità uniche, consentendo agli atleti di raggiungere altezze straordinarie. I più talentuosi atleti internazionali sono stati in grado di avvicinarsi o superare i 6 metri di altezza. Uno dei nomi più noti è quello di Sergej Bubka, l’atleta russo che ha detenuto il record del mondo di 6,15 metri per oltre vent’anni.
Tuttavia, il protagonista attuale è Mondo Duplantis, nato nel 1999, che negli ultimi anni ha dominato la scena del salto con l’asta senza concedere spazio a nessun avversario. L’atleta italiano con il record più alto è Giuseppe Gibilisco, che nel 2003 ha raggiunto l’altezza di 5,90 metri.
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