Un consigliere comunale non riceve un salario fisso. Al contrario, è previsto un gettone di presenza per ogni seduta a cui partecipa. Grazie a questo sistema, un consigliere che partecipa regolarmente alle sedute può arrivare a guadagnare fino a 25.000 euro all’anno in una grande città.

Quanto prende un consigliere comunale?

I consiglieri comunali ricevono un compenso per la loro presenza alle sedute, il cui ammontare varia a seconda del numero di abitanti del Comune. Nei Comuni con una popolazione fino a 1.000 abitanti, il gettone di presenza è di 15,34 euro lordi, con un massimo mensile lordo di 552,00 euro. Nei Comuni con una popolazione compresa tra 250.001 e 500.000 abitanti, l’importo del gettone è di 53,45 euro lordi, con un limite mensile lordo di 2.760,00 euro. Nei Comuni con più di 500.000 abitanti e nelle Città metropolitane, il gettone di presenza è di 92,96 euro lordi, con un massimo mensile lordo di 3.450,00 euro.

Calcolo del Gettone di Presenza per i Consiglieri Comunali

Il compenso per la partecipazione alle sedute dei consiglieri comunali è determinato dal decreto ministeriale n. 119/2000 e deve essere ridotto del 10%, secondo quanto stabilito dalla legge n. 266 del 2005. Questo gettone di presenza viene corrisposto ogni volta che un consigliere partecipa effettivamente a una seduta consiliare.

Il compenso mensile di un consigliere comunale non può superare un quarto dell’indennità massima prevista per il sindaco. Le norme di riferimento per la determinazione di tali importi includono:

  • Art. 82 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali)
  • Decreto ministeriale n. 119/2000
  • Legge n. 266 del 2005
  • Regolamenti specifici del singolo ente, che stabiliscono l’ammontare delle indennità e dei gettoni di presenza tramite delibera della giunta o del consiglio

L’art. 82, comma 2, del TUEL specifica che i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto a un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni, entro i limiti stabiliti. Nessun consigliere può ricevere un compenso mensile superiore a un quarto dell’indennità massima del sindaco o presidente.

I consiglieri circoscrizionali, ad eccezione di quelli delle città metropolitane, non ricevono indennità. Per questi ultimi, il gettone di presenza non può superare un quarto dell’indennità del rispettivo presidente. Inoltre, gli oneri per i permessi retribuiti ai consiglieri circoscrizionali dipendenti da privati o enti pubblici economici non possono superare un quarto dell’indennità del presidente.

I valori dei gettoni sono stati definiti dal D.M. n. 119/2000 e sono contenuti nella “Tabella A”. Inizialmente, l’art. 82 comma 11 del TUEL permetteva di incrementare tali compensi tramite delibera, ma questa possibilità è stata successivamente eliminata.

La legge finanziaria 2006 (art. 1, comma 54 della legge n. 266/2005) ha ridotto tutti i compensi del 10% rispetto ai valori del 30 settembre 2005. Questa disposizione è stata confermata dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti (delibera n. 1 del 2012), indicando che la riduzione è ancora valida e non vi è possibilità di riportare i valori ai livelli precedenti.

Pertanto, il gettone di presenza per i consiglieri comunali è determinato sulla base della “Tabella A” del D.M. n. 119/2000, applicando una riduzione del 10%, in conformità con la legge n. 266/2005.

Tabelle dei Gettoni di Presenza

Le tabelle ufficiali e aggiornate con i gettoni di presenza per i consiglieri comunali sono determinate secondo quanto sopra descritto. È essenziale ricordare che il compenso totale mensile di un consigliere non può superare un quarto dello stipendio del sindaco.

Fonte: lexplain.it